Formazione

NUOVE OPPURTUNITA’ DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PER 40 MILA QUATTORDICENNI ITALIANI

06 settembre 2003 | T N

Sarà un’iniziativa utile? Ce lo auguriamo di cuore. Soprattutto si spera che i fondi destinati alla sperimentazione vengano gestiti al meglio, impegnando le migliori risorse professionali in campo.
I ministeri dell’Istruzione e del Lavoro, oltre a tutte le Regioni che hanno sottoscritto un accordo nazionale, hanno creduto bene di assicurare, ai circa 40 mila ragazzi che hanno sostenuto in giugno l'esame di terza media, il diritto all'istruzione e alla formazione, per una scelta che potranno esercitare nel corso dell'anno scolastico 2003-2004, anche nei circuiti sperimentali di istruzione e formazione professionale.

In attesa del decreto attuativo sul diritto-dovere all'istruzione, introdotto dalla legge di riforma della scuola del 2003, l'accordo, che sarà in seguito perfezionato in ogni Regione da una specifica intesa, introduce la possibilità di attivare dei percorsi sperimentali di istruzione e formazione professionale, cui ci si può iscrivere già dopo la terza media. Questi percorsi dovranno avere le caratteristiche necessarie alla validità nazionale ed europea della qualifica. Ovvero, una durata almeno triennale e una quota di formazione culturale generale.
L'accordo, inoltre, garantisce la continuità dei percorsi sperimentali per gli anni successivi, fino al conseguimento della qualifica; e determina infine le risorse necessarie all'attivazione dei percorsi da parte di tutti i soggetti istituzionali coinvolti, da reperire secondo modalità che saranno definite successivamente in sede tecnica.

Per il 2003 sono stati stanziati intanto circa 200 milioni di euro e al riguardo è stata espressa "viva soddisfazione" dal sottosegretario all’Istruzione Valentina Aprea, per "il grande senso di responsabilità dimostrato dalle Regioni nei lavori di definizione dell'accordo.
Tutti i soggetti istituzionali coinvolti hanno avuto come obiettivo principale l'arricchimento delle opportunità formative da offrire ai ragazzi, in sintonia con le attitudini di ciascuno di loro. In questo modo si intende diminuire la dispersione scolastica e l'abbandono precoce di qualsiasi percorso formativo, garantendo così ai ragazzi l'ottenimento di una qualifica professionale di validità nazionale ed europea."


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