Mondo

Il settore oleicolo spagnolo in ginocchio

L'associazione Asaja di Alicante denuncia l'abbandono delle campagne e degli oliveti per prezzi inferiori ai costi di produzione. Gli imbottigliatori soffrono per un calo delle vendite del 6%. Il settore oleicolo spagnolo a rischio crack?

03 dicembre 2011 | Ernesto Vania

Non passa giorno che non vi siano comunicati o informative sul precario stato di salute del sistema olivicolo-oleario spagnolo.

Le lamentele provengono principalmente dai produttori ma se a manifestare insofferenza e difficoltà sono anche gli imbottigliatori è evidente che è il sistema nel suo complesso a vacillare paurosamente.

Le più recenti manifestazioni di questo stato di diffuso malessere vengono dall'associazione di produttori Asaja di Alicante e all'associazione di imbottigliatori Anierac.

Nella provincia di Alicante la coltura dell'olivo è una delle principali e si estende su più di 90mila ettari. Dal 2008 ad oggi, tuttavia, si è assistito a una contrazione della superficie investita a olivo per 1900 ettari, con una tendenza all'aumento del fenomeno dell'abbandono.

Un dato preoccupante secondo l'associazione Asaja Alicante e spiegabile solo perchè il prezzo è inferiore ai costi di produzione.

L'associazione ha denunciato che la permanenza in vita del settore nella provincia è “a grave rischio”, richiamando l'attenzione del governo e chiedendo interventi urgenti.

"Se la situazione rimane invariata, continueremo a vedere sempre più i campi abbandonati, con la scomparsa del nostro paesaggio e un aumento della disoccupazione e della povertà nelle zone rurali", ha dichiarato il presidente dei giovani agricoltori, Eladio Aniorte.

Nella stessa giornata, l'associazione degli imbottigliatori di oli spagnoli (Anierac) hanno diffuso i dati di vendita dei primi mesi dell'anno. Durante i primi dieci mesi del 2011 sono stati venduti quasi 300milioni di litri di olio d'oliva (295,2) con un calo del 5,95% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Questo dato si spiega con il calo del 7,29% nelle categorie degli oli di oliva morbido e intenso, a 193,8 milioni di litri, e dalla caduta del 3,27% per il vergine ed extra vergine fino a 101,4 milioni di litri.

Anche le vendite di oli di semi sono andate male, con cali del 2% negli oli di girasole, soia e mais, per un volume complessivi 270,16 milioni di litri.

Potrebbero interessarti

Mondo

La produzione di olio di oliva in Spagna già sfiora le 300 mila tonnellate

Nelle cisterne degli imbottigliatori solo 80 mila tonnellate di olio extravergine di oliva al 30 novembre. Le vendite sfiorano già le 100 mila tonnellate nel mese con scorte per 250 mila tonnellate, di cui 170 mila in Andalusia

12 dicembre 2025 | 10:00

Mondo

Gli olivicoltori spagnoli reclamano più controlli sull’olio di oliva tunisino

I frantoi e le aziende tunisine che esportano in Spagna  dovrebbero fornire la stessa documentazione di tracciabilità richiesta agli operatori nazionali, oltre a garantire il rigoroso rispetto della legislazione spagnola

11 dicembre 2025 | 16:00

Mondo

Più controlli alle frontiere europee per garantire la sicurezza alimentare

Previsto un monitoraggio più rigoroso delle merci e dei paesi non conformi, con una frequenza dei controlli aumentata. Verrà istituita una task force UE dedicata per rendere più efficienti i controlli sulle importazioni

11 dicembre 2025 | 12:00

Mondo

L'Italia dell'olio di oliva non riesce a sfondare in Cina

Alla Spagna quasi l'88% delle importazioni di olio di oliva in Cina contro meno del 9% dell'Italia. A Pechino, Shanghai e Guangzhou, l'acquirente appartiene a un segmento socioeconomico elevato, con un interesse per i prodotti gourmet e sani

10 dicembre 2025 | 11:00

Mondo

Commissario Hansen annuncia nuovo piano europeo sulle Indicazioni Geografiche

Il nuovo piano prevederà una serie di misure e linee di investimento dedicate al sistema delle Indicazioni Geografiche, con l’obiettivo di espandere il valore economico e culturale delle IG e dare piena attuazione al Regolamento 2024/1143

09 dicembre 2025 | 16:00

Mondo

Olive oil shot: il drink con extravergine che spopola su TikTok

La nuova moda che sta dilangando sul social più giovane al mondo, TikTok, è l'olive oil shot, ovvero la moda di bere di un bicchierino di olio extravergine di oliva la mattino al digiuno. Niente alcol ma un rituale di benessere

09 dicembre 2025 | 11:00

Commenta la notizia

Per commentare gli articoli è necessario essere registrati

Accedi o Registrati

giovanni naglieri

03 dicembre 2011 ore 11:10

Aver massificato le produzioni utilizzando i vari piani olivicoli approvati ha portato le major spagnole a perdere di vista il bisogno del mercato internazionale. La diagnosi di tale macro disturbo economico strutturale è di natura schizzofrenica. La cura potrebbe consistere o nella diversificazione degli usi dell'olio e dei suoi sottoprodotti o in un provvedimento dell'europa che incentivi la dismissione degli impianti oleari e delle colture, così come è avvenuto per lo zucchero. Gianni Naglieri