Italia 25/04/2024

Le olive da tavola italiane hanno bisogno di una strategia

Le olive da tavola italiane hanno bisogno di una strategia

Stilato un documento con le priorità programmatiche per il settore delle olive da tavola in Italia, tra cui la qualitificazione delle produzioni, più controlli sulle importazioni, sostegno all'innovazione e polizze agevolate


Nel corso di un incontro organizzato da Gisella Naturale che presiede l'Intergruppo per lo sviluppo dell'olivicoltura, è stato consegnato al sottosegretario La Pietra, con delega al settore olivicolo, un documento con le richieste del settore delle olive da tavola.

Nel documento sono contenute le linee programmatiche per il comparto delle olive da tavola, di cui l'Italia è deficitaria visto che ne produce circa 70 mila tonnellate, consumandone invece 120 mila tonnellate.

Ecco la serie di proposte utili per elaborare un piano integrato nazionale:

Qualificazione delle produzioni olivicole: regolamentare le procedure per il riconoscimento della qualità certificata delle olive da mensa – Origine in etichetta – Sostegno delle produzioni a Dop / IGP (promuovere e attivare corsi riconosciuti per assaggiatori e capo panel) – gruppi Panel test legati alle Dop territoriali e ai Consorzi di tutela riconosciuti.

Revisione del Piano Olivicolo Nazionale al fine di favorire interventi strutturali per il comparto da mensa: investimenti, formazione professionale operatori/tecnici, conversione degli oliveti da olio, nuovi impianti specializzati, impianti irrigui.

Per le OP da mensa riconoscere un nuovo tetto minimo di risorse (vincolato alla VPC) da assegnare in coerenza alle procedure previste dai P.O. OCM – Reg. UE 2021/2115, in particolare per le OP che producono olive da mensa a D.O.P. e certificate da enti accreditati.

Analisi del comparto: istituzione di un Osservatorio nazionale per la gestione dei dati quali – quantitativi del sistema produttivo e del mercato – revisione procedure dichiarazione fascicoli aziendali – attivazione di una borsa merci nazionale per la quotazione dei prezzi alla vendita al fine di rispondere ad un mercato in forte crescita che sta generando interessi economici rilevanti.

A fronte di una rilevante ‘’importazione’’ di olive è opportuno rafforzare il sistema dei controlli a tutela dell’origine italiana nella fase della “produzione” e di “mercato”, dove si registrano maggiormente tali fenomeni al fine di garantire tracciabilità e trasparenza al consumatore.

Piano di comunicazione nazionale al fine di informare il consumatore circa gli aspetti nutrizionali, salutistici e sensoriali che il prodotto esprime in un’ottica di promozione del made in Italy e per l’affermazione di un branding Italia.

Sostenere l’innovazione di prodotto-processo, favorendo l’interazione tra “ricerca scientifica” e “settore produttivo” in un’ottica di “sostenibilità ambientale”.

Istituzione di un fondo rischi per le calamità naturali con pagamenti agevolati sulle polizze assicurative – facilitazione alle OP per l’accesso al credito con il sistema tipo Confidi sia per la gestione finanziaria dei Piani Operativi, sia per il sostegno agli investimenti strutturali.

di C. S.