Italia
Le eccellenze regionali al centro dei lavori dell'Accademia dei Georgofili
I prodotti locali offrono, infatti, notevoli opportunità di tradizione e freschezza, un valore aggiunto prezioso sia per la Grande Distribuzione sia per i giovani che vogliano intraprendere la carriera di imprenditori agricoli, seguendo l’obiettivo della tipicità e della qualità
09 novembre 2018 | Marcello Ortenzi
La dirigenza dei Georgofili sta conducendo un’interessante iniziativa riguardante una serie di eventi “I territori della Toscana e i loro Prodotti” da diverso tempo. Infatti, il 30 ottobre è stato sviluppato l’incontro sul Mugello e le sue eccellenze, decimo incontro del fortunato ciclo, organizzato insieme all’ Anci Toscana e con il patrocinio di Unicoop Firenze. L’obiettivo è quello di far conoscere e valorizzare le aziende e i produttori locali agroalimentari, che difficilmente hanno l’opportunità di farsi conoscere, creando anche un nuovo rapporto con la grande distribuzione.
I prodotti locali offrono, infatti, notevoli opportunità di tradizione e freschezza, un valore aggiunto prezioso sia per la Grande Distribuzione sia per i giovani che vogliano intraprendere la carriera di imprenditori agricoli, seguendo l’obiettivo della tipicità e della qualità.
Il Mugello per estensione rappresenta un quarto della superficie agricola dell’Area Metropolitana di Firenze ed è un territorio esemplare per le sue risorse naturali, presentando anche una rete solida di aziende che producono biologico per il 25%. I Comuni, raggruppati in Unione, riescono a supportare e condividere strategie e iniziative con gli operatori: basta pensare a due settori come la filiera del latte (con la Mukki) e della carne (con il Centro carni). Ci sono poi il tartufo e il tortello di patate e sono ricercati i marroni con il loro marchio Igp. Quest’ultimi, dopo la lotta condotta contro il cinipide in questi anni che ha portato a effetti positivi, sono stimati oggi in una produzione di oltre il 50% rispetto alle condizioni naturali ante-cinipide. A oggi sono 28 le aziende medio piccole, alcune a produzione biologica, spesso a conduzione familiare, che producono circa quattordici milioni di litri di latte all’anno, per un valore economico di 7 milioni di euro. Comuni e aziende lavorano insieme anche nella programmazione degli eventi, che con la scelta di seguire la stagionalità hanno portato a un notevole incremento di presenze turistiche. Gli interventi al convegno hanno poi convenuto che a questo punto il territorio dovrà impegnarsi per fare un salto ulteriore nella promozione dei prodotti d’eccellenza e la sfida sarà nei tipi di investimenti che verranno fatti nel prossimo futuro. Essi riguarderanno il distretto agricolo e la filiera Bio, sempre nell’idea di uno sviluppo unico del territorio, per fare in modo che i prodotti del Mugello siano riconoscibili anche fuori dal territorio e che richiamino sempre più consumatori.
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