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Al via il Piano Nazionale Sementi Biologiche attuato dal Crea

Al via il Piano Nazionale Sementi Biologiche attuato dal Crea

L'Italia si conferma tra i leader europei del biologico, sia per superficie coltivata che per numero di operatori. Eppure, la disponibilità di sementi bio certificate non tiene il passo con l'espansione delle superfici

23 settembre 2025 | 11:00 | C. S.

“Migliorare la quantità e la qualità delle sementi bio è un presupposto perché possa proseguire la crescita di un settore in cui l'Italia è leader a livello internazionale. Tra gli obiettivi del Piano nazionale delle sementi biologiche c’è quello di aumentare la loro disponibilità per una riduzione progressiva e significativa del numero di deroghe, con piante che rispondano ai bisogni degli agricoltori. Un percorso in cui avrà un ruolo chiave la ricerca, attraverso il lavoro del CREA e dei suoi centri“, commenta il sottosegretario al ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, con delega al biologico, Luigi D’Eramo, in occasione della riunione svoltasi oggi per il lancio del Piano Nazionale Sementi Biologiche (PNSB), un progetto strategico per lo sviluppo dell’agricoltura biologica italiana, finanziato dal Masaf e attuato dal CREA.  

L'Italia si conferma tra i leader europei del biologico, sia per superficie coltivata che per numero di operatori. Eppure, la disponibilità di sementi bio certificate non tiene il passo con l'espansione delle superfici, penalizzando le aziende agricole che vorrebbero convertirsi al biologico, ma trovano poca disponibilità varietale. A questo si aggiunge l’uso sistematico di deroghe per sementi non biologiche, spesso ormai una prassi consolidata, non più legata a situazioni di reale emergenza, a scapito di chi produce sementi biologiche.

Proprio per rispondere alle criticità strutturali del settore in modo sistemico e con un’unica cabina di regia nazionale, nasce il Piano Nazionale Sementi Biologiche (PNSB), finalizzato a promuovere una filiera sementiera nazionale più autonoma, strutturata e autosufficiente, in grado di supportare il comparto.

Il PNSB. Il progetto triennale pone le basi per un cambiamento della filiera sementiera, con un approccio multidisciplinare e inter-istituzionale, a vantaggio della sostenibilità, della qualità e della competitività dell’agricoltura biologica nazionale. La sua finalità è incrementare la disponibilità di sementi e materiale di propagazione biologico (MRV), contribuendo alla riduzione progressiva del 20% delle deroghe attualmente concesse per l’utilizzo di sementi convenzionali in agricoltura biologica. Inoltre, il Piano prevede anche la messa a punto di varietà biologiche e “varietà equivalenti”, selezionate in condizioni bio, la valorizzazione del miglioramento genetico partecipativo - coinvolgendo direttamente agricoltori, tecnici, ricercatori e aziende sementiere - e la predisposizione di strumenti per facilitare l’incontro tra domanda e offerta di sementi biologiche. Si tratta di obiettivi sfidanti, ma fondamentali per rafforzare l’identità e la coerenza del settore biologico, sostenendone la crescita, in linea con le aspettative dei consumatori e con i principi sanciti dalle normative europee (Regolamento UE 2018/848 e successive modifiche).

Il progetto, data la trasversalità delle azioni previste, coinvolge otto Centri di ricerca del CREA: Cerealicoltura e Colture Industriali, Genomica e Bioinformatica,  Ingegneria e Trasformazioni Agroalimentari, Orticoltura e Florovivaismo, Olivicoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura, Politiche e Bioeconomia, Viticoltura ed Enologia sotto il coordinamento dell’Area Sementi del Centro di ricerca Difesa e Certificazione.

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