Italia
La raccolta delle olive in Toscana procede a ritmi serrati. Produzione +10%
05 novembre 2013 | C S
Qualità superba e raccolto generoso per l’olio d’oliva toscano. Dopo due campagne olivicole inferiori alle aspettative, i primi dati (quantitativi) di questa nuova campagna confermano le previsioni di una produzione medio-buona che si aggirerà intorno ai 160.000 quintali con un aumento, se pur disomogeneo, tra il 5% ed il 10%. La produzione potenzialmente certificabile come olio Toscano IGP, la principale denominazione d’origine a livello nazionale con oltre 11mila soci, potrebbe raggiungere il 45% (produzione con tracciabilità), mentre ilprodotto effettivamente controllato e certificato si stima raggiungerà i 35 – 40.000 quintali. A conferma la buona annata per l’olivicoltura sono Coldiretti Toscana e Consorzio di Tutela per l’Olio Toscano Igp nel corso dell’apertura ufficiale della stagione olivicola 2013 che si è tenuta al Podere Carrai a Traquanda (Siena) con l’assaggio del primo olio dell’anno. L’abbondante fioritura della passata primavera, malgrado sia stata seguita da abbondanti piogge, ha dato –analizzano Coldiretti e Consorzio Tutela Olio Toscano Igp - una buona allegazione e attualmente possiamo osservare una maturazione leggermente in ritardo rispetto agli anni precedenti. Grazie alle favorevoli condizioni meteo l’olio sarà di ottima qualità sia sotto il profilo dell’acidità che delle caratteristiche organolettiche”.
Ci sono tutti i presupposti per una stagione d’oro per l’olivicoltura toscana formata da 77.000 imprese (6.5% a livello nazionale) che continua a fornire un contributoessenziale al tema drammatico dell’occupazione coinvolgendo nella filiera 100.000 addetti tra diretti ed indiretti con 2.500/3.000 assunzione stagionali. Coldiretti stima in 5mila le unità lavorative stagionali utilizzate, tra la vendemmia e la raccolta di olive, in tutta la Toscana tra i mesi di settembre, ottobre, novembre e dicembre. Positivo ancora una volta il trend occupazionale a livello generale secondo l’analisi dei dati Istat con il 10,6% di occupati in più tra il primo e secondo trimestre dell’anno in corso, ed il 6% in più tra il secondo trimestre del 2012 e del 2013. Gli occupati in agricoltura sono, al secondo trimestre del 2012, 52mila.
I numeri dell’olivicoltura in Toscana (fonte Istat - Agea)
L’olivo è diffuso in tutta la Toscana con circa 93.000 ettari di superficie olivicola in produzione, situati per il 90% in zone collinari o di bassa montagna e distribuiti prevalentemente nelle province di Firenze, Grosseto, Siena e Arezzo. Sono 77mila le aziende che coltivano olivi (6,5% a livello nazionale) ma il 43% di esse ha una superficie inferiore all’ettaro, il 60% inferiore a due ettari. In Toscana ci sono oltre 17 milioni di piante (pari al 9,7% a livello nazionale), delle quali più del 90% è costituito da pochevarietà: Frantoio, Moraiolo, Leccino, Maurino, Pendolino e Olivastra Seggianese. Il dato medio toscano di produttività di olio per pianta risulta molto basso: appena 1,2 Kg, come media degli ultimi dieci anni, nettamente al di sotto della media nazionale. Complessivamente sono 100mila gli occupati tra diretti ed indiretti. Sono oltre 400 i frantoi oleari (dei quali 360 attivi), distribuiti su tutto il territorio, che consentono una tempestiva lavorazione delle olive in un periodo di tempo sempre più ristretto, con riflessi moltopositivi sulla qualità dell’olio.
Il numero del Consorzio di Tutela dell’Olio Extravergine Toscano Igp
I soci del consorzio attualmente sono 11.305 di cui 11.129 con la qualifica di olivicoltore, 309 con la qualifica di molitore, 601 con la qualifica di imbottigliatore (un’azienda può avere più di una qualifica). Le piante iscritte alla denominazione sono 7milioni con una diffusione uniforme sul territorio regionale. Il mercato estero dell’Ipg genera un valore stimato di fatturazione (dati al consumo) che si aggira intorno ai 22 milioni di euro. Il mercato nazionale, che vede per l’80% l’intervento della GDO e per la restante parte i canali HoReCa, dettaglio, vendita diretta, vendita on-line, è strutturato soprattutto a livello nazionale, solo in misura minore (30%) in ambito regionale. Il mercato nazionale, riferendosi ad una annata di media – buona produzione, genera un fatturato stimato al consumo di circa 9 milioni e mezzo di euro.
Potrebbero interessarti
Italia
Vendemmia 2025: calo produttivo ma qualità confermata per il Chianti

Il quadro fitosanitario si presenta complessivamente positivo: le piogge primaverili hanno favorito sporadici attacchi di peronospora e oidio, contenuti con gli interventi tempestivi dei viticoltori. Le perdite si stimano intorno all’1-2% e non compromettono l’andamento generale
30 agosto 2025 | 12:00
Italia
Le opportunità per l'olio di oliva nei Paesi Baltici

È fondamentale far capire già dall’etichetta la differenza tra un olio industriale e un olio extravergine di qualità. Nei Paesi Baltici sarebbe utile dettagliare non solo l’acidità ma anche il contenuto di polifenoli
30 agosto 2025 | 11:00
Italia
Al via la vendemmia del Moscato Bianco: ottima qualità

Attualmente le uve sono in condizioni fitosanitarie positive con una buona tenuta dell’acidità così come del quadro zuccherino e dell’aromaticità. Sul fronte quantitativo prevista la riduzione delle rese per la campagna vendemmiale 2025
27 agosto 2025 | 12:00
Italia
Nuove cultivar di olivo resistenti alla Xylella

L’Istituto Tecnico Pantanelli-Monnet coinvolto nel progetto per rilanciare l’olivicoltura pugliese, duramente colpita negli ultimi anni dalla diffusione del batterio Xylella fastidiosa. Finanziamento da 50 mila euro
26 agosto 2025 | 11:00
Italia
Autogrill, fare una sosta può costare davvero molto

L’acqua è arrivata a quasi 3,20 euro al litro, il quintuplo rispetto ai super, un panino può costare anche più di 8 euro e anche le brioche sono aumentate parecchio.
22 agosto 2025 | 16:00
Italia
Dalla pizza alla grigliata di carne, ecco i cibi più amati dagli italiani in estate

D’estate si può rinunciare a un buon bicchiere di vino, a una pizza con gli amici o a una ricca insalata ma non si può rinunciare alla freschezza di un gelato che per oltre la metà degli intervistati resta comunque anche una valida alternativa a un pasto completo
20 agosto 2025 | 10:00