Italia

Troppe irregolarità sull'etichettatura dei cibi nei mercati rionali

Nel caso della carne solo il 45,5% dei banchi è in regola con l’etichettatura. La percentuale scende al 15,9% se consideriamo l'origine del pesce. L'indagine è stata svolta nei mesi di febbraio e marzo in oltre 110 banchi di otto città d’Italia

23 giugno 2016 | C S

Nei mercati rionali al consumatore non è dato sapere da dove proviene il cibo che sta acquistando. Tanto meno il metodo di produzione del pesce o la categoria della frutta e verdura. Secondo la rilevazione del Movimento Difesa del Cittadino nei mercati rionali, gran parte dei banchi di ortofrutta, prodotti ittici e carne non rispetta le norme in materia di etichettatura. In media solo 3 banchi su 10 sono in regola.

MDC è tornato nei mercati a controllare le etichette dei prodotti come ortofrutta, pesce e da quest’anno anche della carne. In tanti mercati delle città di Italia non mancano le macellerie, troppo spesso carenti dal punto di vista delle informazioni date al cittadino. Non sono stati presi in considerazione i farmers’ market e i venditori diretti.

L’indagine è stata svolta con la collaborazione delle sedi locali di MDC, che hanno controllato nei mesi di febbraio e marzo in oltre 110 banchi, di otto città d’Italia: Milano, Siena, Ascoli Piceno, Roma, Avellino, Crotone, Reggio Calabria, Cagliari.

L’ortofrutta è tra la merce più diffusa nei mercati rionali. L’informazione più presente è il prezzo (93,4%), seguita dalla denominazione commerciale (78,7%), dall’origine (63,9%) e dalla categoria (50%). L’origine è ancora troppo poco indicata, considerando che si tratta di una indicazione a cui i consumatori e i produttori tengono molto. Tra i banchi abbiamo voluto rilevare coloro che presentavano contemporaneamente tutte e 4 le diciture obbligatorie: solo il 34% è stato riscontrato in regola.

Anche per i prodotti ittici l’informazione più presente è il prezzo (90,2%). L’indicazione meno presente è la categoria degli attrezzi di pesca (18,2%). Si tratta però di una recente novità normativa, introdotta lo scorso 13 dicembre 2014 e che prevede l’indicazione degli attrezzi di pesca, informazione utile per valutare il rapporto qualità prezzo del pesce come l’impatto ambientale del tipo di pesca con cui è stato catturato il pesce.

L’origine presente nel 73,5% dei casi, ancora poco diffusa considerando che è in vigore dal 2002 e si tratta di una indicazione fortemente richiesta dai consumatori come per l’ortofrutta. Anche il metodo di produzione è una indicazione utile al cittadino e ancora troppo spesso poco presente (solo nel 49,2% dei casi), visto che la differenza di prezzo tra una stessa specie può superare le 10/15 euro al chilo! In generale solo il 15,9% dei banchi è stato in regola.

Nel caso della carne solo il 45,5%dei banchi è in regola con l’etichettatura. Un prodotto importante, protagonista troppe volte nel passato di emergenze e scandali alimentari, è ancora sconosciuto ai consumatori. I cittadini che acquistano presso un banco di un mercato rionale non posso sapere, ad esempio, l’origine della carne. Addirittura nel 6,4% sia i cartellini che il libro informativo non sono stati trovati esposti!

“Servono controlli, educazione dei consumatori e formazione dei venditori per riportare a una situazione di trasparenza al 100% la vendita nei mercati rionali- ha dichiarato Silvia Biasotto, responsabile dell’Area Alimentazione del Movimento Difesa del Cittadino – Sono ancora troppi i banchi considerati carenti dal punto di vista delle indicazioni date al cittadino: in alcuni casi sulle cassette di ortofrutta, pesce o nei banchi di carne nei mercati rionali era solo indicato il prezzo. Questo non è accettabile, soprattutto perché nel caso dell’origine le leggi esistono ma non vengono rispettate. Servono controlli, ma anche consumatori consapevoli che pretendano di essere informati e venditori formati che sappiano dare valore all’etichetta”.

Potrebbero interessarti

Italia

Indagine sui prezzi dell'agroalimentare sugli scaffali dei supermercati

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha deliberato l’avvio di un’indagine conoscitiva sul ruolo svolto dalla GDO nell’ambito della filiera agroalimentare. L'indagine si chiuderà il 31 gennaio 2026

27 dicembre 2025 | 13:20

Italia

Più qualità senza la ricerca del prezzo più basso per il pranzo di Natale

L'Italia è una nazione che ha un numero di prodotti infiniti di altissima qualità con tutti i prezzi possibili, "penso che sia giusto consigliare, facendo gli auguri di Buon Natale a tutti gli italiani, di guardare la qualità dei prodotti" afferma il ministro Lollobrigida

24 dicembre 2025 | 15:00

Italia

Nasce l’Ercole Olivario FUTURE, il concorso nazionale dedicato alle produzioni olearie degli Istituti Agrari d’Italia

La nuova sezione di concorso, ideata dal Comitato di Coordinamento Nazionale dell'Ercole Olivario e da Re.n.is.a - Rete Nazionale degli Istituti Agrari, ha l’obiettivo di incoraggiare gli studenti a diventare protagonisti dell’olivicoltura di qualità del futuro. Gli Istituti Agrari d’Italia potranno iscriversi al concorso nazionale entro il 18 gennaio 2026

24 dicembre 2025 | 14:00

Italia

In forte aumento le frodi e irregolarità nei fondi per l'agricoltura

Nel biennio 2022-2023 nell’ambito dei finanziamenti europei alle politiche agricole e allo sviluppo rurale, sono state scoperte 1433 frodi, per un importo complessivo di 137,6 milioni di euro, a fronte di 230 sentenze di condanna della Corte dei conti tra il 2020 e il 2023, per 34,6 milioni da restituire

24 dicembre 2025 | 09:00

Italia

Selezione Oli Evo DOP e IGP Toscana 2026, dal 23 dicembre via alle domande di adesione

L’iniziativa è rivolta a organizzazioni di produttori, aggregazioni di imprese, cooperative e imprese singole che producono e commercializzano oli extravergini di oliva DOP e IGP ottenuti in Toscana, nelle denominazioni DOP e IGP della Toscana

23 dicembre 2025 | 14:15

Italia

Il derby Panettone vs Pandoro: un classico della Vigilia di Natale

ll pandoro batte il panettone nelle preferenze dei consumatori con un 52,6% di "like", contro il 47,4% del dolce con i canditi. 5 italiani su 10 dichiarano di averne aumentato il consumo anche prima e dopo le festività

22 dicembre 2025 | 15:00