Gastronomia

Il punto di fumo dell'olio d'oliva è basso? Un falso problema

La ricerca scientifica ha dimostrato che l'olio extra vergine di oliva in frittura ha la massima stabilità ossidativa, producendo livelli inferiori di composti polari, grassi trans e altri sottoprodotti rispetto ad altri oli che avevano punti di fumo più alti

10 ottobre 2019 | T N

E' un classico delle discussioni a tavola: mai l'extra vergine di oliva, o anche l'olio di oliva, in frittura perchè ha un punto di fumo basso.

E' un falso mito, una fake news.

La maggior parte degli oli di semi hanno punti di fumo di soli 10-20 gradi superiori all'olio extra vergine di oliva e assolutamente confrontabili con l'olio d'oliva.

Una ricerca del 2018 dell'Università di Davis pubblicata su Acta Scientific Nutritional Health mostra che l'olio extra vergine di oliva non solo è sicuro quando viene cotto a temperature estremamente elevate, ma è anche chimicamente più stabile a queste temperature rispetto ad altri comuni oli da cucina.

"Il punto di fumo di un olio o grasso è la temperatura alla quale, in determinate condizioni, dall'olio emergono sufficienti composti volatili e un fumo bluastro diventa chiaramente visibile - spiega Leandro Ravetti, coautore dello studio, ingegnere agricolo e direttore tecnico del laboratorio Modern Olives in Australia - A questa temperatura, i composti volatili, come gli acidi grassi liberi, i composti polari e i prodotti di degradazione a catena corta, evaporano dall'olio".

Nello studio citato sono stati confrontati gli oli da cucina più comunemente usati, selezionati al supermercato e riscaldati in due diverse prove. Nel primo, gli oli sono stati riscaldati per circa 20 minuti fino a raggiungere i 240 gradi. Nella seconda prova, gli oli sono stati riscaldati in una friggitrice a 180 gradi, la temperatura massima consigliata per la frittura, per sei ore.

In entrambi i test, l'olio extra vergine di oliva ha mostrato la massima stabilità ossidativa, producendo livelli inferiori di composti polari, grassi trans e altri sottoprodotti rispetto ad altri oli che avevano punti di fumo più alti.

"Il punto di fumo non è correlato al momento in cui l'olio inizia a rompersi o a perdere stabilità" spiega Selina Wang, direttore di ricerca dell'University of California-Davis Olive Center. Mentre l'olio d'oliva ha un moderato punto di fumo, la sua stabilità può essere dovuto ai suoi alti livelli di antiossidanti così come i grassi monoinsaturi.

"La stabilità ossidativa, non il punto fumo, è il miglior fattore predittivo di come si comporta un olio durante la cottura", dice Holly Herrington, un dietista registrato al Northwestern Memorial Hospital di Chicago.

Insomma è proprio il mondo anglosassone a dimostrarci l'importanza di andare oltre il punto di fumo e apprezzare l'olio extra vergine di oliva per le sue innumerevoli proprietà, anche in cucina.

Potrebbero interessarti

Gastronomia

Un viaggio nei Sapori e negli Oli del Lazio

Un weekend all'insegna degli oli e del territorio di Latina e dell'Itrana. Tra masterclass e incontri gastronomici

29 novembre 2025 | 17:45

Gastronomia

Il panettone fatto in casa, un'idea regalo per Natale

Preparare il panettone richiede pochi ingredienti da aggiungere alla miscela, qualche passaggio in planetaria e il tempo necessario affinché l’impasto prenda vita e cresca lentamente. Una volta trasferito nello stampo, il panettone completa la sua trasformazione in forno, riempiendo la casa di un profumo caldo e avvolgente, tipico dei dolci di Natale.

28 novembre 2025 | 18:00

Gastronomia

Oli premium, quando la cooperazione punta all’alta qualità

Gli oli extravergini di oliva monovarietali come simbolo di attaccamento al territorio e all’eccellenza. Un’IGP Toscano come immagine di innovazione. La cooperativa Olma crede nel futuro del segmento di alta qualità

28 novembre 2025 | 17:00

Gastronomia

Nasce Passi di Gusto: escursioni, degustazioni e show-cooking nella Sardegna del Sud

Il 29 novembre, 6/7 dicembre e 13/14 dicembre la prima edizione dell’evento dedicato alla scoperta, a piedi, dei sapori del Sulcis e dei siti minerari lungo il Cammino Minerario di Santa Barbara

25 novembre 2025 | 17:00

Gastronomia

Un metodo scientifico per ottenere una pasta cacio e pepe impeccabile

Un rapporto di amido-formaggio del 2%-3% produce una salsa più liscia e uniforme; raccomandano di utilizzare l'amido in polvere, piuttosto che fare affidamento su una quantità sconosciuta di amido nell'acqua della pasta

24 novembre 2025 | 14:00

Gastronomia

Torna a Milano il Panettone Sospeso, dal 22 novembre al 21 dicembre

Saranno undici le pasticcerie aderenti, per un totale di 22 punti vendita distribuiti in città, dove chiunque potrà acquistare e lasciare un panettone “già pagato”. Prima di Natale, grazie alla rete dell’Associazione Panettone Sospeso, i dolci lievitati verranno consegnati ai destinatari

21 novembre 2025 | 17:00