Mondo

Robert Parker cede il passo. The Wine Advocate a Antonio Galloni

Ormai è chiaro che l'italo-americano ha assunto la leadership dei delfini che dal 2006 Parker ha ingaggiato per affiancarlo nella degustazione dei vini

25 febbraio 2012 | Ernesto Vania

L'era di Robert Parker si sta chiudendo. A 65 anni sta pensando di mollare le redini di The Wine Advocate a un italo-americano: Antonio Galloni.

The Wine Advocate non è solo una rivista. E' un colosso, non solo per fatturato, ma soprattutto per il peso economico e commerciale nei mercati anglofoni che sono ancora i più ricchi del pianeta per i vini di qualità.

In attesa di Cina e India, non si può prescindere dai mercati del nord America e qui Robert Parker è il dominatore e i suoi giudizi valgono volumi di vendite e fatturato. Negli ultimi anni in particolare i punteggi più elevati, quelli da 98 in su, possono regalare grandi soddisfazioni e Robert Parker non li ha lesinati, almeno ai territori che erano sotto il suo diretto controllo: California e Borgogna. E' nota la predilezione di Rober Parker per un certo stile di vini, alcolici, fruttati e molto concentrati. E' quello stile internazionale che si è poi diffuso a macchia d'olio, grazie anche alle solide relazioni di Robert Parker con qualche enologo.

Nella carriera del guru americano non sono infatti mancati gli scandali, anche se sempre ben coperti. Due di questi, però, devono averlo segnato più nel profondo.

David Schildknecht e Jay Miller, plenipoitenziari parkeriani per ampi territori, sono infatti stati accusati di ricevere eccessivi rimborsi spese per le visite in cantina e qualche foto ricordo. Migliaia di euro, si parla di 27 mila euro per 6 visite a cantine spagnole, che, questi i rumorsd dei malevoli, potrebbero aver inciso su alcune votazioni, in barba ai codici etici di The Wine Advocate. Il tramonto di David Schildknecht e Jay Miller è coinciso con l'ascesa di Antonio Galloni che, dalla titolarità della sola Italia, ha visto aggiungere lo Champagne e, dal febbraio di quest'anno California e Borgogna.

Il passo indietro di Robert Parker su due territori a lui molto cari è quindi stato immediatamente visto come un abbandono che i due protagonisti hanno però smentito, seppure con non molta convinzione.

Le sensazione, confermata da più parti, è che il 2011 abbia segnato la fine dell'epoca Parker che lascerà, con la dovuta scalarità, la guida di The Wine Advocate a Antonio Galloni. Resta da capire se vi sarà anche una cessione della proprietà della casa editrice o si tratterà di un semplice cambio di dirigenza.

L'estrazione di Antonio Galloni ci fa propendere per la prima ipotesi. Antonio Galloni è un quarantunenne di origini siciliane ma con casa in California. Investment banker prima per Putnam Investments e poi per Deutsche Bank, Si è cominciato a occupare di vino dal 2004 con Piedmont Report per essere poi chiamato due anni dopo alla corte di Robert Parker.

E' come se Robert Parker volesse lasciare a qualcuno con una storia personale il più possibile vicina alla sua. Infatti anch'esso non nasce nel mondo del vino ma in quello dell'avvocatura, a Baltimora.

Ma come sarà The Wine Advocate di Antonio Galloni?

Sebbene lui si schernisca e tenda a evitare pericolose contrapposizioni, sono chiare le differenze di approccio e sensibilità.

Meno voti eclatanti, probabilmente i 100/100 non saranno più così numerosi, e maggiore attenzione alle particolarità del territorio e alle specificità del vitigno. Andrà insomma in soffitta lo “stile internazionale” che ha dominato la scena negli ultimi vent'anni di viticoltura ed enologia.

Il nuovo verbo del guru Galloni? “Ci sono così tanti luoghi che hanno raggiunto buoni livelli che è necessario marcare le differenze. La parola chiave è territorialità, bisogna ottimizzare quello che ogni regione può dare al meglio.”

Potrebbero interessarti

Mondo

In Grecia tempo fino al 31 maggio per dichiarare la produzione di olio di oliva dell'anno precedente

Le dichiarazioni annuali dei produttori saranno controllate a campione. L'obbligo scatta dalla prossima campagna olearia. Le sanzioni applicabili per la non conformità sono rinviate al 1 ottobre 2027

16 novembre 2025 | 09:00

Mondo

L'export spagnolo di olio d'oliva: 413 mila tonnellate fuori dall'Unione europea

Tra i mercati al di fuori dell'Unione Europea dell'olio spagnolo, spiccano tra gli altri Stati Uniti, Giappone, Cina, Messico, Australia o Brasile. La commercializzazione di olio d'oliva nella stagione 2025/26 sarà di circa 1,6 milioni di tonnellate

12 novembre 2025 | 14:00

Mondo

Quasi fatta per la cucina italiana Patrimonio Unesco

Qualora il giudizio tecnico dovesse essere confermato a dicembre dal Comitato politico di New Delhi, la cucina italiana sarebbe la prima cucina al mondo ad ottenere, nel suo complesso, il riconoscimento Unesco

12 novembre 2025 | 13:00

Mondo

Le mani di Dcoop su Pompeian: così controlla il 20% dell'olio di oliva negli Stati Uniti

Il dramma della siccità colpisce duramente l'olivicoltura spagnola, causando un grave problema di volumi per rafforzare il settore oleicolo. Con l'acquisizione di Pompeian Dcoop vuole continuare a conquistare posizioni nel mercato statunitense

11 novembre 2025 | 12:00

Mondo

L'olio di oliva è il prodotto più rubato nei supermercati spagnoli

Il forte aumento del prezzo degli oli d’oliva nei due anni precedenti ha trasformato questo alimento base in un articolo di alto valore per il mercato nero. L'importo medio rubato per atto è di quasi 200 euro

10 novembre 2025 | 13:00

Mondo

La perdita di valore aggiunto dell'agricoltura europea

La metà del valore della produzione agricola dell’UE nel 2024 proveniva da colture e poco più di due quinti da animali e prodotti animali. La quota residua è arrivata dai servizi agricoli e dalle attività secondarie

10 novembre 2025 | 12:00

Commenta la notizia

Per commentare gli articoli è necessario essere registrati

Accedi o Registrati