Italia

I salvati e i trombati. Dopo il vortice delle ultime elezioni scatta già il toto ministro dell'agricoltura

Molte facce nuove e qualche new entry, che però viene dal passato, nel parlamento che si deve insediare. Si pensa però già al prossimo governo e a seconda dei vari scenari politici possibili si prospettano varie soluzioni, tutte da verificare

02 marzo 2013 | T N

Chi saranno i futuri componenti delle commissioni agricoltura di Camera e Senato?

Innanzitutto si può già dire chi non ci sarà.

Per il PD assenti saranno nomi illustri come Alfonso Andria, già presidente della consulta agricola del partito, e Angelo Zucchi, vicepresidente della Commissione agricoltura della Camera nella scorsa legislatura. Non eletti anche Carlo Emanuele Trappolino e Enzo Lavarra.

Per il PDL l'escluso più illustre è Paolo Scarpa Bonazza Buora, già presidente della Commissione agricoltura del Senato ma anche Isidoro Gottardo e Laura Allegrini.

Molti i trombati agricoli nelle file della LEGA NORD: Corrado Callegari, Giovanna Negro, Sebastiano Fogliato e Giampaolo Vallardi.

Restano fuori dal parlamento anche i rappresentanti dell'IDV, confluiti in RIVOLUZIONE CIVILE: Ignazio Messina e Aniello di Nardo.

Fuori anche Viviana Beccalossi, candidatasi per FRATELLI D'ITALIA, ma deputata uscente del PDL.

 

Confermati molti nomi del PD. Si tratta di Daniele Valentini, Leana Pignedoli e Maria Teresa Bertuzzi ma anche Mino Taricco (già assessore all'agricoltura del Piemonte); Ernesto Carbone (presidente Sin); Ermete Realacci (responsabile ambiente del PD); Marco Carra, Gianni dal Moro, Susanna Cenni, Luciano Agostini, Colomba Mongiello, Maria Antezza, Massimo Fiorio e Nicodemo Oliverio.

Per il PDL riconferma per Giuseppe Ruvolo, Paolo Russo, presidente della Commissione agricoltura della Camera nella scorsa legislatura, Monica Faenzi, Basilio Catanoso.

Nell'UDC sono due le new entry più importanti. Alla Camera Mario Catania, attuale Ministro dell'agricoltura dimissionario, e al Senato Luigi Marino, già presidente della Confcooperative.

Si tratta di un ritorno in parlamento per Loredana De Petris, ex Verdi, eletta al Senato, così come Dario Stefano, assessore all'agricoltura della Puglia.

 

Se questi sono dati certi meno certo, anzi decisamente un azzardo sono le ipotesi su possibili nomi per il prossimo inquilino di via XX Settembre.

Tre gli scenari ipotizzati da Teatro Naturale.

 

Governo di minoranza PD-SEL

In area PD i nomi che più circolavano prima delle elezioni erano quelli di Angelo Zucchi, ma la sua candidatura pare sia meno probabile dopo il risultato elettorale, e quello di Ernesto Carbone.

In area SEL a contendersi la poltrona sarebbero invece Dario Stefano, che venta l'esperienza di coordinatore degli assessori regionali all'agricoltura, e Loredana De Petris.

 

Governo PD-SEL-MS5

Per quanto improbabile che il Movimento Cinque Stelle possa apertamente appoggiare un governo di centro sinistra, almeno stando alle parole di Beppe Grillo, non è a priori da escludere che il Ministero dell'agricoltura possa essere affidato, in un simile scenario, proprio a un grillino.

In pole position, allora, vi sarebbe Alessandro Di Battista, 34 anni, di Roma. Laureato in Lettere e Filosofia, è probabilmente il più agricolo degli esponenti del MS5, avendo anche lavorato per l'Unesco proprio in tema di diritto all'alimentazione con esperienze specie nel Sud America.

 

Governissimo o larghe intese

In questo caso tornerebbe in auge il nome di Mario Catania che, con l'attuale responso elettorale, vede fortemente ridimensionato, negli altri ipotetici scenari, l'ipotesi di succedere a sé stesso.

Meno probabile, ma da segnalare, l'ipotesi di un Ministro del PDL. In questo caso sono molto elevate le chance per Paolo Russo.

 

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