Mondo

Il sistema di scambio di quote di emissioni di gas serra passa al vaglio della Corte dei conti europea

Le quote gratuite rappresentano ancora oltre il 40 % di quelle disponibili ma la loro distribuzione non è stata mirata. Velocità della decarbonizzazione ridotta

15 settembre 2020 | C. S.

In linea di principio, nell’ambito dell’ETS dell’UE viene stabilito un prezzo per le emissioni di carbonio e i diritti di emissione sono messi all’asta. Gli introiti derivanti da queste aste sono utilizzati anche per azioni legate al clima. L’ETS dell’UE utilizza le quote gratuite per scoraggiare le imprese dell’UE dal trasferire l’attività in paesi non-UE con standard ambientali meno rigidi. Tale trasferimento, noto come “rilocalizzazione delle emissioni”, comporterebbe infatti una riduzione degli investimenti nell’UE e un aumento delle emissioni a livello mondiale. Beneficiano di quote gratuite i settori dell’aviazione e dell’industria, a differenza della maggior parte degli operatori nel settore dell’energia elettrica, perché si ritiene che questi ultimi possano trasferire i costi diretti del carbonio sui consumatori. Però, negli otto Stati membri con un PIL pro capite inferiore al 60 % della media UE, il settore dell’energia elettrica ha ricevuto quote gratuite per potersi modernizzare.

“Le quote gratuite dovrebbero essere concesse in modo mirato ai settori industriali che sono meno in grado di trasferire i costi del carbonio sui consumatori” ha dichiarato Samo Jereb, Membro della Corte dei conti europea responsabile dell’audit. “Non sempre, però, questo avviene. Settori che rappresentano oltre il 90 % delle emissioni industriali sono anch’essi considerati a rischio di rilocalizzazione delle emissioni e beneficiano di percentuali di quote gratuite costantemente elevate. Se le quote gratuite non sono assegnate in modo più mirato, l’UE non sfrutterà appieno i benefici che l’ETS potrebbe avere sulla decarbonizzazione e sulle finanze pubbliche.”

La Corte ha riscontrato che i settori dell’energia che hanno ricevuto quote gratuite per investire nella modernizzazione hanno compiuto passi in avanti notevolmente più lenti verso la decarbonizzazione rispetto a quanto avvenuto in altri Stati membri. Gli investimenti sono stati spesso utilizzati per migliorare le centrali elettriche a lignite e a carbon fossile esistenti invece che per promuovere l’uso di combustibili meno inquinanti, in particolare in Bulgaria, Cechia, Polonia e Romania. La Corte prende atto del fatto che la Commissione ha inasprito le norme applicabili al settore della produzione di energia elettrica per il periodo 2021‑2030.

Le quote gratuite sono assegnate ai settori dell’industria in base a benchmark costituiti dalla performance degli operatori più efficienti di ciascun settore. Queste quote verranno progressivamente eliminate entro il 2030, a meno che il settore non sia considerato a rischio di rilocalizzazione delle emissioni; in tal caso, le quote assegnate non verranno ridotte. Anche se questo approccio incentiva a migliorare l’efficienza energetica, la Corte ritiene che dovrebbe essere meglio mirato. I settori industriali considerati a rischio di rilocalizzazione delle emissioni rappresentano ancora oltre il 90 % delle emissioni industriali dell’UE, senza alcuna differenziazione dei livelli di rischio, per cui tutti questi settori continuano a beneficiare dell’intero ammontare di quote gratuite. La Corte raccomanda alla Commissione di assegnare le quote gratuite in modo mirato in base all’esposizione ai diversi livelli di rischio.

Inoltre, il settore dell’aviazione riceve quote gratuite, nonostante sia in grado di trasferire i costi del carbonio sui consumatori. La Corte segnala che ciò potrebbe favorire i viaggi aerei ad alta intensità di carbonio, a scapito del trasporto ferroviario.

A causa dell’assegnazione scarsamente mirata delle quote gratuite, la maggior parte di queste ultime non verrà ridotta a zero entro il 2030 in base alle disposizioni attuali. La Corte sostiene che una distribuzione più mirata delle quote gratuite avrebbe contrastato il rischio di rilocalizzazione delle emissioni, ridotto i guadagni insperati e giovato alle finanze pubbliche aumentando la percentuale di quote messe all’asta.

Potrebbero interessarti

Mondo

Il Pakistan istituisce un Consiglio oleicolo nazionale

Negli ultimi dieci anni sono stati aperti decine di nuovi frantoi in Pakistan grazie a finanziamenti nazionali e internazionali, tra cui un'iniziativa italiana che ha destinato 1,5 milioni di euro al rafforzamento del settore

02 dicembre 2025 | 16:00

Mondo

La Spagna conferma la previsione di riduzione della produzione di olio di oliva

Confermate le stime a 1,37 milioni di tonnelalte per l'olio di oliva con un percorso in leggera salita per le quotazioni dall'inizio della campagna olearia. In diminuzione dell'8% la raccolta delle olive da tavola, ferma a 440 mila tonnellate

02 dicembre 2025 | 10:00

Mondo

Nuovo inverno di mobilitazione per gli agricoltori europei?

Le proteste sono iniziate in Grecia dove gruppi di agricoltori hanno bloccato l'autostrada Atene-Salonicco. Le proteste contro gli aiuti insufficienti al comparto primario e a causa degli aumenti insostenibili dei costi di produzione

02 dicembre 2025 | 09:00

Mondo

Il panel test per l’olio di oliva è un danno da più di 100 milioni di euro all’anno per la Spagna

Secondo uno studio Vilcor il 21% delle analisi del panel test ha declassato erroneamente campioni di olio extravergine di oliva in olio vergine. La filiera iberica chiede un sistema che dia maggiore affidabilità

01 dicembre 2025 | 15:00

Mondo

La proposta europea dei nuovi limiti dei MOAH nell'olio extravergine di oliva

La Commissione europea sembra decisa a portare avanti la proposta per stabilire nuovi limiti per gli idrocarburi policiclici aromatici nell'olio extravergine di oliva. Fuori dal conteggio i MOSH ma preoccupano i limiti dei MOAH

01 dicembre 2025 | 10:00

Mondo

Vinitaly è sbarcato in Albania

L’Albania è un mercato in crescita, con consumatori sempre più orientati alla qualità e all’autenticità. L’evento a Tirana ha riunito circa ottanta tra buyer, operatori del settore e stampa specializzata

27 novembre 2025 | 16:00