Economia
Entrare in Grande Distribuzione da fornitori e non consumatori: la parola alle aziende dell'olio d'oliva di eccellenza

Sette testimonianze di new entry nel mondo della GDO. Piccole aziende olivicole che si confrontano con un nuovo mercato e differenti dinamiche
05 febbraio 2021 | Piero Palanti
GDO si GDO no?
L’argomento è lungo e delicato con mille sfaccettature. E’ innegabile che la pandemia ha aiutato lo sviluppo del settore ed essendo chiusi in casa da 12 mesi, la GDO ha facilitato i nostri acquisti, la consegna a domicilio ha reso più semplice la vita e ha evitato gli assembramenti ; ormai la crescita del settore è enorme.
Personalmente faccio la spesa al supermercato una volta alla settimana, risparmio tempo e qualche soldino senza rinunciare ad uno standard qualitativo accettabile.
Sicuramente non è come acquistare al negozio di prelibatezze sotto casa (quando si trova) o al mercato rionale ma per chi abita in una grande città è una certezza quasi irrinunciabile.
Non avrei mai pensato di approfondire rapporti e dinamiche con la grande distribuzione e sono convinto dell’inutilità di aprire polemiche sulla qualità e sui protocolli di questo comparto, la GDO di qualità è all’avanguardia e ormai si trovano tutti i prodotti che si cercano, dal vino più costoso al caviale, alla carne.
E’ loro interesse migliorare sempre di più.
Forse qualche produttore non è pronto a sentirselo dire e continua ad affermare che i magazzini non sono adatti, che la luce e le condizioni ambientali delle filiali rovinano l’olio e soprattutto che non è la situazione per vendere olio di qualità.
E’ negare l’evidenza. Si tratta invece di un interlocutore da tenere in considerazione.
Quanti piccoli negozi possono garantire un’efficienza del genere con una quantità così alta di prodotti?
Paradossalmente credo che la GDO possa fare cultura dell’olio di qualità superando ormai l’onnipresente “commodity” a 4€ e proporre ottimi oli ad un consumatore sempre più consapevole.
Il produttore comunque produce per vendere e indiscutibilmente la GDO vende.
Cosa pensano i produttori che partecipano alla selezione Guida Extravoglio per Fresco Market ?
Un progetto semplice: “Olio extravergine di qualità al giusto prezzo e a disposizione di tutti”, offrire oli di ottima qualità, diversi per sentori e intensità, allo stesso prezzo fisso, dando così la possibilità non solo di sceglierli per il costo ma di conoscere varie cultivar e utilizzi diversi.
Michele Depalo “Oro di Rufolo” (Puglia):
Ogni persona raggiunta con i nostri prodotti per noi è una vittoria.
La GDO può essere un valido mezzo per offrire oli di buona qualità al giusto prezzo per produttori e consumatori.
Nella delicata situazione in cui stiamo vivendo la collaborazione è la chiave di un futuro più sereno.
Francesco Mastrangelo “Oleificio Trespaldum” (Molise):
Da frantoiano e padre di famiglia ho il dovere di diffondere e divulgare il mio prodotto e il territorio.
Il Molise ha tanto da offrire con cultivar poco conosciute e buonissime.
Soltanto con accordi commerciali di questo tipo possiamo aumentare la produzione, recuperare il territorio e garantire un futuro per le nostre famiglie.
Nicola Fazzi “Soc. Agr. Colli Etruschi” (Lazio):
La nostra Cooperativa nasce a Blera, piccolo borgo di origini Etrusche, la cura dei nostri olivi e la qualità dell’olio sono una dichiarazione d’amore al territorio.
Oggi il nostro progetto comprende più di 300 soci che coltivano oltre 40.000 piante nel territorio di Blera e nei suoi immediati dintorni, le cultivar sono quelle storiche del territorio: Canino, Frantoio e Leccino, con sentori erbacei e carciofo.
Se la GDO è un interlocutore di fiducia per divulgare il nostro lavoro, ben venga.
“Si cresce per diventare grandi” lo diciamo da sempre.
Claudia Pompilj “Agricadd Società Agricola” (Umbria):
Il nostro è un viaggio continuo fatto di scambi ed emozioni, più divulghiamo i nostri prodotti più possiamo offrire qualità ai nostri clienti.
Aderire ad un progetto mirato alla diffusione della cultura dell’olio è un dovere per chi crede nel territorio e nel proprio lavoro.
L’olio extravergine di qualità deve essere a portata di tutti.
Giacomo Grassi “Az. Calptra & Mignola” (Toscana):
Nel rispetto della memoria dei nostri nonni, valorizzare le nostre colline e la cultura agricola è un nostro dovere.
Perfezionare la produzione olivicola e offrirla sul mercati è l’unico modo di salvaguardare le varietà locali e dare reddito a chi ci lavora.
Siamo felici di rappresentare il nostro territorio e fare la nostra parte se la GDO è pronta ad accogliere un nostro prodotto e offrirlo ai propri clienti a prezzi equi.
Nino Leone “Az. Sabino Leone” (Puglia):
I nostri alberi di ulivo, le nostre terre, sono la culla della nostra cultura; sono le biblioteche viventi della nostra storia, della nostra Puglia.
Noi della Azienda Agricola Sabino Leone vogliamo permettere a tutti di “leggere” e conoscerci attraverso i sapori dei nostri oli.
Se la GDO può aiutarci in questa strada sarà una collaborazione gradita.
Nicola Ingardia “Az. Baglio Ingardia” (Sicilia):
La famiglia Ingardia crede fortemente nel valore dell’ecosostenibilità e dell’agricoltura biologica. Siamo in un territorio fantastico, la Sicilia, che contribuisce a mantenere sempre alta la qualità dei frutti raccolti dalle nostre piante, diffondere il nostro credo è parte della nostra filosofia. Collaborare con la Gdo ci permette di far conosce a un ampio mercato il nostro modo di difendere e promuovere il territorio.
Adesso la parola al consumatore.
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