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La Spagna è il frantoio del mondo

L'olio di oliva spagnolo è il marchio di fabbrica dell'agricoltura iberica secondo la Ministra Isabel García Tejerina. Campagne promozionali in India e Indonesia. Finanziamenti al settore olivicolo per un miliardo all'anno

17 luglio 2015 | T N

Orgoglio spagnolo, assolutamente giustificato, stando ai numeri presentati dalla Ministra all'agricoltura Isabel García Tejerina.

L'export olivicolo-oleario iberico, nel 2013/2014, ovvero con la produzione record di 1,7 milioni di tonnellate e un volume di vendita all'estero di 1,1 milioni di tonnellate ha reso l'olio di oliva il quarto prodotto agricolo più esportato dalla Spagna, per un valore di 2,727 miliardi di euro.

Una ragione economica e a cui si collega un'immagine. La Spagna vuole essere conosciuta nel mondo come “il frantoio del mondo” ha detto Isabel García Tejerina.

Qualche altro numero per far capire la dimensione del settore: oltre 355.000 aziende olivicole (circa il 38% del totale), che hanno generato 46 milioni di giornate lavorative all'anno, e il 70% della produzione viene effettuata da circa 1000 frantoi cooperativi.

Questa è la Spagna olivicolo-olearia oggi.

E' la Spagna che ha superato l'Italia nell'export di olio di oliva verso gli Stati Uniti, dato impensabile solo tre anni fa.

Tutto questo è anche possibile grazie alla mole di finanziamenti che il comparto riceve dall'Unione europea, per circa 1 miliardo di euro all'anno.

Ora si tratta di lavorare sulla promozione. Annunciate le campagne in India e Indonesia e ribadito che il testimonial dell'olio spagnolo sarà Rafa Nadal, tennista di fama mondiale, il prossimo problema da affrontare sarà quello del valore.

Ma la Ministra Isabel García è fiduciosa: “già oggi negli esercizi commerciali ci sono meno offerte a prezzi anormalmente bassi che possono banalizzare il nostro prodotto di qualità che non esito a definire oro liquido.”

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