Italia

Psr Toscana, le carenze del sistema rischiano di provocare un flop

Per la Cia Toscana sono evidenti le difficoltà della governance e le relazioni fra la Regione, l’Artea e gli Enti Delegati. Chiesta la proroga al 30 giugno per presentare le domande

01 maggio 2008 | C S

Proroga al 30 giugno per la scadenza dei bandi del Piano di sviluppo rurale. E’ questa la richiesta avanzata all’assessore all’agricoltura della Regione Toscana da parte della Confederazione italiana agricoltori regionale dopo la constatazione della situazione di generale incertezza sul funzionamento delle procedure per accedere ai bandi del Psr. Il Piano di sviluppo rurale della Toscana, che doveva incentivare investimenti e lo sviluppo dell’intera agricoltura regionale si sta scontrando con le enormi difficoltà nella fase di attuazione. Infatti, sono evidenti le forti carenze nel sistema, per cui occorrono interventi per evitare il tracollo del sistema organizzativo con gravi danni alle imprese toscane. L’agricoltura toscana e le imprese non possono permettersi disfunzioni e ritardi a riguardo. Dopo ormai due mesi dalla pubblicazione dei primi bandi previsti per il primo anno del Psr 2007-2013. Da qui la proposta della Cia di una proroga almeno al 30 giugno della scadenza per la presentazione delle richieste su tutte le misure che incentivano gli investimenti da parte delle aziende (misure 121, 122, 123 a-b, 132, 311). La richiesta di proroga è motivata dalle difficoltà che risultano evidenti sia sull’interpretazione normativa dei singoli bandi che dalle disfunzioni del sistema informatico di Artea. Fra i limiti riscontrati dalla Cia toscana sul Psr emerge la relazione fra la Regione Toscana e l’Artea (Agenzia regionale toscana per le erogazioni in agricoltura), con l’aumento delle difficoltà gestionali sotto il profilo dei procedimenti informatici.
La Cia Toscana chiede inoltre che vengano prese iniziative per assicurare una corretta gestione in questa fase così delicata, in particolare si chiede la formazione di un gruppo di lavoro che comprenda la Regione, gli enti interessati, Artea e le organizzazioni di categoria, con l’obiettivo di monitorare sulla gestione dei bandi del Psr e sul funzionamento del sistema. Ma l’organizzazione agricola chiede anche risposte tempestive ed univoche ai dubbi che riguardano l’interpretazione normativa dei bandi da parte delle Regione Toscana; e più certezze sul funzionamento del sistema informatico e di relazioni con i centri autorizzati di assistenza agricola (Caa) da parte di Artea, e per questo auspica l’attivazione di uno sportello Caa-Artea per la verifica di casi particolari ed eventuali anomalie. Ad oggi, questa situazione di generale incertezza, difficoltà, criticità e tensione rischia di non far raggiungere gli stessi obiettivi, dalla Cia fortemente condivisi, contenuti nel Psr in quanto tale contesto rischia di pregiudicare la presentazione di tantissime domande da parte degli agricoltori compromettendo le possibilità di cogliere le opportunità contenute nel Psr. La Cia Toscana ribadisce poi come l’efficienza e la semplificazione siano obiettivi prioritari, che devono essere sempre perseguiti. Per questo la Cia effettuerà un monitoraggio quotidiano e capillare, sia nel territorio che a livello regionale, per verificare lo stato di avanzamento e superamento di questa insostenibile situazione, anche attivando una costante mobilitazione e con altre iniziative.

Fonte: Cia Toscana

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