Economia
Carrelli più vuoti e più cari per gli italiani

Aumenta la spesa ma diminuiscono i volumi di vendita alimentare. L'olio extra vergine di oliva, insieme con la pasta, sono i settori che risentono di più della crisi dei carrelli degli italiani
15 giugno 2023 | C. S.
Cresce del 8,6% su base annua la spesa per i consumi alimentari domestici nel primo trimestre 2023. Aumenta la spesa ma diminuiscono i vbolumi di vendita, con cali significativi specie per pasta e olio extra vergine di oliva, secondo Ismea.
Carrelli vuoti di pasta e olio extra vergine di oliva
Per il segmento dei derivati dei cereali l'incremento della spesa nel primo trimestre 2023 dipende dalla forte spinta data dal segmento del pane e dei sostituti, l'unico a segnare una tendenza positiva dei volumi (+2,7%) con una spesa che cresce del 17,8%. Aumenta solo del 3% la spesa per la pasta secca per via di una forte contrazione dei volumi (-13%) ma il dato sconta il confronto con gli effetti "scorta" del marzo 2022 con lo scoppio della guerra in Ucraina.
Nel primo trimestre 2023 i volumi complessivi venduti continuano a contrarsi (si assiste a un alleggerimento nel carrello del 19,4%) mentre la spesa continua a crescere (+4,9%). In particolare, per l'olio di semi flettono i volumi del 20,9% e aumenta del 2,8% la spesa e per l'olio extra vergine di oliva flettono del 18,7% i volumi con la spesa che resta comunque superiore a quella dello scorso anno del 2,5%: Anche in questo caso le flessioni sono notevolmente accentuate per il confronti con l'effetto guerra del marzo 2022.
L'aumento della spesa del 9,6% per i prodotti carnei e del 17,9% per i lattiero-caseari riflette un pesante aumento dei prezzi per entrambe le categorie, cui fa riscontro una sostanziale contrazione dei volumi acquistati. Cali in volume più evidenti sulle bovine (-6%) e suine (-7,7%), mentre sono in controtendenza gli acquisti delle carni avicole per le quali i volumi sono cresciuti del 10% anche a fronte di un aumento dei prezzi, portando a un aumento del fatturato del 20%.
La spesa per il comparto ortofrutta cresce di oltre il 3,3% con variazioni dei prezzi relazionate anche a fattori meteorologici e produttivi che rendono difficile una lettura generalizzata. L'apporto positivo alla spesa è da assegnarsi ai prodotti trasformati, i cui prezzi sono cresciuti più di quelli dei freschi.
Italiani in difficoltà nella spesa quotidiana
Tra i canali distributivi il supermercato resta il canale predominante con il 40% di share e con una performance positiva in termini di fatturato (+9,5% sul primo trimestre 2022). Il discount è il canale dove si registra il maggiore incremento dei prezzi medi.
Tra le tipologie di famiglie acquirenti sono quelle con figli adolescenti (le cosiddette maturing families) a incontrare le maggiori difficoltà economiche e a dover introdurre strategie di risparmio volte a con-tenere gli aumenti di spesa. Per queste famiglie il carrello si "alleggerisce" del 12,6% e la variazione della spesa è la più contenuta rispetto a quelle delle altre tipologie di famiglia: solo +1,6%. Di contro i nuclei familiari molto giovani (pre-family) e gli anziani soli riducono solo di pochissimo i volumi acqui-stati, con un aggravio di spesa che per i primi è del 6,6% e per i secondi dell'11,4%.
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