Italia 19/05/2023

Nel 2022 indennizzi di 312 milioni per danni in agricoltura

Nel 2022 indennizzi di 312 milioni per danni in agricoltura

Nel 2022 coinvolte oltre 700 mila aziende con una copertura da 350 milioni di euro. A causa degli eventi estremi in Emilia Romagna la conta dei danni in agricoltura salirà molto nel 2023


Una spesa per indennizzi di 312 milioni di euro, di cui 220 milioni a favore delle aziende agricole colpite da siccità, 4,6 milioni erogati per perdite di raccolto dovute all'evento gelo e brina, e altri 86,4 milioni per danni riconducibili all'effetto combinato gelo-siccità.

Si tratta della simulazione sull'operatività del Fondo mutualistico nazionale per la copertura dei danni catastrofali - AgriCat di Ismea per il 2022, che è stato attivato nei primi mesi di quest'anno.

Intanto però già si fanno i conti con i danni 2023, in particolare in Emilia Romagna.

Nel corso di una sessione di interrogazioni parlamentari c'è stato modo di approfondire il tema, a seguito dell'intervento del senatore Giorgio Bergesio della Lega: "

il tema che vogliamo trattare con questa interrogazione è legato agli eventi meteorologici di carattere catastrofale, che negli ultimi anni stanno colpendo il nostro Paese e soprattutto l'agricoltura.

A questo proposito, vorremmo prima di tutto esprimere la solidarietà di quest'Aula alle popolazioni della Regione Emilia-Romagna, colpite dalle drammatiche piogge di questi giorni, che hanno generato un drammatico stato di emergenza dovuto alla calamità naturale, e in particolare alle famiglie delle vittime. Un grazie di cuore a tutti i volontari, alla Protezione civile, alle Forze dell'ordine, al personale sanitario, ai sindaci, agli amministratori impegnati in loco a sostegno della popolazione (Applausi).

Il cambiamento climatico in atto, stando ad una recente indagine, è da molti percepito, signor Ministro, come un'emergenza reale e grave, da contrastare il prima possibile. Questo è ancor più vero se guardiamo al comparto agricolo, che, a causa dei cambiamenti climatici di natura sempre più spesso catastrofale, negli ultimi dieci anni, come lei sa, ha perso circa 14 miliardi di euro. Queste le ultime stime, quelle più vicine a noi, del 2022: in produzione di mais, causa siccità, meno 22 per cento; frumento duro, meno 10 per cento; olio di oliva, meno 27 per cento; pomodori, meno 10 per cento. Questo per fare una panoramica un po' su tutte le tipologie di prodotti.

Nella scorsa programmazione PAC, però, è emersa una carenza di risorse per il pagamento delle compensazione a favore degli agricoltori per i danni subiti nell'anno 2022. Le polizze assicurative, che normalmente, in copertura Fondo solidarietà nazionale, sono al 70 per cento, sono state coperte solo al 30 per cento al 30 gennaio. Il resto, gli agricoltori hanno dovuto anticiparlo e non si sa ancora quando tutto questo verrà loro trasferito."

All'appello di Bergesio ha risposto direttamente il Ministro Lollobrigida: "

entro la prossima settimana è previsto il rilascio dell'applicativo nel Sistema informativo agricolo nazionale, che consentirà agli agricoltori di inserire la denuncia di danno direttamente nel sistema informativo, velocizzando così le procedure. Ad ogni modo, il fondo mutualistico nazionale Agricat copre gli eventi catastrofali già a partire dal 1° gennaio 2023. Nei mesi passati, Ismea ha già provveduto a raccogliere le segnalazioni degli agricoltori che hanno subito danni in seguito agli eventi catastrofali.

A breve, saranno organizzati i primi sopralluoghi campionari nelle aree interessate dagli eventi catastrofali per verificare gli eventuali danni alle produzioni. Posso dunque rispondere alla sua domanda dicendo che il fondo Agricat si può considerare già operativo.

A completamento del discorso fin qui svolto, ricordo che il fondo risponde nei limiti della propria disponibilità, ossia quei 350 milioni che non sono certo saranno in grado di coprire l'evolversi costante di questi eventi. Bisognerà comunque riflettere attentamente su quali siano le concause che peggiorano gli eventi eccezionali, purtroppo a causa spesso di scelte strategiche che hanno impedito di manutenere il territorio, considerando l'uomo soggetto importante e garante - non nemico -dell'ambiente, come qualche volta è stato tentato di dimostrare.

È necessario attendere la fine della campagna agraria per raccogliere tutti i fabbisogni derivanti dalle segnalazioni che perverranno nel corso dell'anno. Nel frattempo si procederà alla costituzione della dotazione del fondo mediante il prelievo del 3 per cento sui pagamenti diretti e la successiva integrazione con i fondi FESR."

di T N