Economia

Boom delle vendite di vino italiano negli Stati Uniti per la paura dazi

Boom delle vendite di vino italiano negli Stati Uniti per la paura dazi

L’ultimo bimestre 2024 si è chiuso con un exploit di crescita del 20% e del 21%, rispettivamente a volume e valore, rispetto al pari periodo dell’anno precedente. Un anticipo di mercato, con ordini in transito mai registrati prima da parte degli importatori statunitensi

18 febbraio 2025 | 14:15 | C. S.

I possibili dazi americani stanno per ora determinando un anomalo quanto previsto boom nell’export di vino italiano. Secondo l’Osservatorio di Unione italiana vini (Uiv), l’ultimo bimestre 2024 si è chiuso infatti con un exploit di crescita del 20% e del 21%, rispettivamente a volume e valore, rispetto al pari periodo dell’anno precedente.

Un anticipo di mercato, con ordini in transito mai registrati prima da parte degli importatori statunitensi, che fanno lievitare a +10% (a oltre 1,9 miliardi di euro) la crescita a valore per tutto il 2024. Nel mese di dicembre, a differenza di novembre quando il balzo fu legato alla domanda di spumanti, sono i fermi imbottigliati a crescere ben oltre la media, con un tendenziale a +21% a volume e +34% a valore.

“L’analisi delle performance enologiche negli Usa non può non tenere conto di un mercato commercialmente dopato dallo spauracchio dazi – ha detto il segretario generale di Unione italiana vini, Paolo Castelletti –. Quello che è certo, ha aggiunto, è che nei prossimi mesi si presenterà il conto a prescindere dalle eventuali nuove tariffe, perché i consumi interni dimostrano una forte inversione di tendenza nei consumi statunitensi, in calo nei volumi del 7% per il secondo anno consecutivo, con l’Italia a -4,4%. Servirà – ha concluso Castelletti – agire in maniera ancor più determinata sul fronte della promozione, cercando di allargare il più possibile il raggio d’azione delle nostre esportazioni”.

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