Italia

Olio Sabina DOP vuole crescere: rese in aumento e innovazione digitale

Olio Sabina DOP vuole crescere: rese in aumento e innovazione digitale

Riconosciuto a livello europeo fin dal 1996, il marchio DOP tutela un olio ottenuto da cultivar autoctone – come Carboncella, Raja, Leccino, Frantoio – raccolte e trasformate secondo un rigido disciplinare che garantisce origine, qualità e tracciabilità

10 ottobre 2025 | 11:50 | C. S.

Con l’arrivo dell’autunno, la Sabina si prepara a uno dei momenti più attesi e significativi dell’anno: l’inizio della campagna olearia. In questo territorio collinare, tra i più antichi al mondo nella coltivazione dell’olivo, prende vita un prodotto che è espressione autentica del paesaggio, della storia e del sapere agricolo locale: l’olio extravergine di oliva Sabina DOP. Riconosciuto a livello europeo fin dal 1996, il marchio DOP tutela un olio ottenuto da cultivar autoctone – come Carboncella, Raja, Leccino, Frantoio – raccolte e trasformate secondo un rigido disciplinare che garantisce origine, qualità e tracciabilità. Ma ogni annata è diversa e ogni campagna racconta nuove sfide e opportunità. Per comprendere meglio come si prospetta la stagione olivicola 2025 nella Sabina, tra andamento climatico e aspettative qualitative, ne parliamo con la dott.ssa Camilla Petrucci, agronomo esperto del territorio e presidente Coldiretti Giovani Impresa Lazio.

  • D.ssa Petrucci, come si presenta, a suo avviso, la campagna olearia 2025 nella Sabina? Quali sono le principali caratteristiche che la distinguono rispetto agli scorsi anni?

Noi olivicoltori veniamo da una campagna olearia senza precedenti: nel 2024 abbiamo avuto una buona quantità di olive, ma con rese molto basse, spesso ferme intorno al 4-5%. Quest’anno, invece, la situazione si sta presentando in modo quasi opposto e, per certi versi, anomalo. Già da inizio ottobre stiamo registrando rese intorno all’11%, più che doppie rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Tutto questo ci fa ben sperare: è ancora presto per fare bilanci definitivi, ma i segnali sono più che incoraggianti.

  • Come hanno influito le condizioni climatiche dell’annata sulla produzione olivicola?

Il cambiamento climatico ormai ci obbliga a organizzare sistemi di irrigazione. L’Italia è uno dei paesi che non capta l’acqua piovana, inoltre nel nostro territorio non esiste più la gestione dei fiumi e ci sono affluenti che sono stati abbandonati. Il territorio, ad oggi, è salvo solamente grazie agli agricoltori.

  • Ci sono innovazioni tecnologiche che stanno aiutando i produttori della Sabina a migliorare ulteriormente la qualità del prodotto, restando però fedeli alla tradizione del territorio?

Sì, oggi strumenti digitali e intelligenza artificiale aiutano a gestire meglio le aziende. Ad esempio, la piattaforma DEMETRA, il gestionale creato da Coldiretti per i propri soci, permette un controllo più efficiente, evitando sprechi e migliorando la sostenibilità, senza rinunciare alla tradizione. Si tratta di una piattaforma che permette di avere una panoramica a 360 gradi della propria azienda.

  • Il disciplinare Sabina DOP richiede requisiti precisi su provenienza, metodo di raccolta e trasformazione: secondo lei quanto è importante rispettare questi parametri?

Il nostro territorio è forte, soprattutto grazie alla presenza del Consorzio e al lavoro che è stato svolto negli anni. Il disciplinare poi garantisce qualità e identità: questo permette di avere anche un prezzo più alto. Per un olio di qualità, infatti, il prezzo non dovrebbe mai essere meno di 12/14 euro. Ma attenzione: non tutti gli oli della Sabina sono DOP, bisogna sempre controllare il bollino.

Potrebbero interessarti

Italia

Colli Euganei Doc, cambia il nome per aiutare marketing e comunicazione

Dopo quella del Serprino, arriva la semplificazione del nome degli storici vini rossi da uve bordolesi, che enfatizzeranno la loro origine territoriale. Lo ha deciso l’Assemblea dei Soci del Consorzio

06 novembre 2025 | 13:00

Italia

Via libera della Consulta al ristoro dei danni per i caseifici emiliani per il sisma

Corollario della rilevata non omogeneità è l’inesistenza di un mercato comune tra le produzioni DOP e quelle prive di riconoscimento, sicché la concessione del contributo all’una e non anche all’altra categoria di imprese produttrici non può costituire fattore di alterazione della concorrenza. 

06 novembre 2025 | 10:00

Italia

Il croissant è la merendina preferita dagli italiani a colazione

Le merendine farcite con creme risultano la netta preferenza (45%) e sono particolarmente apprezzate dalla Gen Z. La seconda scelta ricade sulle merendine farcite con confetture alla frutta

05 novembre 2025 | 12:00

Italia

L'Asti spumante alle ATP Finals di Torino

L’Asti Spumante e il Moscato d’Asti non solo celebreranno le vittorie dei tennisti sul cemento ma accompagneranno anche le attività collaterali organizzate dal Consorzio nel capoluogo piemontese

04 novembre 2025 | 18:00

Italia

Riconosciuto Consorzio Grappa, difendere e valorizzare le indicazioni geografiche è impegno prioritario

Il nuovo Consorzio della Grappa IG Nazionale avrà il compito di vigilare sull'utilizzo corretto della denominazione, promuovere iniziative di valorizzazione e sostenere la diffusione della cultura della grappa italiana nel mondo, rafforzando la competitività del settore

03 novembre 2025 | 12:00

Italia

Vegetariani e vegani in diminuzione: in Italia solo il 2,3% si dichiara vegano

Il settore plant based fattura in Europa 6 miliardi di euro, l'Italia è al terzo posto per produzione e consumi dietro a Germania e Inghilterra e produce un giro di affari di circa 640 milioni di euro

03 novembre 2025 | 10:00