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Scoppia la polemica su Xylella: è bufera tra Pentassuglia e La Pietra

Scoppia la polemica su Xylella: è bufera tra Pentassuglia e La Pietra

Non si placano le polemiche tra la Regione Puglia e il governo sulle misure per Xylella fastidiosa. Ora l'assessore Pentassuglia attacca, in vista del tavolo ministeriale del 26 febbraio

16 febbraio 2025 | 11:00 | T N

L'aria è pesante intorno all'emergenza Xylella fastidiosa.
Un clima complesso che si respirava già a Bari in occasione di EvolioExpo e che, oggi, è esploso in tutta la sua virulenza.
Ad accendere le polveri è stato l'assessore pugliese all'agricoltura, Donato Pentassuglia, che nel corso di un incontro alla Camera di Commercio di Lecce, ha detto del goverbo e del Masaf: "Falsi e inadeguati. Nel vertice di Roma li demolirò".
In effetti il Ministero delle politiche agricole e della sovranità alimentare ha convocato un vertice per il 26 febbraio.
Un incontro che non parte sotto i migliori auspici, visto che l'assessore ha contestato l'approccio del Ministero: "anziché sfruttare i bandi e le graduatorie esistenti, ci vogliono far fare un nuovo bando per distribuire alle aziende i 30 milioni."
La risposta del sottosegretario Patrizio La Pietra è stata subitanea e veemente.
"Dalla lettura delle dichiarazioni dell’assessore Pentassuglia rilasciate alla Camera di Commercio di Lecce, si riscontra un’evidente sfoggio di coerenza nel non voler affrontare concretamente il problema, anche oggi dove la situazione richiederebbe ben altre dichiarazioni e soprattutto azioni. Il costante avanzare del virus della Xyella sul territorio pugliese, al quale la Regione ha saputo opporre solo ritardi, confusione e grotteschi scaricabarile sono sotto gli occhi di tutti e in particolare degli olivicoltori pugliesi, messi in ginocchio da un virus spietato e da chi avrebbe dovuto dare risposte. Piuttosto che attaccare in maniera scomposta il governo nazionale, che ha reso disponibile 30 milioni grazie al decreto Agricoltura del ministro Lollobrigida, per supportare la riconversione e il reimpianto di colture nelle zone colpite, la Regione spieghi come sono stati spesi, cosa ha fatto e a chi sono stati dati i fondi stanziati per gli anni 2017-2019, rispondendo alle ripetute sollecitazioni e alla lettera formale che abbiamo inviato il 10 gennaio. Invece di collaborare, di offrire trasparenza e chiarezza su come finora operato e come si impiegheranno i nuovi fondi, l’assessore Pentassuglia è infastidito dal dover dare conto e dal dover passare da un bando per garantire una corretta erogazione dei fondi. Nella riunione che ho convocato per il 26 a Roma, quella dove l’assessore a detta sua verrà a demolire il Masaf, me, il ministro Lollobrigida e tutti i cosiddetti “burocrati” colpevoli agli occhi di Pentassuglia di studiare prima di parlare di un argomento, ci aspettiamo che, quanto meno per rispetto delle sofferenze finora patite dal mondo olivicolo pugliese, venga finalmente preparato, informato, senza addurre inutili giustificazioni. Giustificazioni che sono finite così come è finita la pazienza degli agricoltori pugliesi, che dalle istituzioni si aspettano atteggiamenti responsabili, risposte e strategie non per salvare la poltrona, ma per salvare il presente e il futuro degli olivicoltori di una regione fondamentale per un settore d’eccellenza per tutta l’agricoltura italiana”. È quanto dichiara il sottosegretario al Masaf senatore Patrizio La Pietra 

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