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Ercole Olivario, battaglia intensa tra i fruttati leggeri: oli pomodorosi favoriti

Ercole Olivario, battaglia intensa tra i fruttati leggeri: oli pomodorosi favoriti

Ultima puntata del dietro le quinte dell'Ercole Olivario, con indiscrezioni che interessano soprattutto gli oli fruttati leggeri. Infine i pareri degli ultimi esperti assaggiatori che hanno fatto parte della giuria, da Sicilia, Trentino, Umbria e Veneto

18 aprile 2025 | 15:00 | Giulio Scatolini

Teatro Naturale ha deciso di seguire le varie fasi del Concorso Ercole Olivario in diretta, con una specie di “Diario di bordo” che ha riportato il parere di tutti i 16 tecnici, esperti assaggiatori che hanno fatto parte del top panel, a cui sono state fatte una serie di domande riferite al contesto olivicolo nazionale e internazionale sull’argomento che più di altri rappresenta la costante degli olivicoltori italiani: l’abitudine a fare qualità.

Gli assaggiatori alla fine di questa, per loro stesso parere, indimenticabile esperienza, hanno evidenziato l’eccezionalità degli oli leggeri  che,  normalmente, vengono ritenuti meno interessanti dei fruttati sia medi che intensi. Tra le due grandi famiglie dei fruttati, “i mandorlosi” e “i pomodorosi”, sembra che siano stati leggermente preferiti più “pomodorosi” che “mandorlosi” per questioni  di sottile disarmonia di quest’ultimi sui primi. Ma questo si saprà realmente solo il giorno che il notaio, dottoressa Margherita Palma, aprirà, le sospirate e attese buste, il 20 maggio a Perugia, presso la Sala dei Notari.   Gli assaggiatori hanno tutti poi evidenziato il ruolo indispensabile di tutto lo staff organizzativo della Camera di Commercio dell’Umbria e, in modo particolare, i due “motori immobili”: il Direttore  dottor Federico Sisti e, l’anima stessa del concorso, la dottoressa Alessandra Cirucca. 

Gli ultimi 4 assaggiatori intervistati sono: Giovanna Montalto (Sicilia), Piero Damiani (Trentino), Erika Betti (Umbria), Stefano Scuppa (Veneto)

Che cosa ne pensa dell’Ercole Olivario come concorso?

Giovanna Montalto: "Il concorso Ercole Olivario rappresenta un appuntamento importante per i produttori che concorrono con tanta fatica per creare un ottimo prodotto certi della serietà e professionalità del concorso."

Piero Damiani: "Ho apprezzato molto la professionalità e la dedizione con cui Ercole Olivario viene organizzato e sostenuto dallo splendido gruppo di Lavoro di Camera di Commercio dell’Umbria."

Erika Betti: "Penso che sia un concorso molto valido, vista l'organizzazione e la serietà delle persone che lo organizzano. Un aspetto molto interessante è inoltre la promozione che viene fatta, dopo il concorso, per le aziende produttrici dei migliori oli, non solo per i vincitori dei premi."

Stefano Scuppa: "L’Ercole   Olivario   è   un   concorso   di   grande   tradizione, ad   ampia partecipazione e condotto con un’organizzazione ineccepibile, e sin qui non credo di aggiungere niente di nuovo. Come concorso non deve essere però solo finalizzato alla competizione, ma soprattutto alla valorizzazione delle eccellenze produttive nel settore oleario, al confronto fra tutti gli operatori della filiera e stimolo al miglioramento continuo, per difendere e valorizzare una delle eccellenze della nostra tradizione agroalimentare."

Come ha trovato gli oli sino ad ora assaggiati?

Giovanna Montalto: "Gli oli assaggiati li ho trovati di grande qualità espressione dell’enorme biodiversità del nostro paese."

Piero Damiani: "Il livello analizzato dei campioni mi è sembrato buono, rappresentativo della grande biodiversità olivicola italiana"

Erika Betti: "Con   grande   piacere   posso   affermare   che   gli   oli   assaggiati   finora   sono prevalentemente   di   alto   livello.   Sarà   difficile   trovare   il   migliore   tra   i numerosi ottimi oli selezionati a livello regionale."

Stefano Scuppa: "Gli oli assaggiati sono di ottimo livello, merito di un’annata che in generale è stata molto proficua dal punto di vista della qualità del prodotto, per cui è difficile ma allo stesso tempo stimolante scegliere i vincitori, ma per un’ azienda anche il solo partecipare ad una competizione di tale livello è già un riconoscimento di eccellenza produttiva."

Come è andata la campagna produttiva nella sua regione?

Giovanna Montalto: "Nella mia regione, la Sicilia, l’ultima campagna produttiva ha presentato diverse difficoltà dovute alle alte temperature e alla siccità che hanno portato ad una contrazione della produzione e ad aumento considerevole del prezzo."

Piero Damiani: "La campagna olivicola 2024/2025 in Trentino Alto Adige è stata caratterizzata da una produzione medio alta rispetto alle medie storiche regionali, associata tuttavia, a rese anomale, molto basse."

Erika Betti: "Per quello che ho potuto riscontrare quella umbra è stata una discreta campagna dal punto di vista qualitativo anche se una stagione non del tutto favorevole ha forse limitato la parte olfattiva degli oli ma al gusto, come da tradizione, la maggior parte degli oli umbri non ha certamente deluso. "

Stefano Scuppa: "La qualità dell’olio è risultata buona, ma la quantità non ha soddisfatto le aspettative."

A livello di esperienza, come trova il confronto, con i colleghi assaggiatori delle altre Regioni?

Giovanna Montalto: "Il confronto con i colleghi delle altre regioni lo trovo costruttivo e propositivo e senza dubbio necessario per la buona riuscita di tutto il concorso."

Piero Damiani: "Il confronto con i colleghi di altre regioni è stato molto piacevole e arricchente sia a livello professionale che umano."

Erika Betti: "Sono alla mia prima giuria di Ercole Olivario e il confronto post assaggi con i colleghi è veramente edificante, sia a livello tecnico che dal punto di vista umano. Spero che altri giovani colleghi possano avere l'opportunità e l'onore di rappresentare la propria regione così da poter apprendere quanto   più   possibile   dai   colleghi   più   esperti   portando   al   contempo la propria nuova sensibilità."

Stefano Scuppa: "Potersi   confrontare   con   assaggiatori   di   altre   regioni,   che   magari potrebbero   avere   dei   bagagli   di   esperienza   diversi,   è   sicuramente stimolante   e   costruttivo   sia   dal   punto   di   vista   delle   valutazioni organolettiche che umano, ed ho con piacere verificato come tutti siano, anche se con le normali e fisiologiche variabilità di giudizio, in grado di lavorare armonicamente e proficuamente, in un clima sereno e altamente professionale."

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