Italia
I giovani italiani sono virtuosi, in fondo alle classifiche dei bevitori europei
Il mondo del vino reagisce: “non ci stiamo a fare da capro espiatorio: tra neoproibizionismi, tassi alcolemici, recessione e allarmi salutistici, il nostro comparto rischia di entrare in un vicolo cieco”
03 ottobre 2009 | Ernesto Vania
âWine in moderationâ, tema caldo del convegno promosso da Fondazione Masi, Federvini e Unione Italiana Vini, la questione della sicurezza stradale, su cui Ministero delle Politiche agricole, Unione Italiana Vini e Federvini esprimono opinioni condivise, nellâambito del progetto paneuropeo Wine in moderation, che vede impegnati in prima linea e per la prima volta nellâeducazione e prevenzione proprio gli attori del mondo vitivinicolo.
Per il capo dipartimento del Mipaaf alle Politiche competitive del mondo rurale, Giuseppe Nezzo: âIn Paesi come Regno Unito e Irlanda, dove il problema dellâabuso di alcol è di gran lunga più grave, emergono limiti fino a 0,8 grammi/litro, contro lo 0,5 dellâItalia. Va bene la precauzione, ma portare il limite a zero è un modo per lavarsi definitivamente la coscienza: uniche a pagare il conto saranno le oltre 500mila aziende che fatturano quasi 11 miliardi di euro lâanno. Con queste tesi oltranziste che celano in molti casi interessi di lobby - ha concluso Nezzo â si rischia di innescare reazioni e comportamenti di segno oppostoâ.
Affermazioni condivise anche dal presidente dellâUnione italiana vini, Andrea Sartori: âNelle ultime settimane abbiamo apprezzato lâintervento del ministro Zaia sulla questione dei limiti del tasso alcolemico nel sangue. La nostra posizione al riguardo è chiara: tasso 0 per neopatentati, per giovani fino a 21 anni e guidatori professionali, mantenendo per tutti gli altri il limite dello 0,5 g/l, largamente condiviso in tutta Europaâ.
Il presidente di Federvini, Lamberto Vallarino Gancia, punta invece sulla necessità di responsabilizzare i giovani attraverso lâesperienza e lâeducazione al gusto, perché âdove sono stati imposti, i divieti non hanno portato alla riduzione degli incidenti direttamente imputabili al consumo eccessivo di alcolici, ma anzi ne hanno favorito lâemergere di differenti modalità di uso scorretto o, peggio ancora, di abusoâ.
A confutare le tesi del settore, i dati sul consumo di alcolici tra i giovani europei forniti dal portavoce di âWine in moderationâ, George Sandeman, in Italia per ricevere il premio internazionale âCiviltà del vinoâ della Fondazione Masi.
LâItalia, secondo unâindagine Espad condotta su 35 Paesi, è sorprendentemente al 23° posto tra i 16enni che dichiarano di aver bevuto alcolici nellâultimo anno. In sintesi, i giovani italiani bevono la metà rispetto a molti Paesi Nordeuropei (in testa la Danimarca) e del Regno Unito (al terzo posto). Al nono posto troviamo la Germania mentre la Francia è a pari merito con lâItalia, a dimostrazione di come nei Paesi a maggior cultura enologica si beva molto meno e con molta più consapevolezza.
Sui comportamenti dei giovani è intervenuto anche il presidente dellâOsservatorio permanente sui giovani e l'alcol, Enrico Tempesta. âI fenomeni di eccesso giovanile â ha detto il professor Tempesta - vanno inquadrati più in un allarmante aumento di una vulnerabilità bio-psico-sociale individuale, dove lâalcol è solo uno degli strumenti di automedicazione. Per questo occorre pensare a un nuovo approccio al problema, passando da unâalcologia prevalentemente medica allo sviluppo di unâalcologia socialeâ.
Potrebbero interessarti
Italia
Raccolta delle olive in Sicilia al 70-80% ma manca la Biancolilla
Non sarà una campagna di carica per l’olivicoltura dell’Isola che si fermerà a 35-37 mila tonnellate grazie a buone produzioni soprattutto nel trapanese. Qualità eccellente e ottima stabilità delle quotazioni per l’olio extravergine di oliva a denominazione di origine
18 novembre 2025 | 16:00
Italia
Ricerca e sana alimentazione: innovazione, salute e sostenibilità a tavola
La ricerca scientifica si conferma una leva strategica per affrontare le sfide globali legate alla nutrizione: dalla prevenzione delle malattie croniche al contrasto degli squilibri alimentari, fino alla promozione della sostenibilità ambientale e della sicurezza alimentare
18 novembre 2025 | 15:00
Italia
L'attacco alla Regione Puglia per i mancati ristori per l'emergenza Xylella
Il sottosegretario La Pietra va all'attacco della Regione Puglia chiedendo ad Agea di attivarsi per controlli sulle mancate erogazione degli aiuti per i rimpianti di olivo a seguito di Xylella fastidiosa
18 novembre 2025 | 10:35
Italia
Evoluzione 2026. Roma capitale dell’olio extravergine di oliva di qualità
Evoluzione 2026 si terrà a Roma - EUR presso il Salone delle Fontane, lunedì 19 gennaio 2026. Aperte le iscrizioni per le aziende olearie italiane che intendono partecipare all’ottava edizione, l’evento dedicato all'olio extravergine di oliva di qualità
17 novembre 2025 | 17:00
Italia
Ecco perchè la raccolta delle olive Itrana è un caso: la crisi olivicola di Latina
Si raccoglierà il 20% in meno rispetto all’anno passato, la cui raccolta era diminuita già del 15% rispetto al 2023 e del 30% rispetto al 2022. Insomma, si produrranno “solo” 80 mila quintali di olive. Da ricordare che la media annua era di 250 mila quintali
17 novembre 2025 | 09:00
Italia
Colli Euganei Doc, cambia il nome per aiutare marketing e comunicazione
Dopo quella del Serprino, arriva la semplificazione del nome degli storici vini rossi da uve bordolesi, che enfatizzeranno la loro origine territoriale. Lo ha deciso l’Assemblea dei Soci del Consorzio
06 novembre 2025 | 13:00