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I controlli dell'ICQRF sull'agroalimentare italiano

I controlli dell'ICQRF sull'agroalimentare italiano

Oltre 50.000 verifiche annuali per tutelare la qualità, la sicurezza e i produttori onesti. Il 2025 vedrà il rafforzamento delle attività di vigilanza, in particolare nei settori a maggior rischio, come le pratiche sleali

12 giugno 2025 | 10:00 | C. S.

Due sguardi complementari, un obiettivo comune: assicurare ai consumatori italiani e internazionali cibo sicuro, di qualità e nel rispetto delle regole. L’Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e della Repressione Frodi dei Prodotti Agroalimentari (ICQRF) e il Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali (CONAF) si sono incontrati per presentare congiuntamente il Report ICQRF 2024, che fotografa lo stato dei controlli sulla filiera agroalimentare italiana – un comparto che oggi vale 707 miliardi di euro, in crescita del 34% rispetto al 2015.

Qualità, legalità e filiera sicura: il ruolo del controllo

I controlli sono un presidio imprescindibile per tutelare l’eccellenza agroalimentare italiana, frutto di un patrimonio fatto di tradizioni, biodiversità e sostenibilità. La sinergia tra ICQRF e professionisti del settore – in primis dottori agronomi e forestali – si rivela strategica per rafforzare la Sovranità alimentare, principio guida dell’azione del MASAF.

Felice Assenza, Capo Dipartimento ICQRF – “L’articolato sistema dei controlli fornisce un contributo importante alla tutela dei nostri imprenditori onesti e delle persone, concorrendo a rafforzare l’ottima reputazione dei prodotti italiani. Un ruolo che si affianca a quello dei dottori agronomi e dottori forestali, a cui è deputato l’impegno a produrre in modo sostenibile, sano e conforme alla normativa.

Il Report 2024 è lo specchio di un lavoro enorme che quotidianamente svolgiamo a tutela del consumatore. Fra i tanti dati disponibili, però, mi preme valorizzare gli 809 controlli relativi alle pratiche commerciali sleali, numero raddoppiato rispetto al 2023. 

È un’attività mirata a contrastare le pratiche commerciali ingannevoli (per azione od omissione) e le pratiche commerciali aggressive, rivolta in particolar modo a tutela dei piccoli produttori. Tra le più frequenti contestazioni amministrative troviamo le condizioni contrattuali (41,5%), il mancato rispetto dei termini di pagamento (28,8%) e la modifica contrattuale.

I piccoli produttori, ossatura della filiera agroalimentare italiana, trovano così un alleato per affrontare alla pari le sfide del mercato.”

Mauro Uniformi, Presidente CONAF – “Nelle aziende agricole e agroalimentari gli standard qualitativi e produttivi sono sempre più alti. I dottori agronomi e forestali portano in campo competenze e conoscenze specialistiche per produrre cibo sano e sicuro, per farlo in modo sostenibile sia economicamente che socialmente e per aggiungere valore ad un sistema che, anche grazie al nostro operato, ha una forte identità ed è in forte crescita.

Ma si profilano sfide sempre più difficili: cambiamento climatico, organismi alieni, nuove tecnologie, nuovi mercati internazionali. Ecco che alle nostre competenze e al nostro impegno, diventa fondamentale avere al nostro fianco l’ICQRF, che ci mette al riparo dalle frodi e da chi vuole aggirare il sistema.”

I numeri del 2024

Nel corso dell’anno, l’ICQRF ha effettuato 54.882 controlli, così ripartiti:

28.558 ispezioni presso operatori (produzione e commercio)
54.180 controlli su prodotti
11.571 analisi di laboratorio
Il 90% ha riguardato prodotti alimentari, il restante 10% mezzi tecnici per l’agricoltura (fertilizzanti, mangimi, sementi, fitosanitari). Le irregolarità riscontrate sono state pari al 12,9% dei prodotti e all’8,6% dei campioni analizzati.

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