Aumenta più in valore che in volume la produzione olearia
Il settore ha beneficiato dei primi effetti delle misure intraprese per il contrasto alla diffusione della Xylella e della mosca olearia oltre che della congiuntura favorevole nell’alternanza tra annate di carica e scarica
Secondo l'Istat, il peso dell’agricoltura sull’intera economia italiana è al 2,2%, se si include l’industria alimentare sale al 4,1%. Sostanzialmente stabile l’occupazione (+0,1%).
Nell'Unione europea crescono produzione (+0,5%) e reddito agricolo (+3,0%) ma l’Italia si conferma primo paese per valore aggiunto e terzo per valore della produzione.
Il prodotto agricolo con la migliore performance nel 2019 è stato l’olio d’oliva, la cui produzione è cresciuta del 27,6% in volume e del 29,6% in valore, con un aumento dei prezzi alla produzione dell’1,6%.
Il settore, che nel 2018 aveva subito un crollo produttivo di oltre il 25%, ha beneficiato dei primi effetti delle misure intraprese per il contrasto alla diffusione della Xylella e della mosca olearia oltre che della congiuntura favorevole nell’alternanza tra annate di carica e scarica.
Nel caso dell’olio i fattori climatici hanno inciso in modo diversificato nelle varie aree del Paese, risultando più favorevoli nelle regioni del Sud, meno esposte alle piogge e al freddo dei primi mesi dell’anno. A guidare la ripresa sono state infatti soprattutto Campania (+50,3%), Calabria (+48,9%) e Puglia (+36,6%).