Gastronomia 22/03/2024

Il miele, un dolce naturale con mille benefici per la salute

Il miele, un dolce naturale con mille benefici per la salute

Scopri tutto sul miele: dalla sua storia millenaria, al mercato e ai rischi di contraffazione, fino alle sostanze nutraceutiche e ai consigli in cucina


apis mellifera mieleIl miele è un simbolo di dolcezza ma anche di sole e di vita che ha accompagnato l'umanità sin dall'alba dei tempi. Questo prodotto naturale, raccolto dalle laboriose api dai fiori, ha attraversato secoli di storia mantenendo inalterata la sua reputazione come fonte di nutrimento e ingrediente prezioso in cucina. L'ape mellifera (apis mellifera) è una delle poche specie di insetti intensamente gestite al mondo. L'uomo le gestisce da quasi 11.000 anni per la produzione di cera, miele e, più recentemente, per l'impollinazione. Oltre alla sua indiscussa bontà, il miele nasconde una serie di proprietà benefiche per la salute che vanno ben oltre il semplice piacere del palato. Ricco di antiossidanti, con potenziali effetti antibatterici e antinfiammatori, il miele è stato utilizzato da varie culture nel corso dei millenni non solo come alimento ma anche come medicamento. La sua versatilità lo rende un protagonista indiscusso nella preparazione di dolci e pietanze, capace di arricchire ogni piatto con il suo sapore unico. Ma la qualità del miele dipende fortemente dalla sua origine e dalla cura posta nella sua conservazione.

Consumi e mercato del miele

Gli italiani non sono grandi consumatori di miele. Secondo gli ultimi dati disponibili, in Italia si stima un consumo pro-capite di circa 500 grammi di miele, a fronte di una media europea di 600 g, con la Germania al primo posto con 935 g pro-capite. Il consumo di miele è comunque cresciuto del 40% rispetto a quello che gli italiani consumavano negli anni ‘80 con una netta crescita nel tempo. Il dato del consumo pro-capite comprende sia il miele destinato all’industria alimentare cosmetica che quello consumato direttamente dai consumatori. La Grande Distribuzione Organizzata (GDO) rappresenta il principale canale di commercializzazione di miele in Italia, con i Super che svolgono un ruolo rimario coprendo il 43,8% del totale vendite in valore, seguiti dagli Iper con il 24,4% e dai Discount con il 21,6%. Limitato il ruolo dei punti vendita di piccole dimensioni con l’10,1% per i Liberi servizi (dati di fonte ISMEA riferiti al 2022). La dinamica dello share vede i discount in crescita nell’ultimo triennio, stabili Supermercati e Ipermercati. Il mercato del miele in Italia è strutturalmente deficitario, ovvero la domanda di miele supera costantemente l’offerta garantita dalla produzione interna ed è necessario integrare con le importazioni. Tuttavia si nota come, anche in anni dove la disponibilità di prodotto nazionale aumenta, i volumi importati restano importanti, sempre superiori alle quantità prodotte e in costante ascesa nell’ultimo triennio.

Dalla storia alla tavola: il percorso del miele

Il miele viene consumato dagli uomini almeno da 10 mila anni, prima con la raccolta del miele in favi in natura, con la stessa tecnica utilizzata ancor oggi in India dai “cacciatori di miele”, poi attraverso l'allevamento delle api. La prima testimonianza della raccolta del miele si ha grazie a una pittura rupestre scoperta a Valencia, in Spagna, e sembra veramente indicare che la tecnica non si sia evoluta molto nei giorni nostri considerando che, per cercare il miele, c'è chi ancor oggi si arrampica con scale di corda su rupi alte anche 100 metri. L'allevamento delle api è molto più recente, risalendo a circa 6000 anni fa nell'Antico Egitto. All’epoca venivano utilizzate arnie cilindriche in terracotta, disposte orizzontalmente, da cui venivano estratti i favi colmi di miele. Sempre in questo periodo si sviluppò la prima forma di apicoltura nomade: gli Egizi spostavano lungo il corso del Nilo gli alveari per seguire il naturale succedersi delle fioriture e sfruttarne tutto il potenziale. Nell’Antico Egitto il miele era un alimento destinato solo alle caste più elevate, ma aveva anche una valenza rituale e veniva impiegato in medicina. Ma che il miele fosse un alimento molto prezioso lo scopriamo anche grazie a miti di civiltà molto più vicine a noi, come quella Greca e Romana, con il mito di Zeus, svezzato dalle ninfe con latte di capra e miele. Si trova traccia del miele anche negli scritti di Varrone, Columella, Plinio il Vecchio e Virgilio. Anche il culture più lontane il miele ha un'importanza straordinaria. In India viene considerato un afrodisiaco e nel Corano viene rappresentato come simbolo di guarigione spirituale a materiale. Il declino del miele si ha con l'avvento dello zucchero che, in buona parte, lo ha sostituito nelle preparazioni alimentari ma resta un alimento circondato da fascino e storia.

La produzione di miele è un processo complesso che inizia con il laborioso lavoro delle api impollinatrici e si conclude con la raccolta e la lavorazione da parte degli apicoltori. Questo percorso, che trasforma il semplice nettare in una sostanza densa e aromatica, testimonia l'armonia tra l'uomo e la natura e sottolinea l'importanza della biodiversità e della conservazione degli habitat naturali. Ogni varietà di miele racchiude in sé i sapori unici dei fiori da cui proviene, offrendo un viaggio sensoriale che va oltre la semplice dolcezza, arricchendo così la nostra tavola con note aromatiche diverse. Il miele non è solo un alimento: è una tradizione che si perpetua, un legame con la terra e le sue meraviglie.

miele caratteristicheLe caratteristiche del miele e la sua composizione

Il miele contiene circa 200 composti come zuccheri, proteine, enzimi, minerali, vitamine, aminoacidi e una vasta gamma di polifenoli. La varietà del rapporto tra questi composti determina  colore, sapore, viscosità e l'attività terapeutica, diversa per ogni miele. Il miele rappresenta un'interessante fonte di carboidrati, che costituiscono il nucleo principale del miele e ne supportano le proprietà anti-spoilage. La percentuale di carboidrati varia dal 60 al 95% del peso secco e comprende mono-, di- e tri-saccaridi; il tipo di fiore è un fattore chiave nella modulazione di questo rapporto. Più di 20 tipi di carboidrati sono stati identificati in campioni di miele provenienti da diverse parti del mondo. Il principale carboidrato presente è il fruttosio, seguito dal glucosio con il 28-40% e il 20-35%, rispettivamente, mentre la concentrazione di disaccaridi e trisaccaridi si aggira intorno al 5 e all'1%, rispettivamente. Il contenuto proteico del miele varia approssimativamente tra lo 0,2-0,5% sotto forma di enzimi e aminoacidi liberi. In generale, la quantità totale di aminoacidi liberi nel miele varia approssimativamente tra 10 e 200 mg/100 g di miele e la prolina contribuisce con il 50% degli aminoacidi totali. Sebbene la principale fonte di proteine e aminoacidi sia il polline, le api contribuiscono a modificare questo profilo attraverso il rigurgito. Il profilo di minerali e vitamine nel miele varia a seconda del tipo di fiore e dell'origine geografica, rappresentando dallo 0,2-0,5% del peso secco del miele. Il potassio e il sodio costituiscono per lo più l'80% dei minerali totali, mentre ferro, rame e manganese sono rari in quantità. Per quanto riguarda le vitamine, uno studio ha trovato tiamina, riboflavina, piridossina, niacina e acido ascorbico. La presenza di polifenoli nel miele deriva dal nettare della pianta, mentre la qualità e la quantità dei polifenoli dipendono dalla regione geografica, dalla fonte floreale, dalle condizioni climatiche e dal tipo di api. Gli acidi fenolici come il p-cumarico, l'acido gallico, l'acido caffeico e l'acido ferulico sono stati comunemente identificati in diversi tipi floreali di miele.

Proprietà nutrizionali e benefici per la salute

Il miele ha elevati valori nutrizionali e quindi apporta vari benefici terapeutici. Fondamentalmente, la maggior parte delle proprietà terapeutiche del miele deriva dai polifenoli, che hanno un alto valore di biodisponibilità rispetto ad altri alimenti funzionali, riducendo la gravità delle malattie infiammatorie croniche. Il miele è inoltre ricco di zuccheri naturali ed è quindi una fonte immediata di energia facilmente assimilabile dall'organismo. Contiene inoltre vitamine, principalmente del gruppo B, minerali tra cui calcio, magnesio, potassio e ferro, antiossidanti e tracce di aminoacidi essenziali. Questa composizione lo rende utile nel contrastare la stanchezza fisica e mentale. Il miele ha dimostrato di possedere proprietà antibatteriche e antimicotiche naturali, grazie alla presenza di sostanze come l'ossido di idrogeno prodotto dall'enzima glucosio ossidasi, contribuendo così alla prevenzione delle infezioni e al processo di guarigione delle ferite. Inoltre, grazie alle sue proprietà emollienti ed espettoranti, il miele è un eccellente rimedio naturale contro tosse e mal di gola. La ricerca scientifica ha anche evidenziato il ruolo del miele nel migliorare la salute digestiva e nel sostenere il sistema immunitario grazie alla sua azione prebiotica, favorendo così una flora intestinale sana. Tuttavia, è importante ricordare che il miele è un alimento ad alto contenuto calorico e dovrebbe essere consumato con moderazione all'interno di una dieta equilibrata.

Consigli pratici per l'utilizzo del miele in cucina

miele cucinaIl miele, con la sua naturale dolcezza e complessità di sapori, può essere un ingrediente versatile in cucina, capace di arricchire una vasta gamma di piatti. Per sfruttare al meglio le sue qualità, è essenziale considerare alcune raccomandazioni pratiche. Innanzitutto, il miele può essere un eccellente sostituto dello zucchero in molte ricette, fornendo una dolcezza più ricca e sfumata. È importante però tenere presente che il miele è più dolce dello zucchero, quindi quando si sostituisce nello stesso rapporto, la quantità di miele dovrebbe essere ridotta di circa un quarto rispetto a quella dello zucchero richiesta dalla ricetta. Inoltre, il miele aggiunge umidità alle preparazioni, il che è perfetto per dolci come torte e muffin, rendendoli più morbidi e umidi. Quando si cuoce con il miele, bisogna anche considerare la sua tendenza a caramellizzare rapidamente; abbassare leggermente la temperatura del forno può prevenire che i dolci si scuriscano troppo velocemente.

Il miele non trova impiego solo nei dolci ma anche in piatti salati, dove può bilanciare sapori acidi o piccanti. Una spennellata di miele su carni o verdure prima della cottura al forno o alla griglia può aggiungere una piacevole nota caramellata. Per quanto riguarda le vinaigrette o le marinature, l'aggiunta di un tocco di miele può emulsionare ed equilibrare l'acidità dell'aceto o del limone. È anche interessante sperimentare con diversi tipi di miele per scoprire come i loro distinti profili aromatici possono arricchire specifiche preparazioni: ad esempio, un miele dal sapore robusto come quello di castagno si accoppia bene con formaggi stagionati o carni rosse, mentre mieli più delicati come l'acacia possono esaltare dessert o bevande calde. Seguendo questi consigli pratici per l'utilizzo del miele in cucina, è possibile esplorarne tutte le potenzialità e arricchire ogni piatto con un tocco di dolcezza naturale.

Le frodi e contraffazioni sul miele

Essendo un prodotto molto amato e diffuso, il miele è anche oggetto di attenzione da parte di delinquenti. Il Parlamento europeo, in una risoluzione del 2018, ha certificato che il miele è il terzo prodotto più adulterato al mondo. Oggi la frode più comune che riguarda il miele è l’aggiunta di sciroppi zuccherini per allungare il miele naturale. Le ragioni economiche sono chiare: un chilo di miele importato dalla Cina in Europa costa circa 1,5 euro, contro i 0,5-0,6 euro di un chilo di sciroppo. Ricercatori indiani nel 2021 hanno importato sciroppo di miele (honey syrup) dalla Cina creando un prodotto col 50% di miele e il 50% di sciroppo cinese. Tale prodotto è stato esaminato con le analisi più moderne, come l’NMR C3 e C4, proprio per scoprire la presenza di sciroppi di mais e riso, senza che la frode sia stata rilevata. In Italia due recenti sondaggi del Copa Cogeca, uno su 20 e l'altro su 27 campioni di miele presenti nei punti vendita della Grande Distribuzione, ha permesso di trovare nel primo caso un campione e nel secondo tre campioni positivi alla ricerca di zuccheri esogeni. Oggi i principali esportatori di miele a basso costo verso l’Unione europea sono Cina, Ucraina, Argentina e Messico.

Preservare la qualità: come scegliere e conservare il miele

Il miele, con la sua dolcezza naturale e le numerose proprietà benefiche, è un alimento che non dovrebbe mai mancare nelle nostre cucine. Tuttavia, per godere appieno dei suoi vantaggi, è fondamentale saperlo scegliere e conservare correttamente. La scelta del miele inizia dalla sua origine: prediligere prodotti locali non solo supporta l'economia della propria comunità ma garantisce anche una minore manipolazione del prodotto. Inoltre, è importante prestare attenzione alle etichette: un miele di qualità dovrà indicare chiaramente la sua provenienza floreale e geografica, oltre a essere privo di additivi. Una volta portato in casa, il miele dovrebbe essere conservato in un luogo fresco e asciutto, lontano da fonti di calore e luce diretta per preservarne le proprietà organolettiche e nutrizionali. Un barattolo ben chiuso può aiutare a mantenere inalterata la sua consistenza e prevenire l'ossidazione. Curiosamente, il miele è uno dei pochi alimenti che non si guasta grazie alle sue proprietà antibatteriche naturali; tuttavia, può cristallizzarsi nel tempo. Questo processo è del tutto naturale e non ne compromette la qualità: semplicemente riscaldando il barattolo a bagnomaria si può riportare il miele alla sua consistenza originaria. Seguendo questi semplici consigli, sarà possibile preservare al meglio la qualità del miele, garantendo così che ogni cucchiaio aggiunto ai nostri piatti o bevande possa essere una vera delizia per il palato.

di T N