Economia

Nuove regole enologiche per Svizzera e Cina

La Cina si adatta, rimuovendo alcuni ostacoli al commercio internazionale a proposito di solfiti. Anche la Svizzera si adegua e toglie i limiti alla presenza di istamina nel vino

09 ottobre 2010 | T N

La Repubblica Popolare Cinese ha recentemente modificato la propria normativa in materia di solfiti per i vini.

Il Ministero della Sanità cinese ha presentato un emendamento alla normativa cinese relativa agli additivi che modifica pertanto la normativa generale in materia di utilizzo degli additivi alimentari GB 2760-2007. Queste modifiche definiscono un nuovo limite massimo fissato a 400mg/L per i vini dolci e di frutta. Il limite massimo resta fissato a 250 mg/L per gli altri tipi di vino.

Questa modifica è ormai conforme ai limiti di diossido di zolfo definiti dall’OIV per quanto riguarda i vini amabili e consentirà di evitare alcuni ostacoli nel commercio internazionale del vino.

Inoltre, la dicitura “contiene sulfiti” è ormai obbligatoria in Cina in materia di etichettatura dei vini.

Unico paese ad avere un limite massimo ufficiale per la presenza di istamina all'interno dei vini, la Svizzera, ha rimosso questo limite legale d'importazione per l'istamina nei vini, in precedenza fissato a 10mg/L.

Il testo regolamentare costituito dall’Ordinanza sulle sostanze estranee all’interno delle derrate alimentari (OSEC 817.021.23) può essere consultato qui di seguito.

L’OIV sta adottando un “Codice delle buone prassi vitivinicole in previsione di limitare il più possibile la presenza di ammine biogene all’interno dei vini” sottolineando l’importanza della questione per il settore vitivinicolo.

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