Italia

La sostenibilità vista da Costa d’Oro: luci e ombre

La sostenibilità vista da Costa d’Oro: luci e ombre

Presentati a Milano i progetti Planet O-Live e Zero Pesticidi Residui per l’olio extra vergine di oliva di Costa d’Oro: un percorso per una certificazione di processo e un prodotto garantito da una certificazione di prodotto

11 maggio 2023 | Alberto Grimelli

Il tema della sostenibilità piace sempre di più alla politica, alla Grande Distribuzione, ai cittadini-consumatori e quindi anche all’industria agroalimentare  che vi si affaccia con sempre maggiore frequenza.

Sei anni fa la prima presentazione di un olio extra vergine di oliva Sostenibile certificato e garantito da CSQA.

Oggi, in attesa del regolamento comunitario sulla sostenibilità, che metterà paletti su questo sistema e l’utilizzo dei relativi claim e marchi, sono molte le realtà imprenditoriali che si sono lanciate in progetti sostenibili.

A queste si è aggiunta l’azienda olearia Costa d’Oro, di proprietà della francese Avril, che ha presentato a Milano due progetti: Planet O-Live e l’olio Zero Pesticidi Residui. Entrambi questi progetti rispondono alla logica di voler offrire al consumatore oli extra vergini di oliva “puliti”, ovvero nel rispetto dell’ambiente, della salute e di un’equa distribuzione del valore aggiunto nella filiera.

Planet O-live di Costa d'Oro

L’uno, Planet O-Live, è un’Academy che vede come partner Sustenia, Confagricoltura, Assoprol, l’Università di Perugia e il Sant’Anna di Pisa. L’Academy punta, attraverso aziende pilota e modello, a introdurre su vari territori olivicoli nazionali delle best practices dal campo fino al frantoio per una transizione sostenibile dell’olivicoltura nazionale: “più rispettosa delle persone e del pianeta, per una maggiore qualità del prodotto e ritorni economici più elevati.” Il percorso è arrivare a una certificazione di processo, incarnata da un olio extra vergine di oliva commercializzato da Costa d’Oro. E’ insomma una promessa a cui guardare con interesse e curiosità, in attesa di capire quali saranno i volumi commercializzati e quanti i territori olivicoli interessati di qui al 2030, quando il progetto dovrebbe vedere il suo culmine.

Zero Pesticidi Residui di Costa d'Oro

In attesa del futuro e del progetto Planet O-Live che dovrebbe interessare l’olivicoltura italiana, Costa d’Oro ha lanciato una certificazione di prodotto, garantita da SGS Italia, che prevede che l’olio commercializzato (in questa fase in circa 300 mila litri) abbia residualità inferiori a 0,01 mg/kg per più di 260 molecole contaminanti. Il prodotto vuole essere venduto a un prezzo superiore del 10% rispetto all’olio extra vergine di oliva standard. Un posizionamento voluto per contenere quanto più possibile il prezzo dell’olio, mantenendolo popolare.

Luci e ombre

Come ben spiegato durante la presentazione nessuna certificazione di processo può garantire realmente il residuo zero nel prodotto, stante la possibilità di contaminazioni accidentali o ambientali, indipendenti dalla volontà o dalle possibilità di controllo degli olivicoltori e dei frantoiani, specie in un territorio fortemente antropizzato come quello italiano.

Un 10% di valore aggiunto è inoltre una marginalità molto bassa, la cui distribuzione all’interno della filiera, non può garantire una buona redditività a ogni anello della catena, a fronte di un sicuro aumento dei costi per garantire l’attuazione di best practices.

Il Zero Pesticidi Residui, pur rispondente a criteri di salubrità e in una certa misura di riduzione dell’impatto ambientale, è ben lontano dai valori di sostenibilità delineati con il progetto Planet O-Live.

Costa d’Oro, quindi, si muove lungo la strada della sostenibilità con un progetto a lungo termine, come è Planet O-Live, cercando però di ottenere benefici commerciali ed economici più immediati con un prodotto che il consumatore può facilmente individuare come sano e buono, anche per l’ambiente, come è Zero Pesticidi Residui.

Strategia e marketing che si intrecciano, fornendo un quadro con luci e ombre.

Potrebbero interessarti

Italia

Natale sostenibile: idee semplici per feste più green

Dalla scelta dell’albero agli addobbi, dai regali alla tavola, ogni gesto può diventare un contributo concreto alla tutela del pianeta. Le linee guida proposte invitano a ripensare abitudini radicate con creatività, dimostrando che celebrare in modo green è possibile e persino arricchente

11 dicembre 2025 | 17:00

Italia

Xylella fastidiosa si diffonde sugli olivi di Foggia

Altri 106 olivi trovati infetti a Xylella fastidiosa a Cagnano Varano. Secondo i rilievi effettuati dal Servizio fitosanitario della Regione Puglia tutte le infezioni fanno parte dello stesso focolaio, tranne uno solo fuori da questo ambito

11 dicembre 2025 | 13:00

Italia

La cucina italiana patrimonio Unesco: percorso nato a Vinitaly 2023

Una candidatura nata nel 2023, con un brindisi al Vinitaly che si è trasformato oggi in un riconoscimento Unesco: il traguardo di un percorso annunciato dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni, insieme al ministro all’Agricoltura Francesco Lollobrigida e al sottosegretario alla Cultura, Gianmarco Mazzi

10 dicembre 2025 | 18:30

Italia

Il centro-nord Italia ha prodotto meno del 10% dell’olio di oliva nazionale

Con la campagna olearia praticamente conclusa nelle regioni del centro-nord Italia è possibile tracciare un bilancio di una campagna olearia disastrosa: poco più di 25 mila tonnellate prodotte. Ecco il panorama regione per regione

08 dicembre 2025 | 14:00

Italia

I consigli per allestire l'Albero di Natale con prodotti naturali

Si va dall’uso della frutta come mele rosse, gialle e verdi che danno colore, o anche arance, limoni, mandarini e clementine forati al centro per evitarne la muffa, frutta secca tipo castagne, noci e nocciole, biscotti fatti in casa, prodotti dell’orto quali peperoncini, pomodorini e fili di zucca, oltre a sculture di pane e marzapane e pigne colorate a piacimento

05 dicembre 2025 | 17:00

Italia

Un brindisi col Prosecco è davvero un rischio per la salute?

Nessun pesticida o inquinante ha superato i limiti di legge ma tutte le 15 bottiglie di Prosecco hanno superato il limite dei 10mila ng/l di TFA. Una soglia che diventerà vincolante per l’acqua potabile nel nostro paese a partire dal 12 gennaio 2027

04 dicembre 2025 | 13:00