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IL VINO CHIUDE L'ANNO TRA ALTI E BASSI. C’E’ CHI DA E C’E’ CHI TOGLIE

Mentre il Canada chiude le frontiere, alzando la pressione fiscale sui vini europei, la Repubblica ceca si apre alla vitivinicoltura nostrana e apprezza sempre più il made in Italy. Contestazioni e sessioni di tasting, modi diversi per guardare al vino italiano

16 dicembre 2006 | T N

Ancora discriminazioni fiscali contro i vini europei. Questa volta è il Canada che propone un regime sfavorevole per le nostre produzioni esonerando dalle accise i propri vini e lasciando invariato il regime per quelli europei.

Nonostante la Comunità abbia più volte espresso la propria contrarietà al provvedimento, giudicato incompatibile con le regole del Wto il Canada ha comunque formalizzato una legge che elimina o riduce le accise sul vino fatto con il 100% di prodotti vitivinicoli locali.

Il regime canadese in materia di tasse costituisce una forma di protezione indebita e ingiustificata, quindi è positiva la decisione della Commissione di procedere verso una consultazione al Wto, auspicando, al pari del Commissario Mandelson, una risoluzione amichevole del problema.
La proposta di legge è ancora pendente nel Parlamento canadese, anche se è verosimile che presto verrà approvata e che avrà valenza retroattiva a partire dal 1 luglio 2006.

“Se il provvedimento dovesse andare avanti – commenta Confagricoltura - il danno sarà rilevante, perché il Canada è uno dei nostri principali mercati di sbocco per il prodotto europeo e vale circa 446 milioni di euro, con un trend in continua crescita”.

Presso i prestigiosi saloni del Mariott Hotel a Praga, l’Ice ha organizzato una giornata di wine tasting aperta agli operatori cechi del settore, agli importatori, ai ristoratori, ai professionisti del comparto vinicolo, ai giornalisti e ai manager dei grandi alberghi della Repubblica ceca.
L'iniziativa, giunta alla quarta edizione, ha visto la presenza di 10 produttori tra i più rappresentativi di Toscana, Veneto, Piemonte e Friuli, che proporranno agli oltre 600 operatori presenti le loro migliori etichette.
Il comparto vitinivicolo italiano, con quasi tre miliardi di euro di esportazione mondiale, rappresenta il 4,2% dell'export globale del Made in Italy. Per quanto riguarda la Repubblica Ceca, le statistiche relative al commercio estero collocano il nostro Paese al primo posto nella graduatoria delle importazioni di vino, con un valore di oltre 22,5 milioni di euro nel 2005, che rappresenta il 25% del totale.

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