Economia

Le denominazioni di origine sempre più nel carrello degli italiani

Le denominazioni di origine sempre più nel carrello degli italiani

Le indicazioni geografiche hanno vissuto 12 mesi di volumi in diminuzione, con la sola eccezione dei prodotti Dop, che sono riusciti ad accrescerli, e dell’immagine del tricolore, che ha mostrato una certa stabilità

15 dicembre 2025 | 11:00 | C. S.

I prodotti DOP italiani rappresentano uno dei cuori pulsanti della cultura gastronomica nazionale. Ogni alimento certificato nasce da un legame profondo con il territorio, con le sue tradizioni e con le tecniche tramandate nel tempo. Dal Parmigiano Reggiano alla Mozzarella di Bufala Campana, dal Prosciutto di Parma all’Olio Toscano, ogni specialità esprime sapori unici e irripetibili, frutto di condizioni ambientali specifiche e di saperi locali. La Denominazione di Origine Protetta garantisce qualità, autenticità e tracciabilità, offrendo al consumatore la certezza di un prodotto genuino. Ma significa anche tutela della biodiversità agricola, valorizzazione delle comunità rurali e difesa delle eccellenze italiane dalle imitazioni. Gli alimenti DOP non sono solo cibo: sono identità, storia e passione, un patrimonio che racconta l’Italia attraverso i suoi profumi e la sua artigianalità.

Una ricerca NielsenIQ commissionata da Aecis, l’Associazione Europea Cultura Innovazione Sostenibilità, ha monitorato le abitudini di consumo e le performance dei prodotti con claim Dop, Igp e Stg con un focus specifico sul mondo dei formaggi. Il paniere composto da prodotti che si presentano dalle etichette e dai packaging come italiani, nell’accezione ampia del termine, conta 27.978 referenze e ha sviluppato oltre 11,6 miliardi di euro di vendite. Le indicazioni geografiche hanno vissuto 12 mesi di volumi in diminuzione, con la sola eccezione dei prodotti Dop, che sono riusciti ad accrescerli, e dell’immagine del tricolore, che ha mostrato una certa stabilità.

I marchi Dop, inoltre, sono i più conosciuti (2 su 3) insieme alle Igp e ai prodotti Bio rispetto alle Stg e alle proposte Veg.In questo quadro le tendenze dei consumatori mostrano come gli italiani riconoscano nei prodotti Dop garanzia di qualità, autenticità e un legame indissolubile con il territorio di produzione. La sostenibilità, quando intesa come metodo di produzione e rispetto del benessere di lavoratori e animali, influenza le decisioni di acquisto per circa 1 su 2 utenti con un impatto del 44% sulla scelta d’acquisto. Va evidenziato che il concetto ‘sostenibilità’ è presente nelle etichette di prodotti alimentari di largo consumo di oltre 121 mila referenze che fatturano quasi 45 miliardi di euro nel canale supermercati e ipermercati in tutta Italia, con una crescita annua a valore del 2,1% e un minor calo dei volumi (-1,2%) – Fonte Osservatorio Immagino GS1 Italy 2025.

Per quanto riguarda il mercato dei formaggi, prezzo e qualità sono le parole chiave nella scelta d’acquisto dei consumatori, in particolare 1 shopper su 3 sceglie un negozio specifico per comprare i formaggi desiderati, e nella scelta predilige punti vendita specializzati che offrono prodotti con marchi di certificazione geografica. Ne deriva che oltre la metà degli acquirenti è disposta a pagare mediamente il 10% più per i formaggi che garantiscono la provenienza e la qualità tipica del loro territorio.

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