Economia

Il prezzo dell’olio di oliva al 13 febbraio: stabilità per l’extravergine in Italia, risale in Spagna

Il prezzo dell’olio di oliva al 13 febbraio: stabilità per l’extravergine in Italia, risale in Spagna

Con le giacenze di olio italiano ai minimi storici, il prezzo dell’extravergine di oliva italiano rimane stabilmente nella fascia 9-9,5 euro/kg in Puglia, 50 centesimi superiore in Sicilia. L’olio extravergine di oliva spagnolo recupera 15 centesimi in due giorni

13 febbraio 2025 | 11:05 | Graziano Alderighi

La situazione del mercato dell’olio di oliva in Italia è assolutamente stabile, con prezzi di mercato che, al netto di oscillazioni fisiologiche di qualche centesimo, rimangono nella fascia di 9.9,5 euro/kg per l’olio extravergine di oliva in Puglia e circa 50 centesimi in più in Sicilia.

Quotazioni invariate rispetto alla settimana precedente secondo la Camera di Commercio di Bari al 11 febbraio, ovvero 9,1-9,5 euro/kg per l’olio extravergine di oliva, 9,8 euro/kg per l’olio a denominazione di origine e 10-10,3 euro/kg per il biologico.

Anche IsmeaMercati certifica la stabilità delle quotazioni dell’olio extravergine di oliva a 9,3 euro/kg per l’olio extravergine di oliva nel barese e 9,15 euro/kg nel foggiano.

Prezzi mediamente più alti di 50 centesimi in Sicilia, con l’olio extravergine di oliva a 9,7 euro/kg a Trapani e addirittura 12 euro/kg a Ragusa.

Mercati invariati, anche per scarsità di prodotto, su tutte le altre piazze.

Non ci si attendono novità significative di mercato per l’Italia nel breve-medio termine, perché le giacenze sono minime e, anche con prezzi elevati, i flussi commerciali dovrebbero mantenersi stabili e consentire di arrivare a stock azzerati a settembre.

Intanto la Spagna festeggia per il record di vendite di olio a gennaio. Va sottolineato che 110 mila tonnellate sono di olio spagnolo ma oltre 30 mila tonnellate (quasi il 30%) di olio tunisino che è entrato in Spagna a prezzi di 2,8-3 euro/kg. Flussi così importanti hanno certamente condizionato il mercato dell’olio di gennaio e le quotazioni all’ingrosso della Spagna che infatti sono precipitate. Ora che le manovre speculative in Tunisia di grandi gruppi spagnoli, Acesur e Borges, si sono raffreddate e sono stati diffusi i primi dati di vendita, le quotazioni dell’olio extravergine di oliva spagnolo sono immediatamente risalite.

Il prezzo dell’olio extravergine di oliva spagnolo è salito appena oltre i 4,25 euro/kg al 13 febbraio secondo PoolRed, dopo aver toccato il minimo a 4,1 euro/kg l’11 febbraio. Un rimbalzo di 15 centesimi in due giorni, frutto di uno scenario mutato con vendite in forte aumento (molto più delle previsioni) e di un rallentamento delle importazioni dalla Tunisia.

Non ci sono ancora movimenti, invece, su olio vergine e lampante rispettivamente a 3,7 e 3,45 euro/kg. Una situazione di stabilità anche dovuta all’abbondanza di prodotto per queste due categorie commerciali con 341 mila tonnellate appena prodotte a gennaio.

Nel complesso è lecito attendersi un tendenziale rialzo delle quotazioni, in particolare dell’extravergine di oliva, nel breve-medio termine, con una stabilizzazione che si avrà solo a marzo o aprile quando si avrà più chiaro tanto lo scenario di consumi, e ipotesi di stock a settembre, quanto il potenziale produttivo spagnolo per la successiva campagna olearia.

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