Mondo
IL BIOLOGICO FA FRONTE COMUNE: AL BANDO GLI OGM DAL NOSTRO COMPARTO
La conferenza dei Ministri europei dell’agricoltura ha ribadito la tolleranza dello 0,9% come percentuale di contaminazione accidentale di Ogm nel biologico, la stessa prevista per il convenzionale. “Un vero flagello che rischia di pregiudicare in modo gravissimo un intero settore” secondo i rappresentanti di Coldiretti, Legambiente e Aiab
28 gennaio 2006 | C S
 âMa quale soglia dello 0,9% di tolleranza, il biologico italiano deve essere ogm free al 100%â, questa la reazione di Andrea Ferrante, presidente di AIAB, al termine della conferenza dei Ministri europei dellâagricoltura, durante la quale è stata ribadita la tolleranza dello 0,9% come percentuale di contaminazione accidentale di Ogm nel biologico, la stessa prevista per il convenzionale.
Più che di un provvedimento, secondo i rappresentanti di Coldiretti, Legambiente e Aiab, si tratta di un vero flagello che rischia di pregiudicare in modo gravissimo un intero settore, quello dell'agricoltura biologica e di comprometterne seriamente lo sviluppo futuro, incidendo negativamente, nella sua attuazione, sia sui produttori che sui consumatori. I primi vedrebbero vanificare completamente lo sforzo e l'impegno di chi ha scelto di produrre secondo i criteri del biologico. I secondi perderebbero ogni garanzia, se non addirittura il senso stesso dell'acquistare prodotti biologici. 
Per dare ai consumatori di prodotti biologici la certezza di acquistare alimenti non inquinati da biotech, inoltre, è quanto mai necessario rendere operativo il marchio del biologico italiano che garantisca la tolleranza zero sulla presenza di organismi geneticamente modificati. 
L'Italia - sottolineano ancora i rappresentanti della tre organizzazioni - è tuttora leader assoluta nell'Europa allargata con oltre un quinto della superficie coltivata e un terzo delle imprese. Questo un provvedimento, invece tende ad abbassare il livello della qualità e ad omologare il settore del biologico, che invece sta diventando sempre più interessante dal punto di vista economico. 
Era tempo, concludono Coldiretti, Legambiente e Aiab - che aspettavamo una regolamentazione in tal senso, ma i tempi affrettati della decisione e la mancanza di consultazione delle parti interessate, fanno pensare ad un grave disinteresse comunitario per la tutela dei produttori o la salute dei cittadini. A questo punto ci aspettiamo che il Governo italiano faccia la sua parte e si opponga con forza a questo provvedimento.
Fonte: Aiab, Coldiretti, Legambiente
Potrebbero interessarti
Mondo
Allarme olio di oliva in Andalusia: etil esteri alle stelle, non si produce extravergine
 
              Poco olio extravergine di oliva prodotto a ottobre e scatta l’allarme per quantità e qualità. Le tempeste delle ultime ore a Siviglia e Huelva hanno fatto danni da valutare mentre a Jaen si aspetta qualche pioggia nel weekend
30 ottobre 2025 | 16:00
Mondo
Il mondo vitivinicolo europeo zoppica: produzione ferma e consumi al palo
 
              La domanda rimane debole. I timori economici, quali l'inflazione e le incertezze nel mercato del lavoro, frenano la spesa. I dazi di Trump hanno mantenuto bassi sia i volumi che i prezzi, erodendo i margini di profitto
30 ottobre 2025 | 10:00
Mondo
Il piano del governo tunisino per l'olio di oliva
 
              L'Ufficio nazionale sull'olio di oliva tunisino ha avuto il compito di gestire un programma di stoccaggio per gestire tra 100.000 e 150.000 tonnellate di olio in tre mesi, con ulteriori sovvenzioni per sostenere gli agricoltori
29 ottobre 2025 | 09:00
Mondo
Troppi falsi Made in Italy agroalimentare sulle tavole brasiliane
 
              Sono 344 i prodotti tra bevande e alimenti Ue nell'elenco di quelli che verranno protetti dalle imitazioni, di cui 57 sono italiani. Reggianito, grana padao, tipo grana, salame tipo italiano o presunto tipo Parma sono esempi di falsi Made in Italy
28 ottobre 2025 | 11:00
Mondo
Ridimensionamento delle previsioni del raccolto di olive da tavola in Spagna
 
              Se la stima del settore ha indicato circa 564.000 tonnellate di olive da tavola all'inizio di settembre, la quarta e ultima stima finale indica già circa 498.000 tonnellate verdi, cioè il 7% in meno rispetto alla stagione precedente
28 ottobre 2025 | 10:00
Mondo
La produzione di olio di oliva in Tunisia a 500 mila tonnellate?
 
              Najah Saidi Hamed, capo dell'Associazione degli olivicoltori tunisini, ha detto a Reuters che il raccolto dovrebbe essere di circa 500.000 tonnellate a causa delle buone precipitazioni in questa stagione
27 ottobre 2025 | 13:00
 
             
             
             
            