Italia
Qualivita celebra 25 anni a supporto delle Indicazioni Geografiche e dei Consorzi di Tutela italiani

Tra le attività un festival culturale, una pubblicazione con Treccani, un Premio nazionale con il coinvolgimento dei Consorzi di Tutela e un Forum europeo sulla qualità alimentare con il Commissario UE Hansen
24 gennaio 2025 | 17:30 | C. S.
Il 2025 segna un importante traguardo per la Fondazione Qualivita, che celebra 25 anni di impegno nella promozione e tutela dei prodotti agroalimentari e vitivinicoli DOP e IGP, simboli di eccellenza della tradizione italiana ed europea.
Le origini di un viaggio lungo 25 anni
A partire dal 2000 Qualivita ha intrapreso un percorso ricco di progetti e iniziative per sostenere la crescita delle Indicazioni Geografiche (IG) e i Consorzi di Tutela. Tra le tappe più significative si ricordano le manifestazioni del 2000 e del 2002, che portarono alla creazione del primo Osservatorio sulle DOP e IGP nel 2003, e l’organizzazione, a partire dal 2004, dei Forum Europei sulla Qualità Alimentare, un innovativo modello di networking tra gli attori internazionali del settore. Nel 2007 nasce il primo Atlante Qualivita, strumento di divulgazione delle DOP IGP diventato poi, con il supporto di Treccani, un’opera enciclopedica che ha contribuito a valorizzare l’agroalimentare di qualità come patrimonio culturale nazionale. Dal 2008, la Fondazione ha avviato collaborazioni con importanti player globali, come McDonald’s ed Eataly, per promuovere le DOP e le IGP, mentre dal 2011, in sinergia con Ismea, ha ampliato l’Osservatorio rafforzando l’analisi socio-economica delle Indicazioni Geografiche. Tra i momenti più significativi di questo viaggio spiccano l’incontro con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel 2020 e, nel 2024, l’adozione da parte del Governo Italiano dell’Atlante Qualivita-Treccani come strumento di rappresentanza per le delegazioni del G7 di Bari e del G7 Agricoltura di Ortigia. Questo traguardo ha rilanciato a livello globale lo sviluppo delle IG, promuovendo al contempo la cooperazione internazionale.
Guardando al futuro, la Fondazione intende proseguire il proprio percorso con il progetto Qualivita 2030. Sostenuto da soci fondatori di prestigio – Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, Origin Italia, CSQA e RINA Agrifood – l'iniziativa punta a potenziare la divulgazione scientifica e a promuovere sinergie tra comunità accademiche, filiere produttive, Consorzi di Tutela e istituzioni internazionali come la FAO. L'obiettivo è affrontare in modo strutturato le grandi sfide contemporanee del settore agroalimentare, contribuendo al suo sviluppo sostenibile.
Un programma di eventi tra cultura e territorio
Le celebrazioni del 25° anniversario prenderanno il via a Siena con il Qualivita Festival, intitolato Il gusto della cultura e la cultura del gusto. Il festival proporrà, da febbraio a maggio 2025, una serie di incontri aperti al pubblico con importanti figure della cultura e della scienza. L’evento inaugurale, il 7 febbraio, vedrà protagonista il filosofo Umberto Galimberti, seguito da personalità come l’economista Stefano Bartolini, il giornalista Patrizio Roversi, lo storico Duccio Balestracci, lo chef Massimo Bottura, il ministro Francesco Lollobrigida, il manager Luigi Lovaglio e il direttore di Treccani Massimo Bray. Il ciclo si concluderà il 13 maggio con lo psicoanalista Massimo Recalcati.
Tra le altre iniziative del 2025 anche l’edizione speciale Atlante Qualivita 25° anniversario in collaborazione con Treccani e l’istituzione del Premio nazionale Qualivita, un riconoscimento dedicato a personalità che hanno contribuito in modo significativo alla crescita della “Dop economy” attraverso collaborazioni con i Consorzi di Tutela DOP e IGP italiani.
Un forum europeo per il futuro delle Indicazioni Geografiche
A chiusura delle celebrazioni, Siena ospiterà nel dicembre 2025 il VII Forum europeo sulla qualità alimentare. L’evento vedrà la partecipazione del Commissario europeo all’agricoltura Christophe Hansen e di rappresentanti delle principali istituzioni europee e nazionali. Sarà un’occasione cruciale per discutere il futuro delle Indicazioni Geografiche alla luce della riforma delle IG e delle nuove sfide globali del settore agroalimentare.
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