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Un marchio e un disciplinare nazionale per l'olio d'oliva di alta qualità in Spagna

Sebbene il governo sia in carica solo per gli affari correnti, in attesa delle elezioni, il Ministero dell'agricoltura ha promesso un regio decreto per un nuovo standard oleario, basato su qualità e tracciabilità. Promesse anche su stoccaggio privato e difesa degli oliveti tradizionali

26 settembre 2019 | T N

La Spagna è in campagna elettorale, con le elezioni politiche che si terranno il prossimo 10 novembre, e i voti degli olivicoltori scontenti, che si apprestano a scendere in piazza a Madrid potrebbero essere determinanti per la vittoria dell'uno o dell'altro schieramento.

E' così che il Ministero dell'agricoltura, in mano socialista, sta promettendo alle associazioni agricole una vera e propria rivoluzione basata su tre punti: nuovo disciplinare e marchio a difesa dell'olio d'oliva spagnolo di alta qualità, riformulazione della misura di stoccaggio privato nella nuova politica agricola europea, difesa degli oliveti non irrigui tradizionali che costituiscono l'ossatura produttiva di Jaen.

Il Ministero ha promesso che il nuovo disciplinare e marchio potrebbe essere varato nel 2020, quindi pronto per la campagna olearia 2020/21, anche se al momento non se ne conoscono i contenuti né le linee guida, se non generali, che vedono un sistema di tracciabilità stringente, nuovi standard chimici e organolettici più rigorosi rispetto a quelli legali e un sistema antifrode efficiente.

Sul fronte dello stoccaggio privato, pur confermando che Bruxelles ha chiuso le porte sull'attivazione della misura per le prossime settimane e mesi, il Ministero si è impegnato a difendere una revisione del sistema di aiuto all'ammasso privato, che preveda procedure più snelle e un prezzo di riferimento più adeguato a quello attuale.

Infine, riguardo agli oliveti tradizionali in asciutta, il ministero ha ricordato che non possono essere alzati ulteriormente gli aiuti Pac, ai massimi livelli in Spagna, considerando che un ettaro di oliveto non irriguo andaluso ottiene 600 euro/ha di sovvenzione diretta. L'unico modo per guadagnare in competività, utilizzando gli ulteriori strumenti finanziari messi a disposizione dell'Unione europea, è un più capillare utilizzo delle Dop/Igp.

Infine è stata lanciata anche la nuova edizione del "Premio per i migliori oli extra vergini di oliva spagnoli della campagna 2019/20".

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