Economia
Le polizze contro i rischi climatici crescono nelle aziende bio
I rischi catastrofali sono più assicurati nel biologico, segmento che sembra mostrare una maggiore sensibilità e attenzione alle implicazioni di gelo e brina, siccità e alluvione
29 ottobre 2021 | C. S.
Cresce a doppia cifra nel biologico l'adesione al sistema assicurativo agricolo agevolato. Nel triennio 2017-2019, in base ai dati elaborati da Ismea e pubblicati nel "Rapporto sulla gestione del rischio nell'agricoltura biologica 2021", la platea delle aziende bio che hanno sottoscritto polizze contro gli eventi atmosferici è aumentata al ritmo del 35% l'anno (contro il +2% medio annuo registrato per le aziende biologiche in generale), arrivando a sfiorare i 500 milioni di euro di valore assicurato nel 2019.
Rispetto al totale delle aziende bio, quelle assicurate rappresentano oggi una quota dell'8% (nel 2016 era del 3,5%), mentre le superfici coinvolte hanno raggiunto il 4,2% del totale, a fronte del 2,2% di quattro anni prima. In pratica, una fotografia della propensione assicurativa del mondo produttivo biologico, che si sta avvicinando, anno dopo anno, a quella dei produttori convenzionali che annoverano una quota assicurata di circa il 10% di aziende e di superfici sul totale nazionale.
Rispetto al mercato assicurativo agevolato nel suo complesso, il settore del biologico presenta una polarizzazione a livello geografico meno marcata. Il ruolo del Nord è sempre preponderante, con oltre il 67% del valore assicurato, ma lo squilibrio con le altre macro-ripartizioni del Paese (16,4% il Centro, 16,2% il Sud) è meno accentuato rispetto all'intero mercato, in coerenza con la più equilibrata distribuzione per macroaree del biologico. Un divario che, sulla base delle dinamiche attuali, è destinato peraltro a ridursi ulteriormente, data la forte crescita osservata nelle regioni del Mezzogiorno con il più 59% del valore nel 2019 e il più 34% del tasso di crescita medio annuo dal 2016.
Dal confronto con il mercato assicurativo nel suo complesso, da notare che i rischi catastrofali sono relativamente più assicurati nel biologico, segmento che sembra di conseguenza mostrare una maggiore sensibilità e attenzione alle implicazioni di gelo e brina, siccità e alluvione, eventi che i cambiamenti climatici stanno rendendo più frequenti e impattanti in termini di danni alle coltivazioni.
Potrebbero interessarti
Economia
La situazione di mercato dei cereali: prezzo del grano duro in discesa del 10% in un anno
Per tutto settembre i prezzi dei cereali sono stati in calo, con lievi cenni di miglioramento solo all'inizio di ottobre. Forte la concorrenza estera secondo il report della Borsa merci telematica italiana
24 ottobre 2025 | 13:30
Economia
Il prezzo dell’olio di oliva al 24 ottobre: a Foggia l’extravergine scende sotto i 9 euro/kg mentre in Spagna sfiora i 4,4 euro/kg
Grande rimbalzo delle quotazioni dell’olio extravergine di oliva in Spagna che guadagnano quasi 20 centesimi in meno di dieci giorni. Situazione delicata in Italia dove iniziano i primi movimenti di mercato: tiene Bari ma scivola Foggia
24 ottobre 2025 | 13:00
Economia
Mercati all'ingrosso di ortofrutta: quasi 4 famiglie su 10 riducono gli acquisti di frutta e verdura
Il valore dei prodotti movimentati complessivamente nei mercati italiani supera i 7 milioni di tonnellate l'anno, con punte di eccellenza nelle produzioni ortofrutticole, florovivaistiche e delle carni
23 ottobre 2025 | 09:10
Economia
I numeri dell'agroalimentare toscano: 3,6 miliardi di euro di valore alla produzione
La fotografia del comparto ritrae quasi 42 mila imprese agroalimentari, il 30,4% a conduzione femminile e il 6,8% guidato da under 35. Toscana seconda regione per incidenza dell’agricoltura bio con il 36,4%
22 ottobre 2025 | 13:00
Economia
Ortofrutta autunnale, prezzi in calo
Il prodotto del mese è la zucca, con prezzi ribassati delll'11,3% suil 2024. Con l'avvicinarsi della festa di Halloween abbonda nei mercati la varietà ornamentale venduta all'ingrosso intorno ai 0,90 euro/kg
22 ottobre 2025 | 11:00
Economia
Si attende il record nell'export europeo di olio di oliva verso gli Stati Uniti
Gli Stati Uniti restano il principale mercato extra-UE per l’olio d’oliva europeo, con importazioni stimate oltre le 181.000 tonnellate a metà 2025 e una crescita tra il 14% e il 15% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente
22 ottobre 2025 | 10:00