Mondo

Guerra commerciale tra Ue e Usa, la polemica sulle olive

Il 24 luglio gli Stati Uniti decideranno se applicare una tariffa doganale al 45% sulle olive spagnole, accusate di dumping per i sussidi agricoli che l'olivicoltura riceve da Bruxelles, giudicati però regolari dall'Organizzazione mondiale del commercio

13 giugno 2018 | C. S.

Una "misura protezionista", "semplicemente inaccettabile" e "ingiustificata". Così un portavoce della Commissione Ue sulla decisione Usa di aumentare i dazi quasi al 50% su una varietà di olive spagnole che beneficiano di aiuti Pac consentiti dal Wto, ma che gli Usa considerano come dumping e sussidi. La Commissione "è consapevole delle possibili, più ampie implicazioni" per gli altri prodotti agroalimentari Ue esportati negli Usa e "attende la decisione definitiva prevista in luglio" per rispondere.

A seguito di un'indagine avviata nell'estate 2017 su reclamo di alcuni produttori di olive americani, il Dipartimento del commercio statunitense sta già applicando misure anti-sussidio e antidumping del 21,26% in via provvisoria, alle importazioni di un tipo di olive nere spagnole che vengono prodotte anche in California. Ieri le autorità americane hanno annunciato la decisione di aumentare ulteriormente i dazi al 34,75% che per alcune aziende salgono, riferiscono a Bruxelles, fino al 45,48%.

A sconcertare i produttori spagnoli, le autorità nazionali e le istituzioni europee, è il fatto che le aziende nel mirino delle misure Usa percepiscono normalissimi aiuti Pac, disaccoppiati alla produzione e compatibili con le regole del Wto. Con lo stesso criterio, è il timore di molte organizzazioni agricole europee, Washington potrebbe prendere di mira altri prodotti agroalimentari Ue di altri Paesi, Italia inclusa. La decisione definitiva del Dipartimento del commercio americano è attesa per luglio.

La decisione degli Stati Uniti di aumentare dazi antidumping fino a quasi il 50% sulle importazioni di olive spagnole è un pericoloso precedente che mette a rischio la presenza negli Usa del Made in Italy e delle produzioni agroalimentari dell’intera Unione Europea. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare il via libera all’aumento dei dazi dal 34,75% che per alcune aziende salgono fino al 45,48% dopo le conclusioni dell’indagine per dumping del dipartimento del commercio degli USA. Gli americani- sottolinea la Coldiretti - accusano gli esportatori spagnoli di vendere negli Stati Uniti olive a prezzi inferiori rispetto al mercato interno (dal 16,88 al 25 % in meno) e che la Spagna sostiene i produttori di olive con sussidi compresi tra il 7,52 e il 27,02%. La procedura iniziata su reclamo di alcuni produttori di olive americani rischia pericolosamente di estendersi all’intera produzione agroalimentare dell’Unione Europea perché di fatto – continua la Coldiretti - viene messo nel mirino statunitense il sistema di aiuti europei all’agricoltura, costituendo un pericoloso precedente per futuri attacchi alla Politica Agricola Comunitaria ed agli aiuti disaccoppiati alla produzione che rientrano a tutti gli effetti nella cosiddetta “scatola verde”, regolata dalla normativa della Wto (Organizzazione mondiale del commercio), riguardante tutti i trasferimenti pubblici al settore agricolo che non distorcono gli scambi commerciali. Se questo sistema fosse messo in discussione per le olive da tavola spagnole una larga parte delle esportazioni agro-alimentari dell’Unione Europea verso gli Stati Uniti potrebbe essere, potenzialmente, sottoposta a dazi-antidumping. Gli Stati Uniti – sottolinea la Coldiretti – sono di gran lunga il principale mercato di riferimento per il Made in Italy fuori dall’Unione Europea con un impatto rilevante anche per l’agroalimentare considerato che le esportazioni di cibo e bevande sono aumentare del 6% nel 2017 per un totale di circa 4 miliardi di euro, il massimo di sempre. Gli Usa – continua la Coldiretti – si collocano al terzo posto tra i principali italian food buyer dopo Germania e Francia, ma prima della Gran Bretagna. Il vino – conclude la Coldiretti – risulta essere il prodotto più gettonato dagli statunitensi, davanti a olio, formaggi e pasta.

“Una decisione ad alto rischio per il sistema agro-alimentare italiano in Italia e nell’Unione Europea. Se confermati, i dazi USA sulle importazioni di olive da tavola dalla Spagna potrebbero essere estesi a tutti i prodotti destinati al mercato americano, che ricevono i sostegni della politica agricola comune (PAC)”. Il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, ha così commentato la decisione assunta dal Dipartimento del Commercio americano di aumentare del 50% i dazi preliminari anti-dumping sulle importazioni di olive da tavola dalla Spagna. “Il potenziale impatto della procedura in corso negli Usa va ben al di là di queste cifre - ha sottolineato il presidente di Confagricoltura -. Non sono in gioco solo le esportazioni spagnole, perché è stato chiamato direttamente in causa il modello su cui poggia la Pac”. In una lettera che nei mesi scorsi i commissari Ue Malmstrom e Hogan hanno inviato al segretario di Stato americano al Commercio, Ross, è stato evidenziato che gli aiuti disaccoppiati della Pac rientrano a pieno titolo nella cosiddetta “scatola verde” che include, in linea con la normativa della Wto (Organizzazione mondiale del commercio), tutti i trasferimenti pubblici al settore agricolo che non distorcono gli scambi commerciali. “Se questa regola, sancita a livello multilaterale, fosse rimessa in discussione per le olive da tavola spagnole – ha concluso Massimiliano Giansanti - gran parte delle esportazioni agro-alimentari dell’unione europea verso gli Stati Uniti potrebbe essere, potenzialmente, sottoposta a dazio”.

Potrebbero interessarti

Mondo

Una proposta di legge della Comunità di Madrid per migliorare la tracciabilità delle olive

La Comunità di Madrid si aspetta che la proposta venga approvata prima della prossima campagna olearia. I titolari di aziende di olive devono essere registrati nel sistema di informazione SIEX e registrare gli afflussi e i deflussi di olive

08 dicembre 2025 | 15:00

Mondo

Ecco la Giornata Mondiale della Dieta Mediterranea

La Dieta Mediterranea è molto più di un modello alimentare: è una visione innovativa orientata alla salute pubblica, una filosofia di vita ispirata ai principi dello sviluppo ecologico integrale, valori universali che diventano un modello concreto di sostenibilità

08 dicembre 2025 | 10:00

Mondo

La produzione di olio di oliva della Turchia a 310 mila tonnellate

Il settore avrà più di 500.000 tonnellate di olio d'oliva per il mercato interno e le esportazioni ma la produzione scende del 50% a causa della combinazione del ciclo biennale dell'olivo e condizioni meteorologiche eccezionalmente avverse durante la fioritura

08 dicembre 2025 | 09:00

Mondo

L'Italia leader della produzione di olio di oliva a ottobre

L'Europa ha prodotto 138 mila tonnellate di oli di oliva a settembre e ottobre, di cui la metà in Italia. Proprio il Belpaese è l'unico che ha prodotto una piccola quota di extravergine di oliva a settembre

04 dicembre 2025 | 11:00

Mondo

La Catalogna senza olio di oliva per il terzo anno consecutivo

Unió de Pagesos dichiara perdite di produzione tra il 40 e il 70% a novembre in Catalogna. Il settore dell'olio d'oliva catalano deve affrontare una produzione eccezionalmente bassa per il terzo anno consecutivo

03 dicembre 2025 | 10:00

Mondo

Il Pakistan istituisce un Consiglio oleicolo nazionale

Negli ultimi dieci anni sono stati aperti decine di nuovi frantoi in Pakistan grazie a finanziamenti nazionali e internazionali, tra cui un'iniziativa italiana che ha destinato 1,5 milioni di euro al rafforzamento del settore

02 dicembre 2025 | 16:00