Mondo
L'Unione europea arretra di fronte agli OGM
Nella bozza sulla revisione della regolamentazione comunitaria sugli OGM la Commissione propone di lasciare libera scelta agli Stati anche per l'utilizzo, e non solo per la coltivazione, di alimenti transgenici pur approvati dalla Ue
23 aprile 2015 | T N
E' stata da poco presentata la proposta della Commissione europea di lasciare libertà di scelta ai singoli Stati non solo in merito alla coltivazione, ma anche dell'utilizzo di alimenti e derrate agricole OGM, seppur approvate dall'Unione europea.
L'eventuale divieto nazionale, secondo la bozza della proposta, dovrà essere assunto per motivi legittimi quali rischi per la salute umana o animale o per l’ambiente.
La proposta legislativa sarà ora trasmessa al Parlamento europeo e al Consiglio e seguirà la procedura legislativa ordinaria.
“Sono lieto di tener fede a uno degli impegni principali assunti dalla Commissione, la revisione della normativa sul processo decisionale in materia di Ogm. La Commissione ha dato ascolto alle preoccupazioni di molti cittadini europei, che si riflettono nelle posizioni espresse dai loro governi nazionali. Una volta adottata, la proposta odierna, nel pieno rispetto del principio di sussidiarietà, darà agli Stati membri maggiore voce in capitolo per quanto riguarda l’uso sul loro territorio di ogm autorizzati a livello dell’UE negli alimenti e nei mangimi.” ha dichiarato Vytenis Andriukaitis, Commissario responsabile per la Salute e la sicurezza alimentare.
La proposta della Commissione, però, si attira critiche bipartisan, sia dei favorevoli agli OGM, sia dei contrari.
Juncker deve "respingere ogni tentativo di rinazionalizzare il mercato Ue delle autorizzazioni" ha chiesto Pekka Pesonen, segretario generale del Copa-Cogeca, a nome della filiera degli agricoltori e delle imprese per gli alimenti e mangimi.
La revisione della procedura "ha introdotto un ulteriore livello di incertezza e di rischio" scrive alla Commissione europea la US Biotech Crops Alliance, a nome di gran parte dell'industria agro-alimentare statunitense.
Non a caso "il 90% della soia di cui l'Ue ha bisogno ogni anno per allevamenti e vacche da latte arriva da Usa, Argentina, Brasile" avverte Paolo De Castro, coordinatore dei socialisti in commissione agricoltura all'Europarlamento, secondo cui "un impedimento metterebbe in discussione la produzione dei mangimi, spero che la Commissione Ue rifletta bene".
La nuova proposta non piace però neanche agli ambientalisti.
“La proposta della Commissione è una farsa, perché lascia immutato l’attuale sistema decisionale assolutamente non democratico. Se dovesse passare, consentirebbe alla Commissione di continuare a ignorare la grande opposizione dei cittadini europei contro gli Ogm, in barba alle promesse fatte dal presidente Juncker di consentire alla maggioranza degli Stati membri la facoltà di bloccare le decisioni della Commissione sugli Ogm” ha commentato Federica Ferrario, responsabile della campagna Agricoltura Sostenibile di Greenpeace Italia.
Di “cavilli linguistici” e di formule molto generiche che renderebbero difficile applicare un divieto nazionale parlano Slow Food Italia e Legambiente, che in una nota congiunta scrivono: “I divieti nazionali riguardano il “divieto di utilizzo” (e non di commercializzazione) di alimenti e mangimi geneticamente modificati, escludendo quei prodotti che contengono tracce accidentali e tecnicamente inevitabili di Ogm in una proporzione non superiore allo 0.9% (e quindi non etichettabili come Ogm secondo il regolamento 1829/2003 attualmente in vigore). In concreto, la Commissione ricorre al cavillo giuridico del “divieto di utilizzo” per non infrangere la normativa comunitaria sulla libera circolazione delle merci nel mercato interno europeo, così, alimenti e mangimi Ogm autorizzati a livello comunitario potranno essere commercializzati in tutti gli Stati membri dell’Unione europea, ma alcuni paesi potranno vietarne l’utilizzo”.
Potrebbero interessarti
Mondo
L'inerbimento dell'olivo e il rischio di incendi

I regolamenti richiedono il mantenimento della copertura vegetale senza lavorazione del suolo al fine di accedere agli ecoschemi della PAC, che impediscono pratiche agronomiche di base come l'interramento dei residui vegetali
14 giugno 2025 | 11:00
Mondo
100 mila firme contro l'espianto di 4000 ettari di oliveti in Spagna

L'espianto dei 42.600 alberi di olivo previsto a Lopera rappresenta una perdita stimata di 2 milioni di chili di olive e 400.000 litri di olio all’anno, un quarto dell'economia locale. Il 5% della Spagna sud orientale occupata da impianti fotovoltaici
13 giugno 2025 | 09:00
Mondo
Lo stato dell’allegagione dell’olivo in Spagna e gli attacchi di Prays oleae

La piena fioritura si ritrova solo a Granada mentre l’allegagione è avvenuta dappertutto. Previsto un aumento delle temperature nei prossimi giorni mentre la tignola dell’olivo preoccupa a Malaga, Siviglia e Cordoba
12 giugno 2025 | 11:00
Mondo
Il 18% dei ristoratori dell'Andalusia usa ancora l'ampolla per l'olio di oliva

Dopo più di mille ispezioni in ristoranti nel 2024, la Junta de Andalucìa ha lanciato intanto una nuova campagna di ispezione nel settore ospedaliero, con particolare attenzione all’uso improprio delle bottiglie di olio di oliva
11 giugno 2025 | 09:00
Mondo
Produzione mondiale di olio di oliva in discesa del 10% secondo l’USDA nel 2025/26

Il Dipartimento per l’Agricoltura americano prevede che la produzione mondiale di olio di oliva supererà di poco i 3 milioni di tonnellate, con diminuzione della produzione in Europa, Tunisia e Turchia
09 giugno 2025 | 14:00
Mondo
Masterclass Coldiretti, Unaprol e Ice per far scoprire ai giapponesi i segreti dell’olio di oliva Made in Italy

L'export di olio extravergine di oliva italiano in Giappone è arrivato a sfiorare il valore di 130 milioni di euro, in aumento del 56% rispetto all’anno precedente, confermando un trend crescente
07 giugno 2025 | 15:00