Economia

PRESTO, AL POSTO DEI CODICI A BARRE, SARA' POSSIBILE IDENTIFICARE LA MERCE CON LA RADIO FREQUENZA

Sulla tecnologia Rfid la Commissione Europea ha iniziato un dibattito nel quale l’Italia non è ancora intervenuta. Il sistema si basa sulla lettura a distanza di informazioni contenute in un tag

17 marzo 2007 | Mena Aloia

Dallo scorso primo gennaio è partito il Settimo programma quadro di ricerca e sviluppo tecnologico dell’Unione Europea.
Tra le nuove tecnologie e, soprattutto, le nuove applicazioni che entreranno nella vita di tutti noi, la tecnologia RFID merita una particolare attenzione perché su di essa la Commissione Europea ha iniziato, ormai da un anno, un dibattito nel quale l’Italia non è ancora intervenuta.

Era il 9 marzo del 2006 quando al CeBIT di Hannover, probabilmente la più importante esposizione IT europea, Viviane Reding, commissario europeo per la Società dell’Informazione, parlò per la prima volta della “Internet of Things”. Il nome dato “Internet delle cose” fa immediatamente presupporre che ci troviamo di fronte ad una nuova tecnologia che avrà un enorme diffusione e quindi influenza sulle nostre vite.
Non è corretto parlare di nuova tecnologia perché la RFID è stata inventata più di 50 anni fa, ma solo ora sembra che il mercato sia pronto per un suo più largo utilizzo.

La RFID è l’acronimo di Radio Frequency Identification, traducibile in Identificazione a Radio Frequenza, ed è una tecnologia per l’identificazione automatica di oggetti, animali o persone.
Il sistema si basa sulla lettura a distanza di informazioni contenute in un tag costituito da un microchip che contiene dati.
Il suo utilizzo, nel settore industriale, è cresciuto molto negli ultimi due anni, si pensi che la crescita, a livello mondiale, del 2006 rispetto al 2005 è stata del 42% (1,022 miliardi di etichette Rfid vendute).

Una frenata per un ulteriore sviluppo, se di frenata possiamo parlare, è data attualmente dai costi dei tag ancora troppo elevati, circa 14 centesimi di euro.
Intuitivo pensare ai benefici, in campo industriale, dell’applicazione delle radiofrequenze, dal controllo della logistica e dello stoccaggio, al tracciamento dei beni lungo tutta la catena del valore, oppure alla razionalizzazione di procedure amministrative o, ancora al loro utilizzo in ambito medico o del trasporto pubblico.

Ma come e dove la RFID entrerà a far parte della nostra quotidianità?
L’obiettivo è di sostituire con le etichette RFID gli attuali codici a barre su qualsiasi genere di prodotto.
I vantaggi sono sicuramente innumerevoli, pensiamo solo alle file al supermercato che verrebbero di fatto eliminate, o alle informazioni che possono essere contenute in un microchip per ogni prodotto, ma, l’altro lato della medaglia, impone che si rinunci a qualcosa, ad un po’ della nostra Privacy; con i tag si potrebbe, infatti, sempre tenere traccia del comportamento di ognuno di noi.

Bisognerebbe trovare una soluzione che permettesse ad ogni cittadino di poter “spegnere” in ogni momento una qualsiasi applicazione.
A tal fine, nel corso del 2006 la Commissione europea ha organizzato, prima cinque workshop in cui hanno preso parte esperti e stakeholders di tutta Europa per fare il punto della situazione sia da un punto di vista tecnico che legislativo, dopo di che sono stati coinvolti tutti i cittadini dell’Unione in un pubblica consultazione on line. Una quarantina le domanda a cui poco più di duemila persone hanno risposto mettendo in luce speranze, timori e aspettative riguardo alla tecnologia RFID. Ciò che è emerso era facilmente prevedibile, la stragrande maggioranza dei cittadini si sta convincendo dei benefici che la tecnologia RFID potrà apportare, ma vogliono essere rassicurati riguardo al fatto che non comprometterà la loro privacy o la loro salute.

Privacy e salute, questi i temi caldi su cui si continuerà a discutere nei prossimi mesi e che rendono necessaria una regolamentazione a livello europeo sull’uso dei tag di identificazione via radiofrequenza.
Lo scorso 15 marzo in occasione del CeBIT di Hannover, attualmente in corso, è stato annunciato un calendario sulla politica Ue in materia di RFID che sembra, dunque, diventare una realtà sempre più vicina a noi e che dovremmo imparare tutti a conoscere.

“L'Internet delle cose sta diventando realtà. Si stima che entro il 2015 il mondo fisico e il mondo digitale saranno collegati da mille miliardi di sensori. Grazie all'Rfid la nostra vita diventerà più veloce, affidabile e sicura”.
Questa la dichiarazione dai toni entusiastici dell’eurodeputato tedesco Jorgo Chatzimarkakis, membro dell'Unità per la valutazione delle opzioni scientifiche e tecnologiche del Parlamento europeo (Stoa) in un'intervista a Cordis (il Servizio comunitario di informazione in materia di ricerca e sviluppo dell'Ue).


Potrebbero interessarti

Economia

Il prezzo dell’olio di oliva al 21 novembre: ribassi in Puglia sotto i 7 euro/kg e stabile l’extravergine in Sicilia sopra i 9 euro/kg

Mentre la Spagna continua con l’altalena e scambi ai minimi da settimane, in Italia sembra esistere un mercato in Puglia e Calabria e un altro nel resto d’Italia. Scambi fino a 6,8 euro/kg per l’extravergine a Bari mentre in Sicilia resta a 9,65 euro/kg. In Spagna quotazioni a 4,8 euro/kg ma bassi scambi

21 novembre 2025 | 12:00

Economia

Promozioni pazze sull’olio extravergine di oliva a scaffale: l’olio spagnolo costa più dell’italiano

Perché la GDO odia così tanto l’olio extravergine di oliva 100% italiano? Difficile capire la logica dietro alcune promozioni sull’olio della Grande Distribuzione, a meno di non pensar male. Si fa peccato ma spesso ci si azzecca. Ecco come Coop e Conad sono scivolate sull’olio, comunitario e italiano

20 novembre 2025 | 12:00 | Alberto Grimelli

Economia

L’Italia dell’olio di oliva tiene il mercato dell’Unione europea: export a 103 mila tonnellate

In crescita del 15% il mercato italiano dell’olio di oliva entro i confini dell’Unione europea ma soffre la concorrenza spagnola che torna sulle sue quote di vendita usuali. I mercati di riferimento per l’olio dall’Italia sono Germania, Francia e Spagna

19 novembre 2025 | 15:00

Economia

Conquistare i consumatori con i profumi: gli odori più stimolanti dal punto di vista commerciale

Le vendite aumentano quando nell'aria c'è una fragranza semplice. Un profumo piacevole non è necessariamente un profumo efficace dal punto di vista commerciale

18 novembre 2025 | 14:00

Economia

Il prezzo dell’olio extravergine di oliva italiano scende sotto i 7 euro/kg: chi fermerà la speculazione?

Quanto olio di oliva tunisino vogliamo nazionalizzare prima di fermare la speculazione sull’extravergine 100% italiano? Gli allarmi non sono serviti: i controlli li fanno nelle OP e nelle cooperative, i delinquenti hanno campo libero. La quotazione a 6,3 euro/kg di Ismea Mercati è uno schiaffo all’olivicoltura italiana

18 novembre 2025 | 12:55

Economia

Prezzi in caso per l'ortofrutta italiana: cime di rama giù del 20%

Le attuali dinamiche di mercato mostrano una tendenza in calo, rispetto allo scorso anno, per i prezzi all’ingrosso degli ortaggi, complice il clima mite registrato finora che ha favorito la produzione, generando abbondanza di prodotto ma non stimolato il consumo

17 novembre 2025 | 10:00