Economia

Le imprese alimentari del Sud e l'industria molitoria le più resistenti alle crisi

Le imprese alimentari del Sud e l'industria molitoria le più resistenti alle crisi

Il quadro peggiore si ha nei settori della birra e dell'olio di oliva. I comparti con una quota maggiore d'imprese "ad alta resistenza" sono l'industria molitoria, il settore dei liquori, della cioccolateria e del caffè e tè

27 ottobre 2020 | C. S.

Quale futuro economico attende l'industria alimentare italiana alle prese con l'emergenza legata alla diffusione del Coronavirus? Secondo il recente Rapporto ISMEA per Federalimentare sui bilanci di 6400 imprese dell'alimentare Made in Italy, le prospettive sono incoraggianti.

Attraverso l'esame d'indicatori di redditività, solvibilità e solidità finanziaria, ISMEA ha analizzato la vulnerabilità alle crisi di uno dei settori più rilevanti per la struttura economica del Paese, che si dimostra molto dinamico, robusto e resiliente di fronte alle difficoltà: infatti, il 42% delle imprese agroalimentari italiane presenta caratteristiche tali da garantire una buona capacità di tenuta anche in situazioni di crisi shock come quella cui stiamo assistendo. A questo "nocciolo duro", si affianca un'ampia area produttiva (36%) - definibile come "terra di mezzo" - con qualche problema di liquidità e/o esposizione debitoria che potrebbe degenerare per gli effetti dell'emergenza Covid-19. Più preoccupante la situazione del 21% del campione, "ventre molle" del sistema agroalimentare italiano, con un alto livello di vulnerabilità.

A livello settoriale, i comparti con una quota maggiore d'imprese "ad alta resistenza" sono l'industria molitoria (il 63% delle imprese ricade in questa categoria), il settore dei liquori (59%), della cioccolateria e del caffè e tè (entrambi attorno al 53%). All'opposto, il quadro peggiore si ha nei settori della birra e dell'olio di oliva dove, rispettivamente, il 38% e il 34% delle imprese si colloca nell'area più critica. A contribuire alla capacità di tenuta del sistema è anche la dimensione aziendale: più di un quarto delle imprese fino a 9 dipendenti presenta elementi di vulnerabilità (27%), percentuale che si riduce sensibilmente nelle imprese più grandi, scendendo al 9% in quelle con più di 250 addetti.

Altro segnale confortante viene dalla stima delle differenze nel grado di resistenza alle crisi a livello territoriale; nel Mezzogiorno l'area delle imprese maggiormente robuste è più ampia (45%), sia pur di poco, di quelle del Centro-Nord (42%). Interessante anche il dato sull'età media delle imprese del campione, che mostra un sistema agroalimentare basato sulla tradizione: in generale, le aziende analizzate hanno una storia di più di una generazione e sono state costituite mediamente da 26,5 anni. Di contro però, sono state le imprese sotto i 5 anni di vita a essere maggiormente interessate da un andamento positivo di fatturato: nonostante le dimensioni economiche ridotte, hanno incrementato i loro ricavi medi di oltre il 30%.

Potrebbero interessarti

Economia

Il prezzo dell’olio extravergine di oliva in Spagna sale ancora al 14 novembre: 4,75 euro/kg

La situazione di mercato in Spagna appare ancora incerta, con in prezzo dell’olio extravergine di oliva salito di un euro da settembre ma le quotazioni di olio vergine e lampante sono stabili e molto oscillanti. L’incognita delle importazioni dalla Tunisia

14 novembre 2025 | 11:00

Economia

Previsioni di prezzi al ribasso per l’olio di oliva secondo la Fao

Il commercio mondiale di olio d'oliva si espanderà a oltre 1,3 milioni di tonnellate, raggiungendo potenzialmente un massimo storico. I prezzi più bassi aumenteranno gli acquisti nei principali mercati, tra cui Brasile, Cina, Unione Europea e Stati Uniti d'America

14 novembre 2025 | 09:00

Economia

L'andamento del mercato dei terreni agricoli in Italia nel 2024

La contenuta crescita dei valori fondiari conferma l’andamento positivo degli ultimi anni, avviato dopo l’inversione di tendenza post-pandemica del 2020. Crescente ricorso all’affitto dei terreni per chi ha poca liquidità

13 novembre 2025 | 13:00

Economia

I prezzi dei prodotti alimentari globali ancora in calo ad ottobre

Diminuzione delle quotazioni di tutti i prodotti agricoli a ottobre. Sensibile diminuzione dei prezzi dello zucchero e dei prodotti lattiero-caseari. In controtendenza gli oli vegetali per l'alta richiesta di biocarburanti e ritardi nel raccolto nella regione del Mar Nero

12 novembre 2025 | 11:00

Economia

In Spagna la differenza di prezzo tra olio extravergine di oliva e olio vergine di oliva ai massimi

Il prezzo dell’olio extravergine di oliva, a campagna realmente ancora non avviata in Spagna, continua ad aumentare a 4,75 euro/kg con l’olio vergine di oliva a 3,6 euro/kg, lo stesso prezzo a cui arriverà in Europa l’olio extravergine di oliva tunisino

11 novembre 2025 | 16:00

Economia

Il prezzo dell’olio extravergine di oliva a 7,5 euro/kg a Bari, 7 euro/kg a Brindisi, Taranto e Lecce

La speculazione sull’olio extravergine di oliva non accenna a placarsi nonostante le proiezioni di produzione in Sicilia, Calabria e Puglia siano probabilmente peggiori del previsto. Flessioni importanti a Brindisi, Taranto e Lecce mentre a Bari si scende sotto gli 8 euro/kg

11 novembre 2025 | 12:53