Economia

Flessione dei prezzi dell’olio di oliva: solo l’extravergine di qualità paga

Flessione dei prezzi dell’olio di oliva: solo l’extravergine di qualità paga

A fine febbraio prime flessioni dei prezzi dell’olio extra vergine di oliva a Taranto, Lecce e Brindisi. Stabile Bari. Extravergine di oliva spagnolo sotto gli 8 euro/kg. Precipita il prezzo del lampante

02 aprile 2024 | T N

La primavera si apre con una scossa sul mercato degli oli di oliva in tutto il bacino del Mediterraneo, con un identico trend: l’olio di oliva di qualità base e commerciale non paga. Si salva solo l’extravergine con elevati standard che mantiene i livelli di prezzo delle settimane precedenti.

Il prezzo dell'olio di oliva in Italia

A Brindisi, Taranto e Lecce, tradizionalmente le piazze in cui si trova l’extravergine di minore qualità, più border line rispetto ai parametri di legge, i prezzi sono dati in discesa del 5% secondo Ismeamercati, sotto i 9 euro/kg da molte settimane (8,8 euro/kg), con cali della stessa entità anche per vergine e lampante.

Le quotazioni sulla piazza di Bari rimangono stabili a 9,7-9,9 euro/kg, di poco inferiori a Foggia a 9,43 euro/kg. In Sicilia gli extravergini di qualità più economici tra 9 euro/kg (Palermo) e 9,25 euro/kg (Trapani).

In discesa anche su Bari la quotazione dell’olio lampante a 6,4 euro/kg.

Il prezzo dell'olio di oliva in Spagna

In Spagna la quotazione dell’olio extravergine di oliva è scesa sotto gli 8 euro/kg, a 7,9 euro/kg, al 1 aprile, come pronosticato dagli operatori. La produzione complessiva sopra le attese, a 831 mila tonnellate, nella campagna 2023/24 ha raffreddato le tensioni sui mercati ma soprattutto è la bassa qualità media della produzione spagnola a tener lontani gli operatori. Gli oli extravergini di oliva di buona qualità sono davvero pochi mentre la maggior parte sono oli che assomigliano molto a vergini di oliva, se non oli deodorati con valori di etil esteri già quasi border line.

Anche il vergine di oliva è in flessione a 7 euro/kg, crollato di quasi 50 centesimi in una settimana. Anche la qualità di questi oli, infatti, è molto dubbia con scarse disponibilità di prodotti utili a blend con extravergini per costruire le bottiglie da promozione sugli scaffali dei supermercati. Nella maggior parte dei casi i livelli dei difetti organolettici sono alti, sopra a 2, e la percentuale inseribile in blend è tanto bassa da rendere spesso poco conveniente l’operazione.

Il crollo più verticale della settimana è però del lampante in Spagna, ormai molto vicino ai 6,5 euro/kg. In dieci giorni il calo è stato di quasi un euro. In questo caso gli operatori hanno cominciato a frenare gli acquisti, considerando che presto parte del vergine di oliva diventerà lampante, aumentando così gli stock a disposizione.

Nel complesso la bassa qualità complessiva dell’offerta sta raffreddando le quotazioni ma questo trend non sembra intaccare le migliori produzioni.

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