Economia
La contraffazione minaccia il made in Italy, taroccati tre alimenti su quattro
Il mercato mondiale del finto prodotto italiano vale 50 milioni di euro. Rispetto a dieci anni fa la tendenza è in netto aumento: +950%. Da oggi fino al 27 ottobre, oltre 100 imprese incontreranno 68 Camere di Commercio Italiane all’Estero provenienti da 49 Paesi
23 ottobre 2010 | C. S.
Il quadro del Made in Italy allâestero è un âfalso dâautoreâ. Alla vigilia della giornata inaugurale della XIX Convention Mondiale delle Camere di Commercio Italiane allâEstero, si torna a parlare di contraffazione del Made in Italy: un mercato internazionale di 50 miliardi di euro che registra come âfalsiâ tre prodotti alimentari (sedicenti) italiani su quattro.
Le più copiate sono le denominazioni Parmigiano Reggiano e Grana Padano: il Parmesan è diffuso in tutti i continenti, dagli Stati Uniti al Canada, dall'Australia fino al Giappone. Ma in vendita c'e' anche il Parmesao in Brasile, il Regianito in Argentina (questi ultimi, in realtà , sono diffusi in tutto il Sud America), il Pamesello in Belgio e il Parmezan in Romania.
Il panorama del Made in Italy contraffatto si completa con la Pasta Milaneza prodotta in Portogallo, la Palenta prodotta in Croazia e Montenegro, la Bolognese sauce - Trattoria Verdi prodotta a Bratislava; fino agli americanissimi Olio Pompeian, Caffè Trieste italian roast, Italian dry salame, Bel Gioioso mild Provolone e il gran finale della Bel Gioioso fresh Mozzarella âeasy to slice for Caprese saladâ.
Rispetto a dieci anni fa, il fenomeno della contraffazione è aumentato in maniera esponenziale: +950% il numero dei casi di contraffazione e +608% i prodotti sequestrati. Secondo una stima dell'Icc Counterfeiting Intelligence Bureau i prodotti âtaroccatiâ rappresenterebbero poco meno del 10% degli scambi mondiali, per un valore che si aggira attorno ai 433 miliardi di euro e danni economici e di immagine al limite del riparabile.
âLâAgroalimentare italiano: la tradizione del futuroâ è, invece, il titolo della tavola rotonda con cui, il 25 ottobre, la Convention si aprirà al pubblico e alla stampa. Vi prenderanno parte, insieme agli organi di Unioncamere e Assocamerestero: Catherine Geslain Laneelle, direttore esecutivo EFSA (European Food Safety Authority), Francesco Mutti, Amministratore Delegato Mutti SpA, Paolo De Castro, Presidente Commissione agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento Europeo, Giuseppe Cerroni, direttore comunicazione e affari istituzionali di Autogrill SpA, Jutta Toccafondi, Responsabile acquisti per l'Italia del gruppo FEINKOST KÃFER GMBH (Grande distribuzione tedesca), Carlo Piana, Responsabile dellâArea Corporate del Gruppo Cariparma Crédit Agricole. A moderare lâincontro Anna Maria Scafuri, giornalista di TG1 Economia e di Terra & Sapori. La conclusione dei lavori sarà affidata a Vincenzo Scotti, Sottosegretario agli Affari Esteri e Adolfo Urso, Vice Ministro dello Sviluppo Economico.
Fonte: Elisa Fusaro
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