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Le cinque erbe afrodisiache per San Valentino

Non solo cioccolato o peperoncino, anche alcune erbe che provengono dall’oriente possono aiutare il desiderio. Ma c’è anche l’insospettabile zafferano
10 febbraio 2023 | T N
La cena di San Valentino è un appuntamento irrinunciabile per gli innamorati.
Nella tradizione le coppie si regalano cibi afrodisiaci, o considerati tali nella tradizione gastronomica occidentale, come il peperoncino, il cioccolato, le ostriche o lo champagne.
CiboCrudo, il principale brand italiano di cibo plant-based e crudista, ha pensato di proporre 5 più o meno insospettabili superfood che possono migliorare il benessere sessuale, ormonale e persino la fertilità di uomini e donne.
Le cinque erbe afrodisiache per San Valentino
1. La Maca: potente afrodisiaco e fonte di vitalità. Nota come “viagra peruviano”, è una pianta usata per secoli in quelle terre come cibo e medicamento, ma è diventata super trendy in occidente solo negli ultimi anni perché sostanza adattogena con doti di sostegno della libido. Appartiene alla stessa famiglia dei broccoli e dei cavoli.
2. La Mucuna pruriens: per gli sportivi e per gli amanti “da competizione”. La mucuna è il nuovo peperoncino, è ormai l’alimento afrodisiaco per eccellenza, sicuramente quello più cercato in rete. La secolare tradizione ayurvedica ne promuove l’utilizzo per accrescere il benessere psicofisico. La sua recente popolarità è legata alle scoperte scientifiche, che rivelano come aiuti la libido degli uomini, sostenga la produzione di dopamina e aumenti i livelli di testosterone.
3. Lo Zafferano: lo zafferano ha il potere di contrastare la disfunzione erettile ed è particolarmente efficace per le donne nel migliorare l’eccitazione, la lubrificazione e nel ridurre i dolori correlati al rapporto sessuale. Se il letto di Zeus, dio dell’Olimpo, era cosparso di fiori di zafferano, la vostra cena di San Valentino potrebbe contare su questo speciale ingrediente, a patto che sia di alta qualità.
4. Il Ginseng panax: la radice che guarisce tutto. Molto prima che questo particolare alimento divenisse popolare in Occidente, in Asia orientale le proprietà dei suoi principi attivi erano ampiamente riconosciute da almeno 3000 anni. Il Ginseng era apprezzato per la sua capacità di donare forza e vitalità e ancora oggi lo consumiamo proprio per questi suoi poteri; in particolare, la sua natura “afrodisiaca” è legata alla capacità di potenziare il desiderio, la performance sessuale (specialmente quella maschile) e la fertilità dell’uomo.
5. Lo Shatavari: per “colei che ha 100 mariti”. È questa la traduzione dal sanscrito di questa particolarissima radice (il cui nome scientifico è Asparagus Racemosus): una sostanza usata da millenni dall’antica medicina ayurvedica per stimolare la fertilità femminile che, negli ultimi anni, sta ricevendo sempre più attestazioni scientifiche circa i suoi benefici.
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