Economia
Più di 600 milioni di bottiglie di Prosecco

Calo del 3,5% negli imbottigliamenti rispetto all’anno precedente, che scende sotto il 2% senza la tipologia rosé, che ha subito il calo più significativo e rappresenta oltre l’8% dell’intera denominazione
05 gennaio 2024 | C. S.
Il Prosecco Doc si conferma anche per il 2023 la prima denominazione enologica italiana sia a volume che a valore, con una produzione imbottigliata di oltre 616 milioni di bottiglie. Si è registrato tuttavia un calo del 3,5% negli imbottigliamenti rispetto all’anno precedente, che scende sotto il 2% se non si considera la tipologia rosé, che ha subito un calo più significativo, pur continuando a rappresentare oltre l’8% dell’intera denominazione.
Spiega Stefano Zanette, presidente del Consorzio di Tutela del Prosecco Doc: “Il dato è sostanzialmente in linea con le previsioni operate dal Consorzio in vista dell’Assemblea ordinaria dei soci che, prima dell’estate, ha approvato la governance della denominazione proposta dal consiglio di amministrazione. Nell’analizzare i dati non possiamo non tener conto di un contesto internazionale piuttosto complicato e di una situazione economica pesantemente condizionata da un’inflazione che, seppure in calo, pesa notevolmente sui bilanci delle famiglie, sia in Italia che in molti dei nostri mercati più importanti”.
Vittoria importante in Cina
Il Consorzio di tutela del Prosecco Doc porta a casa una vittoria in Cina contro l’Australian wine and grape Inc., l’associazione dei produttori di vino australiani: a Pechino gli italiani potranno usare il marchio registrato “Pu Luo Sai Ke”, ovvero Prosecco in cinese.
Dopo due gradi di giudizio, la Beijing High Court ha respinto la richiesta australiana, stabilendo che il marchio Prosecco, anche nella translitterazione cinese, costituisce una Ig e può essere utilizzato esclusivamente per identificare il vino made in Italy.
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