Mondo
OGM, la battaglia infinita. In Europa si litiga sul Pt1507, in Italia sul Mon810
La querelle sul transgenico non si placa né a Bruxelles né a Roma, anzi a Mantova. Mentre il Consiglio europeo decide di non decidere sul mais Pioneer, Confagricoltura chiede alla Regione Lombardia il via libera alla coltivazione del granturco Monsanto
12 febbraio 2014 | Ernesto Vania
Settimana molto intensa sul fronte del transgenico in Europa e anche in Italia.
A Bruxelles si è chiuso con un nulla di fatto il Consiglio agricolo europeo che doveva deliberare sull'autorizzazione sul mais transgenico Pioneer Pt 1507.
La presidenza greca, dopo aver riscontrato la mancanza della maggioranza qualificata dei 2/3, ha preferito non mettere ai voti la proposta, così lasciando piena facoltà di decisione alla Commissione europea e in particolare al Commissario Borg che non ha mai nascosto di essere favorevole all'autorizzazione a questo nuovo mais Ogm.
Sulla vicenda non sono mancate le polemiche, non solo per l'atteggiamento della presidenza greca, che lascia ampi margini alla Commissione che non sarà vincolata politicamente da un voto contrario, seppur a maggioranza semplice, da parte del Consiglio europeo ma anche perchè contro il Pt 1507 si era espresso, poche settimane fa, il Parlamento europeo.
La risoluzione, con 385 voti a favore e 201 contrari, non ha valore legale ma ha voluto lo stesso rimarcare le perplessità e le incertezze scientifiche espresse dall'Efsa, poi parzialmente riviste con il parere del novembre 2011. Nel suo ultimo parere il gruppo GMO dell'Efsa raccomanda alcune misure per far fronte alla possibile resistenza di parassiti bersaglio alla proteina insetticida trovata nel mais 1507 e per ridurre il rischio di esposizione al polline della pianta per determinate specie altamente sensibili di farfalle e falene non bersaglio.
Negli stessi giorni Confagricoltura Mantova ha avviato una raccolta di firme, che ha avuto già 600 adesioni, per una petizione, da inviare alla Regione Lombardia con la richiesta di aprire la coltivazione del mais Monsanto 810, autorizzato già da anni dall'Europa e coltivato in Spagna, Repubblica ceca e altre nazioni del Vecchio Continente.
Secondo l'associazione mantovana, in aperto contrasto con altre sigle del settore tra cui Coldiretti e Cia, la coltivazione del mais ogm si renderebbe necessaria anche per condizioni di mercato. Infatti il granoturco proveniente da altre nazioni europee ed extracomunitarie avrebbge quotazioni di 10-15 euro/tonnellata superiori a quello italiano e sarebbe preferito dai grandi allevamenti e dai mangimifici perchè privo o quasi di aflatossine. Queste tossine, che vengono prodotte anche a seguito di attacchi di piralide, sono presenti in quantità decisamente inferiori nel Mon810 poiché resistente proprio all'insetto.
L'iniziativa di Confagricoltura ha provocato la dura reazione di Coldiretti. “Con gli Ogm le nostre coltivazioni sarebbero omologate a quelle di tutto il mondo – afferma Mauro Fiamozzi, presidente di Coldiretti Mantova - e senza biodiversità non avremmo nessun valore aggiunto.”
Una diatriba che si concentra dunque sul modello di sviluppo agricolo del nostro paese ma che Confagricoltura Mantova contesta: “non esistono, in base a esperienze statunitensi, problemi legati alla coesistenza con colture tradizionali o biologiche. Negli Usa, ove si coltivano mais, soia e cotone al 100% Ogm, le superfici a biologico sono in continua crescita, come in Brasile e Argentina”.
Non c'è che dire. Gli Ogm continuano a dividere.
Potrebbero interessarti
Mondo
Nasce l'associazione delle Donne dell'Olio di Jaen
Le Donne dell'Olio di Jaen hanno un duplice scopo: rafforzare la presenza femminile nel settore e trasformare queste professioniste in riferimenti pubblici, non solo per altre donne, ma anche per i loro colleghi maschi
23 dicembre 2025 | 15:00
Mondo
L'allarme dell'Università di Jaen sul crollo dei prezzi dell'olio d'oliva
Secondo i ricercatori di Jaen il calo dei prezzi non è giustificato dalla situazione del mercato, ma piuttosto dalla gestione delle aspettative nel settore e dalla mancanza di coordinamento dei produttori
22 dicembre 2025 | 09:00
Mondo
Albania, Montenegro e Italia uniti nel nome dell'olio extravergine di oliva
Quattro terre dove l’olio diventa poesia e racconta le storie degli alberi e degli uomini, dei piatti e dei paesaggi che li uniscono. Ristoranti e Agriturismi sono ambasciatori del valore culturale, gastronomico e salutistiche dell’olio evo, con un ruolo educativo nei confronti dei consumatori
19 dicembre 2025 | 08:30 | Pasquale Di Lena
Mondo
Si annuncia una campagna olearia sotto le aspettative in Spagna?
Non si esclude che la produzione finale di olio di oliva in Spagna possa essere inferiore alla capacità prevista dalla Junta de Andalucía e dal Ministero dell'Agricoltura, a seconda di come la raccolta e le rese si evolverannbo nelle prossime settimane
18 dicembre 2025 | 10:00
Mondo
La produzione di olio di oliva portoghese diminuisce del 20%
La campagna del 2025 in Portogallo evidenzia la vulnerabilità del settore olivicolo a eventi meteorologici estremi, periodi prolungati di siccità e la crescente incidenza di incendi boschivi nelle zone agricole
16 dicembre 2025 | 16:00
Mondo
Aiuti per gli oliveti tradizionali siano fuori dalla PAC
Copa-Cogeca sta preparando una proposta unica per la riconversione dell’uliveto a livello europeo “che viene finanziato al di fuori dei bilanci della PAC, garantendo il sostegno a tutti i metodi di coltivazione dell’oliveto in particolare agli olivi di difficile meccanizzazione"
16 dicembre 2025 | 10:00