Italia
Vendemmia 2025 del Morellino di Scansano: qualità alta e rese minori

Prospettive di mercato da consolidare, anche incentivando il consumo responsabile. Evitare allarmismi e confidare in una stabilizzazione del comparto, nel frattempo lavorando a nuovi mercati
23 settembre 2025 | 09:00 | C. S.
È tempo di vendemmia per il Sangiovese della costa toscana. Dopo una stagione caratterizzata da buone condizioni climatiche, il Consorzio Morellino di Scansano conferma che le prime operazioni di raccolta sono in linea con quanto osservato in vigna nelle scorse settimane: uve sane, maturazioni regolari ed equilibrio tra zuccheri e componenti fenoliche, elementi che lasciano prevedere vini di ottima qualità, mentre per quanto riguarda le quantità si stima una riduzione rispetto alla vendemmia dello scorso anno.
“La vendemmia 2025 è caratterizzata da ottimo livello qualitativo e da una riduzione delle rese, due buone notizie tenendo conto della preoccupazione suscitata dal calo dei consumi sia sul mercato interno che quelli internazionali – spiega Bernardo Guicciardini Calamai, presidente del Consorzio Morellino di Scansano – È opportuno essere prudenti, tuttavia a volte vedo un eccessivo allarmismo: sono dinamiche congiunturali, già vissute in passato e auspichiamo che possa risolversi anche questo momento particolarmente complesso, nel quale la situazione economica è condizionata anche da fattori di carattere internazionale. Guardiamo con fiducia al futuro e confidiamo in una stabilizzazione del comparto dopo lo shock determinato dai dazi sulle esportazioni negli Stati Uniti, che rappresenterebbe un importante segnale di ripresa. Nel frattempo continuiamo a lavorare per sfruttare le opportunità di apertura di nuovi mercati esteri.”
Il Consorzio continuerà a promuovere il Morellino sui mercati nazionali e internazionali, valorizzando territorio e sostenibilità. L’obiettivo è consolidare la presenza in nuovi mercati, cogliere eventuali opportunità commerciali e rafforzare la fiducia dei consumatori, confermando la solidità della denominazione e affrontando con pragmatismo le sfide di mercato.
“Come Consorzio, in sintonia con le altre denominazioni italiane, riteniamo sarebbe necessario avviare una campagna di informazione incisiva e basata su dati scientifici, che promuova un consumo responsabile ed equilibrato e al tempo stesso contrasti la deriva proibizionista che negli ultimi anni si sta diffondendo contro gli alcolici e in particolare contro il vino. Si tratterebbe di un progetto di comunicazione che non parli solo agli appassionati, ma che si rivolga in modo mirato anche alle nuove generazioni, utilizzando un linguaggio più semplice, immediato e vicino alla loro sensibilità. È fondamentale che i giovani comprendano il valore culturale e sociale che il vino rappresenta: non soltanto un prodotto, ma un elemento che accompagna da millenni la nostra storia, le nostre tradizioni e l’identità delle comunità locali.” conclude Guicciardini.
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