Economia
VINO, VINO, VINO. CRESCONO I CONSUMI INTERNI E SI INVERTE LA TENDENZA NEGATIVA. E’ PROPRIO COSI’?
Per un certo periodo si è parlato di cantine piene, ora si sostiene giusto il contrario. Durante i pasti lo scelgono infatti tre famiglie su quattro per un incremento di quasi otto milioni di bottiglie. A favorire la ripresa - secondo la Coldiretti - ci sarebbe l’attenzione alle valenze salutistiche emerse da recenti studi medici sul prodotto
19 marzo 2005 | T N
Così il dispaccio della Coldiretti, perentorio: âPer la prima volta dopo anni di progressiva riduzione dei consumi il vino torna sulle tavole degli italianiâ.
Già , gli acquisti diventano ora âpiù consapevoliâ, tanto che nel corso del 2004 si è registrato un aumento delle quantità consumate durante i pasti allâinterno delle famiglie. Un aumento di quasi 8 milioni di bottiglie rispetto al 2003.
Il dato diffuso dalla Coldiretti, si riferisce in particolare a una analisi del mercato condotta da Ismea-Ac Nielsen. Interessante il quadro che emerge. âAd essere preferiti dagli italiani sono stati i vini rossiâ. Questi rappresentano poco più della metà (56%) dell'oltre un miliardo di bottiglie di vino complessivamente acquistate: il 56 per cento, per lâesattezza.
Al secondo posto si piazzano i vini bianchi, con quota 37 per cento, infine i rosati, fermi al 7 per cento.
âDal punto di vista economico - precisano alla Coldiretti - la spesa domestica per il vino è risultata pari complessivamente a 1,5 miliardi di Euro (+3 per cento rispetto al 2003) indirizzata per il 58 per cento all'acquisto di vini da tavola anche se i vini a denominazione di origine controllata e/o garantita (Doc/Docg) rappresentano il 42 per cento del totale ed aumentano di ben 5 punti percentuali nell'ultimo annoâ.
A dar manforte ai consumi il fattore salute
Sempre secondo le valutazioni espresse dalla nota associazione di categoria, a favorire la ripresa dei consumi âhanno contribuito certamente i recenti studi medici sugli effetti benefici per la salute di un bicchiere di vino durante i pasti, a partire dal cuore, ma anche l'aumento contenuto dei prezzi nel 2004, con incrementi percentuali del 2,3 per cento, pari a meno di un terzo di quelli dei primi anni del 2000, quando per alcune tipologie di prodotto si sono raggiunti tassi a due cifreâ.
âI principali consumatori di vino da tavola - precisano alla Coldiretti - sono gli abitanti delle regioni nord occidentali (29 per cento), seguono le regioni centrali (27 per cento), quelle meridionali (24 per cento) e infine quelle nord orientali (19 per cento). Relativamente ai vini a denominazione di origine, quasi la metà dei consumi avviene nelle regioni del nord ovest (43 per cento) mentre altri forti consumatori sono agli abitanti del centro Italia con una quota del terzo sul totale. Nei supermercati e negli ipermercati, infine, vengono acquistate oltre la metà delle bottiglie di vini da tavola (52 per cento), e oltre i due terzi di quelli a denominazione di origine (68 per cento) ma resistono anche le enoteche e gli alimentari tradizionali dove vengono comprati il 18 per cento delle bottiglie nei vini da tavola e l'11 per cento di quelle a denominazioneâ.
La posizione del ministro Alemanno
âSono motivo di grande soddisfazione i dati che testimoniano la ripresa dei consumi di vino in Italia nel 2004â, incalza al riguardo il ministro Alemanno. Si tratta di un segnale importante per il settore e per lâintero sistema agroalimentare, la cui punta di diamante è proprio il comparto vitivinicoloâ.
Câè aria di festa in via XX Settembre: âQuesto dato - aggiunge il Ministro â costituisce una motivazione in più per proseguire nella strada della tutela e della valorizzazione della produzione vitivinicola italiana intrapresa da anni e testimoniata dai tanti provvedimenti adottati, ultimo dei quali il disegno di legge sulle denominazioni di origine e sulle indicazioni geografiche dei vini approvato dal Consiglio dei Ministri allâinizio dellâannoâ. Sono dichiarazioni politiche, di circostanza, ma plaudiamo comunque al dato positivo. Si spera soltanto non sia una fiammata a effetto, di quelle che stupiscono ma poi non lasciano nulla in prospettiva.
Ma ecco ancora la Coldiretti...
âIl ritorno del vino sulle tavole degli italiani è un segnale incoraggiante per il settoreâ, precisano. Il nostro Paese si è piazzato al secondo posto tra le nazioni produttrici di vino in Europa. âSono 51 milioni di ettolitri nel 2004, dei quali 24,6 di vini bianchi e 26,3 rossi o rosatiâ E 453 sono in tutto i vini a marchio Docg, Doc e Igt: rappresentano una quota significativa della produzione nostrana, il 60 per cento per lâesattezza.
Fonte: Coldiretti
Potrebbero interessarti
Economia
Il mercato dell’olio di oliva in Italia e Spagna a gonfie vele: record di volumi venduti

A maggio l’Italia ha venduto 10 mila tonnellate di olio extravergine di oliva mentre la Spagna ne ha commercializzate 120 mila di oli di oliva. Scorte quasi a zero a fine campagna olearia per l’Italia a 300 mila tonnellate per la Spagna
13 giugno 2025 | 17:00
Economia
Il prezzo dell’olio di oliva al 13 giugno: rimbalzano le quotazioni degli oli spagnoli, stabile l’extravergine italiano

Il mercato dell’olio extravergine di oliva italiano rimane stabile, con pochi scambi ma costantemente sopra i 9,5 euro/kg. Le nuove previsioni di produzione spagnole fanno rimbalzare le quotazioni degli oli iberici, con il boom del lampante
13 giugno 2025 | 14:30
Economia
L'agroalimentare vale il 20% del Prodotto Interno Lordo italiano

Il food genera un valore aggiunto che vale 2,5 volte la moda Made in Italy e oltre 5 volte l’industria chimica. Oltre 8 aziende su 10 sono micro-imprese, responsabili del 9,9% del valore aggiunto complessivo
10 giugno 2025 | 16:00
Economia
Prezzi più bassi per cereali, zucchero e oli vegetali a maggio

Il netto calo delle quotazioni internazionali per il mais e l’olio di palma ha superato i prezzi storicamente elevati per il burro e la carne bovina. La forte domanda dell’Asia mantiene i prezzi internazionali del burro a livelli storici
10 giugno 2025 | 10:00
Economia
L'Italian sounding crescerà negli Stati Uniti

All’interno dell’Ue, l'Italia è la più esposta all’effetto dei dazi voluti dal presidente americano, anche perché gli Stati Uniti sono per noi il secondo Paese per esportazioni di cibi e bevande dopo la Germania
09 giugno 2025 | 15:00
Economia
Deoleo mette in ordine i conti: la cessione dell’azienda è imminente?

Mentre si fanno sempre più rumorose le voci di una vendita di una nota azienda olearia lucchese, con i relativi marchi, CVC Partners ha chiesto un riassetto finanziario di Deoleo per agevolare la vendita dell’azienda
09 giugno 2025 | 09:00