Gastronomia
Al via "Le vie del cibo della lunga vita": il territorio dei Sicani svela i segreti della longevità

Il territorio con 4 volte più centenari della media nazionale diventa protagonista di un'iniziativa innovativa per valorizzare dieta mediterranea e prodotti locali
28 luglio 2025 | 17:00 | C. S.
Prende ufficialmente il via "Le vie del cibo della lunga vita: Valorizzazione del patrimonio agroalimentare e dieta mediterranea nella tradizione sicana" che trasformerà il territorio dei Sicani in un laboratorio vivente per studiare e promuovere i segreti della longevità. L'ambiziosa iniziativa promossa dalla Società per lo Sviluppo del Magazzolo Platani (S.MA.P.) e finanziata dall'Assessorato all'Agricoltura, Sviluppo Rurale e Pesca Mediterranea della Regione Siciliana, è organizzata in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali dell'Università di Palermo, il GAL Sicani, il Distretto Turistico Valle dei Templi, il Consorzio di Tutela Arancia di Ribera DOP, il Consorzio di Tutela IGP Olio Extravergine di Oliva di Sicilia, gli Istituti Professionali di Stato per l'Enogastronomia e l'Ospitalità Alberghiera di Agrigento, Bisacquino e Bivona, e la Cooperativa Agricola Zootecnia Tumarrano. L'intervento si inserisce in Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025 e nel riconoscimento della Sicilia come Regione Europea della Gastronomia 2025.
I numeri sono eloquenti: nei piccoli borghi sicani il numero di centenari è 4,32 volte superiore alla media nazionale (10,37 contro 2,4 ogni 10.000 abitanti), con un dato ancora più straordinario per gli uomini: 11,51 volte superiore rispetto al resto d'Italia. Un fenomeno che ha catturato l'attenzione della comunità scientifica mondiale.
Quest'area rappresenta una delle zone di longevità più interessanti al mondo, paragonabile alle celebri Zone Blu. Qui l'alimentazione tradizionale si è preservata nella sua forma più autentica, creando le condizioni ideali per una vita lunga e in salute.
Il programma coinvolgerà oltre 20 sagre e manifestazioni tradizionali dell'area attraverso stand dedicati alla "Rete per la Valorizzazione Agroalimentare dei Sapori Sicani".
Il tour gastronomico è iniziato a giugno con il 78° Congresso Assoenologi al Teatro Pirandello di Agrigento e il "Mercato di Kalat di Terra e di mare" a Siculiana Marina (fino al 29 agosto). Il mese di luglio prosegue con il "Terre Sicane Wine Fest" presso l'Abbazia di Santa Maria del Bosco a Contessa Entellina (26 luglio), la "Sagra dei Frutti della Terra" nel Giardino della Memoria a Cattolica Eraclea (27 luglio) e si conclude con la storica celebrazione del "Raccolto dei grani antichi, cereali e legumi" a Cianciana (31 luglio-3 agosto).
Agosto si apre con la "Sagra dei virginiddri" a Burgio (1 agosto) e prosegue con "Gli antichi e autentici sapori della Quisquina" nella Villa Comunale, a Santo Stefano Quisquina (2 agosto). Il 3 agosto sarà la volta di "Pitirri... Un viaggio lungo le vie del tempo e del cibo" dentro la cornice degli Archi di Pane a San Biagio Platani.
Il 7 agosto si terrà la 3ª Edizione di "Monti di Vini - Volti e storie del vino siciliano" in Piazza Purrello a San Giovanni Gemini. Il 23 agosto appuntamento con il "Festival delle Eccellenze - Sagra dell'Olio e della Cipolla" a Bisacquino, seguito il 24 agosto dal "Festival del sentimento popolare" nel Quartiere Casale di Siculiana e dall'"Olio Folk Fest" di Caltabellotta, dove il tempo rallenta e la vita si assapora pienamente.
Settembre vedrà protagonista la "Guastedda a facci di vecchia: l'impasto della memoria" a Cammarata (23 settembre).
Ottobre ospiterà due eventi dedicati alla Festa dell'olio: XXVI edizione "L'olio, principe della dieta mediterranea sicana" a Lucca Sicula (24-26 ottobre) e "Tempo di raccolta olio nuovo - Riti di vita" a Caltabellotta. Sempre nel mese autunnale, Castronovo di Sicilia accoglierà il "Castrum Food Fest" (24-26 ottobre).
A novembre un appuntamento legato alla tradizione popolare: a Montedoro si celebrerà la "Festa di la Guastedda di San Martino" (11 novembre). Il 22 e 23 novembre a Ribera, avrà luogo "L'arancia di Ribera DOP, regina della dieta mediterranea". L'arancia di Ribera DOP, con le sue straordinarie proprietà nutrizionali e il suo legame profondo con il territorio, rappresenta uno dei pilastri fondamentali dell'alimentazione che contribuisce alla longevità eccezionale dei Sicani.
A dicembre si chiuderà il tour con il "Sicani Expo Olio" a Palazzo Adriano (20-21 dicembre).
Ogni manifestazione ospiterà educational, degustazioni guidate e show cooking, creando una rete permanente di promozione che accompagnerà visitatori e turisti alla scoperta dei sapori autentici della longevità.
Accanto al ricco calendario di eventi, il progetto si arricchisce di numerose attività complementari che daranno maggiore spessore scientifico all'intera iniziativa. “Le vie del cibo della lunga vita” si completa con appuntamenti di carattere scientifico e culturale distribuiti nei mesi autunnali. Il Dipartimento SAAF dell'Università di Palermo proporrà convegni, seminari e workshop per sottolineare l'importanza dei prodotti IGP, DOC e DOP locali, affiancati da studi nutrizionali approfonditi sul tema "Cibo dei Sicani e il dono della lunga vita".
Il GAL Sicani coordinerà un'importante attività divulgativa nell'ambito del "Distretto Rurale di Qualità dei Sicani", lavorando in sinergia con il Distretto Turistico Valle dei Templi, il Consorzio di Tutela dell'Arancia di Ribera DOP e il Consorzio per la Valorizzazione dell'Olio Extra Vergine di Oliva SICILIA IGP.
Particolare rilievo avranno gli eventi dimostrativi curati dagli Istituti Alberghieri di Agrigento, Bisacquino e Bivona, durante i quali gli studenti potranno esprimere le proprie abilità nella preparazione e presentazione dei piatti tipici della tradizione sicana. Grande attenzione sarà inoltre riservata alla crescita professionale, attraverso percorsi formativi che coinvolgeranno attivamente alunni e docenti in esperienze pratiche, workshop e tirocini, con l'obiettivo di formare una nuova generazione di operatori della ristorazione, capaci di promuovere il patrimonio culinario sicano in chiave turistica.
Il percorso si concluderà con un convegno finale dedicato alla divulgazione dei risultati scientifici della ricerca, che vedrà la partecipazione di esperti del Dipartimento SAAF dell'Università di Palermo. In questa occasione verrà presentata la guida "Sapori della memoria e radici della longevità dei Sicani", una pubblicazione che raccoglierà le testimonianze, le ricette tradizionali e le scoperte scientifiche emerse sul patrimonio agroalimentare sicano.
Vari sono i prodotti enogastromici dell'area al centro del dibattito: dal pecorino siciliano DOP all'olio extravergine delle cultivar autoctone Nocellara, Biancolilla e Giarraffa, dai cereali antichi come russello e tumminia alle pesche di Bivona IGP, dalle arance di Ribera DOP alle pere di Castronovo di Sicilia, ai legumi tradizionali e al miele locale.
Il programma mira a trasformare quest'area in un modello di sviluppo attraverso la valorizzazione del patrimonio enogastronomico inserito nell'alimentazione mediterranea. L'obiettivo è sviluppare un turismo sostenibile che rispetti le tradizioni locali creando al contempo una rete duratura tra produttori, ristoratori, istituzioni e grande distribuzione.
Altro obiettivo del progetto è quello di sensibilizzare consumatori e comunità sui valori nutrizionali e culturali profondi dell'alimentazione mediterranea, non solo come regime alimentare ma come stile di vita che favorisce la longevità. Il piano integrerà le numerose celebrazioni tradizionali in un circuito turistico organizzato e riconoscibile, trasformando eventi locali in attrazioni di richiamo nazionale e internazionale.
Sul versante commerciale, verranno sviluppate strategie innovative di commercializzazione e distribuzione per i prodotti DOP, IGP e DOC, promuovendo la costituzione di reti produttive per rafforzare l'intera filiera agroalimentare. Un elemento distintivo sarà la creazione di una Food Policy specifica per l'area, che definirà linee guida condivise per produzione, trasformazione e commercializzazione delle specialità tipiche.
Fondamentale è la componente scientifica. Verranno condotte analisi nutrizionali complete sulle specialità locali, studi comparativi tra ricette tradizionali e moderne, e ricerche sulla biodiversità delle varietà antiche e autoctone.
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