Italia
Spenderemo più per il pieno che per il pranzo di Natale
Fare rifornimento ad un’auto di media cilindrata costa 85 euro, un importo di poco superiore a quello che destineranno le famiglie per gli acquisti alimentari natalizi
10 dicembre 2011 | C S
Con il valore record di 1,7 euro al litro raggiunto dal prezzo della benzina alla pompa, il costo di un pieno supera quello del pranzo di Natale di un’intera famiglia. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sugli effetti provocati dall’aumento delle accise per la benzina e il diesel a seguito della manovra. Fare il pieno ad un’auto di media cilindrata con un serbatoio di 50 litri costa ben 85 euro, un importo leggermente superiore a quello che destineranno in media le famiglie italiane per la preparazione del pranzo di Natale. D’altra parte - sottolinea la Coldiretti - un litro di benzina è arrivato a costare circa la metà di una bottiglia di spumante e oltre un terzo di un panettone che sono i prodotti immancabili sulle tavole delle feste. Si tratta - continua la Coldiretti - dell’effetto piu’ evidente dei cambiamenti in atto nella distribuzione della spesa degli italiani con trasporti, combustibili ed energia elettrica che hanno sorpassato alimentari e bevande. In un paese come l’Italia dove l`86 per cento dei trasporti commerciali avviene su gomma l’aumento dei carburanti rischia di determinare peraltro un effetto valanga sul prezzo finale di vendita dei prodotti con ogni pasto che - precisa la Coldiretti - percorre infatti in media quasi 2mila chilometri prima di giungere sulle tavole. Le conseguenze si sentono in realtà già a partire dai campi dove in un anno l’aumento del prezzo del gasolio destinato all'attività agricola è costato - stima la Coldiretti - circa 250 milioni di euro, con un incremento del 46 per cento del costo al litro. Oltre all'aumento dei costi per il movimento delle macchine come i trattori, in agricoltura il caro petrolio colpisce soprattutto - conclude la Coldiretti - le attività agricole che utilizzano il carburante per il riscaldamento delle serre (fiori, ortaggi e funghi), di locali come le stalle, ma anche per l'essiccazione dei foraggi destinati all'alimentazione degli animali.
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