Economia

VINO IN CONTROTENDENZA RISPETTO AI PRODOTTI ENOGASTRONOMICI DEL NOSTRO PAESE

Il vino entra nelle case degli italiani e registra, da aprile 2004 ad aprile 2005, un incremento dello 0,3% accompagnato da un 2,1% in più per i consumi domestici di spumanti

04 giugno 2005 | C. S.

Se il consumo di prodotti tipici in Italia è in calo, il trend di consumo di vini e spumanti invece è in crescita. Questo è quanto emerso dalla presentazione dei dati di Ac Nielsen e Ismea durante la XVIII Giornata Internazionale Vitivinicola in occasione del convegno dal titolo “Il consumo del vino: riflessioni sul futuro”, organizzato da Enoteca Italiana in collaborazione con l’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino e il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, nell’ambito della 39 esima Settimana dei Vini.

Il vino entra nelle case degli italiani e registra, da aprile 2004 ad aprile 2005, un incremento dello 0,3% accompagnato da un 2,1% in più per i consumi domestici di spumanti.

Le scelte degli italiani prediligono la qualità. E’ da registrare infatti che, nonostante l’ultimo decennio sia stato caratterizzato da una flessione consistente dei consumi, nel 2004 le Doc e Docg hanno progressivamente aumentato incidenza sui consumi di vino nel nostro Paese portandola dal 15 % della campagna 1990-1991 al 33% del 2002-2003. Il progressivo spostamento verso i vini a denominazione ha determinato una crescita dei consumi pari al 20%, rispetto al calo (-30%) dei vini da tavola.

In occasione del convegno sono stati analizzati i dati riguardanti i quattro grandi Paesi produttori e consumatori in Europa: Italia, Francia, Spagna e Germania che nel mercato mondiale occupano il 43% della produzione totale. Secondo le stime dell’ OIV (Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino) si delinea la prospettiva per i quattro Paesi nel 2007 di una produzione pari a 280 milioni di ettolitri ed un consumo che dovrebbe crescere fino a 233 milioni, determinando così un’eccedenza potenziale oltre i 40 milioni di ettolitri. Analizzati inoltre i consumi pro-capite annui che risultano superiori a 50 litri in Italia e Francia, a 30 litri in Spagna e 28 in Germania; particolare attenzione inoltre merita la Danimarica che registra un consumo pro capite annuo pari a 29 litri.

Dal convegno, inoltre, è emersa la chiara necessità di sviluppare efficaci sistemi di rilevazione dei consumi e condurre studi approfonditi sul mercato per giungere alla individuazione di strategie concrete mirate al rilancio del comparto vitivinicolo nel mondo.

Fonte: Marzia Morganti Tempestini

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