Economia
Si abbassa la previsione di giacenza d’olio di oliva a fine campagna

Nonostante una produzione di 2,1 milioni di tonnellate di olio di oliva a fine marzo in Europa, la previsione di stock a fine settembre è di sole 371 mila tonnellate, di cui quasi 300 mila solo in Spagna
30 aprile 2025 | 12:00 | T N
Ottima campagna olearia in Europa quella 2024/2025 con una produzione di 2,082 milioni di tonnellate di olio di oliva e un consumo stimato in 1,188 milioni di tonnellate, non proprio un record ma comunque una crescita significativa rispetto agli ultimi due anni. Sono i dati ufficiali della Commissione europea.
La produzione olearia complessiva in Spagna è di 1,406 milioni di tonnellate, di cui 13 mila tonnellate a marzo. La produzione, però, si è concentrata soprattutto a dicembre e gennaio con quasi 950 mila tonnellate prodotte in questi due mesi, la maggior parte olio vergine di oliva.
Seconda forza olivicola dell’Europa si conferma l’Italia, per un’incollatura sulla Grecia. La produzione complessiva italiana di olio di oliva è di 248 mila tonnellate, di cui 1500 tonnellate a marzo. La produzione si è concentrata soprattutto a ottobre, novembre e dicembre con una produzione di quasi 230 mila tonnellate in questi tre mesi, la quasi totalità olio extravergine di oliva.
Terza forza è la Grecia con 241 mila tonnellate prodotte fino a fine marzo, di cui 12 mila tonnellate proprio a marzo, un dato assolutamente confrontabile con quello spagnolo. Oltre 180 mila tonnellate sono state prodotte a dicembre, gennaio e febbraio, la maggior parte extravergine ma con una buona quota di vergine di oliva.
La produzione in Portogallo è di 177 mila tonnellate, senza neanche un goccio di olio di oliva prodotto a febbraio e marzo. La produzione portoghese, 140 mila tonnellate circa, si è concentrata soprattutto a novembre e dicembre, la maggior parte dei quali è extravergine, tranne per una quota che, per limiti fuori norma di eritrodiolo, è vergine di oliva.
Lo stock finale stimato dalla Commissione europea al 30 settembre è di 371 mila tonnellate, di cui 295 mila tonnellate in Spagna e 75 mila in Italia. Il dato è più basso rispetto alle stime precedenti per l’aumento dei consumi interni e dell’export che allineano la giacenza finale a quella dei due anni precedenti.
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