Italia
Ogni vignaiolo spera sempre nell’ “ottima annata”

In zone difficili, per questa vendemmia, si avvertiranno vini sottotono con tannini duri e aggressivi. A soffrire maggiormente le uve di Sangiovese, mentre Vermentino e le uve a bacca bianca meno colpite
29 settembre 2021 | C. S.
"Poco vino ma buono, in alcuni casi anche ottimo" così riassume la vendemmia 2021 l’enologo Attilio Pagli, uno dei professionisti italiani più affermati, che ha contribuito alla crescita dell’enologia moderna in Italia e all’estero. Dopo quasi quarant’anni di esperienza, segue più di 30 aziende tra l’Italia e il Sudamerica.
"Da un punto di vista meteorologico - spiega - quest’anno non è stato sicuramente uno dei più facili per lo sviluppo della vite: l’inverno è stato caratterizzato da temperature nella norma, con buoni sbalzi termici nottegiorno. Ad un inverno poco piovoso e mite ha fatto seguito una primavera altrettanto asciutta, soprattutto in centro Italia. A causa delle condizioni meteo i viticoltori hanno dovuto affrontare grandi sfide ed un duro colpo, lo ricordiamo, c’è stato per le gelate di inizio aprile, che hanno frenato parecchio la maturazione e la crescita dei vigneti, contribuendo a far calare notevolmente il raccolto".
Pagli riporta anche i dati elaborati dall’Unione Italiana Vini, Assoenologi e Ismea, che attestano la produzione nazionale di vino per la campagna 2021 a quota 44,5 milioni di ettolitri, registrando quindi un calo del 9% sui 49 milioni di ettolitri del 2020. A soffrire maggiormente sono state le uve di Sangiovese, mentre il Vermentino e in generale le uve a bacca bianca sono state meno colpite.
Ogni vignaiolo spera sempre nell’ “ottima annata” e chissà che per alcuni non sia questa. Pagli, infatti, sottolinea che: "È in annate come questa che si denota quando un terreno è vocato alla viticoltura e quando no. Infatti, nelle zone “dotate” quest’anno sicuramente verranno fuori delle punte di diamante; nelle zone invece meno dotate, si avvertiranno vini sottotono con tannini duri e aggressivi".
I primi grappoli sono arrivati in alcune cantine già da qualche settimana, e la vendemmia sta ormai entrando nel vivo in ogni Regione del Belpaese.
L’ultima regione che sarà visitata dall’enologo sarà la Valtellina, che inizierà a vendemmiare verso la metà di ottobre. Da lì poi direzione Sud America, per visitare e gestire i vigneti in Argentina e in Cile.
"L’uva, un frutto spontaneo della terra ma da millenni curato e trasformato dall’uomo che in sinergia con la natura, contribuisce alla composizione finale del quadro. Un fine equilibrio tra la semplicità dell’idea che rende impossibile la manipolazione e la complessità del processo di realizzazione che lascia uno stretto margine di errore". È questo il lavoro dell’enologo
Potrebbero interessarti
Italia
Nuove varietà per l'olivicoltura italiana, la sfida per il futuro

L'adattabilità delle varie cultivar di olivo alle varie condizioni climatiche e microclimatiche è ancora sottovalutata e sottostudiata. Sei varietà nazionali promettono bene
18 luglio 2025 | 09:00
Italia
Stoccaggio fino al 30 giugno 2026 per il Verdicchio

Per il vino atto a divenire Verdicchio Castelli di Jesi Doc, che prevede una resa massima pari a 140 quintali per ettaro, lo stoccaggio si attiverà a partire dai 110 quintali, con un bloccaggio fino a 30 quintali per ettaro.
16 luglio 2025 | 15:00
Italia
Pratiche sleali al centro dei controlli della Repressione frodi

Le verifiche mirano al rispetto del decreto legislativo 198/2021 e a riequilibrare i rapporti all'interno delle catene alimentari, prevenendo squilibri tra i diversi segmenti delle filiere e tutelando in particolare gli anelli più deboli, come gli agricoltori
14 luglio 2025 | 11:00
Italia
L'olivo prende casa ad Alessandria

Dopo due anni dalla piantumazione gli olivi a piazza Matteotti ad Alessandria hanno attecchito. Lo scorso novembre erano comparse le prime olive e presto si tornerà a produrre il primo olio dal 1700
12 luglio 2025 | 12:00
Italia
Buone prospettive per il grano duro nazionale

Si registra una crescita di oltre il 24% della produzione di grano duro rispetto alla produzione 2024. La qualità della produzione nazionale risulta soddisfacente nonostante la riduzione generalizzata del tenore proteico
11 luglio 2025 | 11:00
Italia
Più certezze per gli operatori e le aziende della filiera della canapa industriale

La coltivazione e la commercializzazione della canapa, nella sua interezza comprensiva quindi delle infiorescenze, è lecita. Il Governo, consapevole delle preoccupazioni espresse dagli operatori, ha previsto una circolare che verrà diffusa con un'interpretazione autentica.
11 luglio 2025 | 09:00