Formazione
La cultura della legalità nelle mani dei controllori. I poteri di chi ci difende da frodi e contraffazioni
La credibilità dei marchi e della tracciabilità sta in un sistema di controllo efficace. Di fronte alla possibilità di nuovi casi di vino al metanolo, di latte alla melamina o di diossine negli alimenti occorre polso fermo da parte dello Stato ma anche degli organismi vigilatori. E l'olio d'oliva? Se ne discuterà il 7 febbraio prossimo a Roma
10 gennaio 2014 | T N
Tante belle parole sulla tutela dell'agroalimentare Made in Italy e dei marchio Dop/Igp. Ma nella realtà quotidiana cosa accade? Chi ci difende dalle frodi e dalle contraffazioni? Come? Quali strumenti può utilizzare?
Di tutto questo e molto altro ancora si discuterà il 7 febbraio prossimo nel corso un incontro, organizzato da Irvea, di formazione, informazione ed aggiornamento per tutti gli operatori del settore che si terrà a Roma presso l'Auditorium Unicef.
Sui mass media in effetti si moltiplicano le segnalazioni e le notizie di scandali alimentari, che minano la salute pubblica o, nel migliore dei casi, la fiducia del consumatore. Se salvaguardare davvero agricoltura e agroalimentare italiano occorre mettere in campo un rigido piano di tutela, con azioni incisive, trasparenti e credibili, mirate ridare nuova fiducia ai prodotti ed ai marchi a denominazione di origine ed al Made in Italy.
Per contrastare frodi e sofisticazioni occorre fare luce sulle tematiche afferenti la tutela dei prodotti agroalimentari del Made in Italy e a denominazione d’origine certificata, le attività di controllo sui flussi delle importazioni per la “nazionalizzazione” dei prodotti, il falso documentale e le azioni per la lotta alla contraffazione dei prodotti agroalimentari certificati e dei marchi comunitari e aziendali in Italia e all’estero.
Nel corso dell'incontro, particolare attenzione verrà posta sulla sicurezza alimentare e la tutela della salute pubblica, con un quadro completo sui possibili rischi sanitari, dai possibili nuovi casi di vino al metanolo, di latte alla melamina o di diossine presenti nel prodotto primario. Auspichiamo che uno squarcio venga aperto anche nell'opaco mondo degli oli d'oliva.
L’esiguo numero di operatori degli organismi pubblici di controllo è sufficiente a garantire una valida lotta alla frode e contraffazione del prodotto e dei marchi? Sarebbe utile chiamare in supporto le competenze degli agenti vigilatori dei Consorzi di tutela? Quanti sono e chi sono gli operatori che possono effettivamente effettuare attività di tutela, vigilanza, controllo, verifica e acquisizione di documenti e informazioni presso tutti i soggetti coinvolti a qualsiasi titolo nella produzione, commercio e trasporto del prodotto?
A tal riguardo, nel corso dell'incontro del 7 febbraio, verranno approfondite le tematiche sul ruolo, i compiti, le funzioni operative ed il riconoscimento giuridico delle diverse tipologie di agenti vigilatori dei Consorzi di tutela e le modalità di intervento degli stessi nei vari ambiti della filiera produttiva e commerciale; funzioni, in taluni casi relegate alla sola funzione di segnalazione o di rilevamento prezzi presso le strutture commerciali.
Nel contesto verranno inoltre approfonditi compiti e responsabilità oggettive del personale ispettivo, degli auditors e degli organismi di controllo e certificazione.
L’incontro, aperto a tutti, si prefigge di trasferire adeguate competenze giuridiche, operative e commerciali:
- agli Agenti Vigilatori dei Consorzi di Tutela ed agli ispettori, auditor e vari operatori degli Organismi di Controllo e certificazione,
- agli operatori degli Organismi Pubblici di Controllo, Ufficiali e Agenti di P.G e di P.S. dei vari corpi
- ai titolari delle aziende di produzione ed al personale addetto al Controllo di Qualità aziendale.
Per informazioni e iscrizioni: www.irvea.org.
Segreteria Organizzativa IRVEA – Istituto per la Ricerca e la Valorizzazione delle Eccellenze Agroalimentare e-mail: segreteria@irvea.org Ph. +39 011 19567218 - Mob.+39 347 4913924 - Fax: +39 0743 778608
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